Milano, 16 maggio 2006 - FASTWEB S.p.A. (Milano, MTAX: FWB), il secondo operatore italiano di servizi di telecomunicazione su rete fissa, apprende dagli organi competenti che la Corte d'Appello di Milano ha accolto la domanda cautelare proposta nei confronti di Telecom, ordinando a quest'ultima: "di astenersi dal proseguire nei comportamenti abusivi esaminati in motivazione, ed in particolare consistenti: nell'utilizzo delle informazioni sugli ex clienti da parte delle sue divisioni commerciali per attività mirate di winback, ed effettuate soprattutto mediante chiamate telefoniche agli ex clienti migrati presso FASTWEB; nell'utilizzo dei dati forniti dagli ex clienti sul nuovo gestore in sede di recesso dai contratti in essere con richiesta di number portability; nell'incentivazione della propria rete di vendita attraverso provvigioni maggiorate e altre forme d'incentivazione selettivamente collegate esclusivamente alla riconquista di clienti di FASTWEB; nell'offerta di servizi a condizioni di favore selettivamente riservate agli attuali clienti FASTWEB per convincerli a ritornare in Telecom; e in attività di denigrazione ai danni di FASTWEB."
Nella stessa data è stato inoltre respinto un ricorso presentato da Telecom Italia con cui veniva denunciato un abuso di posizione dominante posto in essere, a detta di Telecom Italia, da parte di FASTWEB, e consistente nel praticare prezzi eccessivamente gravosi per il servizio di terminazione su rete FASTWEB.