Un euro per uno non lascia solo nessuno. Fastweb, insieme ai propri clienti, sostiene il Progetto di Reperibilità telefonica pediatrica 24h realizzato dalla LILT Lega italiana per la Lotta contro i Tumori Sezione Provinciale di Milano. Per ogni euro donato dai clienti sul proprio abbonamento, Fastweb ne aggiungerà un altro, raddoppiando così il valore della donazione.
A farci comprendere l'utilità di questo servizio è la mamma di Sveva, una bimba di cinque anni che è arrivata a Milano dalla Sicilia dopo una lunga peregrinazione in diversi ospedali italiani, Trapani, Palermo, Firenze, poi Napoli. All'Istituto dei Tumori la bimba è stata curata dall'equipe della dottoressa Massimino, direttrice del reparto di oncologia pediatrica, e negli ultimi mesi è molto migliorata. Ha ripreso a muoversi, a parlare, a giocare.
"Ogni volta che arriva il fine settimana per me inizia l'ansia. Ho sempre paura che Sveva stia male il sabato o la domenica quando non ci sono i medici che la seguono" dice la mamma.
"Sabato sera" racconta "la bimba non stava bene. Non riusciva a stare sveglia. L'abbiamo portata al Policlinico a Milano, ma i medici non sapevano quali farmaci fossero compatibili con le sue cure. Erano le 11 della sera. Non volevamo disturbare la dottoressa, quindi abbiamo mandato una mail al servizio di Reperibilità pediatrica 24h organizzato dalla LILT. La dottoressa che segue Sveva ci ha richiamati e ha dato istruzioni ai medici del Policlinico su quali farmaci dovevano somministrare a mia figlia. Eravamo spaventati e invece la dottoressa ci ha tranquillizzato: nulla di grave. E' molto importante avere un contatto diretto con i medici. Loro conoscono la storia della bambina e hanno esperienza di casi simili. Senza il servizio della LILT mia figlia poteva subire dei danni, come è già successo in passato in un altro ospedale".
Abbiamo raccolto questa storia perché è quella di tante altre mamme e papà. Come ci spiega la LILT oltre il 70% dei pazienti ricoverati in oncologia pediatrica sono guaribili. La sfida attuale è migliorare questa percentuale di guarigione con terapie sempre meno aggressive per ridurre ed evitare danni a distanza.
Insieme possiamo fare molto.