Si è appreso che varie agenzie di stampa hanno riferito che FASTWEB avrebbe ottenuto "prestiti Unicredit per 100 milioni di euro offrendo come garanzia i crediti IVA".
FASTWEB contesta la fondatezza di tale affermazione, così come è in grado agevolmente di dimostrare anche in sede giudiziale, se e quando Le verrà data occasione di rappresentare la propria posizione. Però, allo scopo di evitare qualsiasi equivoco sulla linearità del comportamento di FASTWEB ed ogni eventuale speculazione intorno a tale notizia, non si può non rappresentare doverosamente sin da questo momento quanto segue.
FASTWEB nel realizzare il proprio piano industriale basato su investimenti per oltre 4 miliardi di euro, si è finanziata nel corso degli anni tramite operazioni di indebitamento con primarie banche nazionali ed internazionali, tra cui la stessa Unicredit, per un ammontare che nel 2007 ha raggiunto il miliardo e seicento milioni di euro.
FASTWEB inoltre, riaffermando di avere sempre regolarmente pagato tutta l'IVA ai propri fornitori, afferma che nel corso del 2005 ha ceduto ad Unicredit Factoring 30 milioni di euro di crediti IVA pagata su investimenti sino al 2004 e pertanto di natura del tutto diversa rispetto a quelli oggetto di indagine.
Per quanto riguarda l'informativa relativa al bilancio, tale cessione è stata correttamente rappresentata mediante appostazione del credito nell'attivo dello stato patrimoniale e del debito finanziario nel lato passivo. Tale rappresentazione risulta conforme a quanto previsto dai principi contabili internazionali come certificato dalle due società di revisione che nel corso degli anni hanno rilasciato le loro relazioni positive al bilancio.
In merito alla fidejussione relativa ai crediti IVA ceduti ad Unicredit Factoring nel 2005, FASTWEB ha presentato tale documento ad Ottobre 2006 alla'Agenzia delle Entrate che ha successivamente emesso avviso di pagamento di tale credito nel Novembre 2006.