Non poteva che concludersi con una giornata dedicata alla sostenibilità ambientale, al risparmio energetico e al cambiamento climatico Wired Trends 2018, l'evento dedicato a quelle che saranno (o dovrebbero essere) le maggiori tendenze tecnologiche (e non) del 2018 e nato dalla collaborazione tra Wired e l'istituto di ricerche Ipsos, e con il supporto di Fastweb, Sky Italia, Adecco e Comieco. La quarta giornata, svoltasi all'interno della Microsoft House di Via Pasubio a Milano, ha visto la partecipazione dei ricercatori Ipsos Andrea Alemanno ed Enrico Billi; di Ugo Bardi dell'università di Firenze; Carlo Montalbetti del consorzio Comieco e Guido Saracco dell'Istituto Italiano di tecnologia.
Sul tavolo, come già accennato, temi di grande rilevanza tanto per il futuro, quanto per il presente. I cinque relatori intervenuti hanno parlato di mobilità e fonti energetiche, di riciclo e degli effetti – non solo ambientali, ma anche economici e sociali – del surriscaldamento globale e del cambiamento climatico. Tematiche di ampio respiro e, per alcuni versi, molto complesse, che hanno appassionato il pubblico presente.
Questione di coscienza
Come segnalato dai due ricercatori Ipsos, i cittadini italiani stanno sviluppando una profonda coscienza ecologica, che li porta a compiere scelte sempre più filoambientali. Se fino a qualche anno fa gli italiani interessati ai temi dell'ecosostenibilità e protezione dell'ambiente erano una piccolissima nicchia, oggi circa il 15% della popolazione adulta si comporta seguendo canoni "ecocompatibili", mentre il 50% è aperto e interessato ai temi della sostenibilità.
Il superamento della crisi economica, sostengono i due ricercatori di Ipsos, ha favorito questa presa di coscienza da parte degli italiani. "Le persone – sostiene Alemanno – pensano a consumare sempre meglio e sono mediamente disposte a pagare di più per un prodotto che sia sostenibile e dunque responsabile".
Mobilità intelligente
Ed è grazie a questa nuova "presa di coscienza" che gli italiani affrontano in maniera sempre più critica il tema della mobilità. Come detto da Enrico Billi dell'Ipsos, è possibile individuare quattro direttrici di sviluppo di una nuova idea di mobilità, più attenta ai temi della sostenibilità e della condivisione. In particolare, il settore automobilistico si appresta a essere rivoluzionato da tendenze come quella della connettività, della guida autonoma, del car sharing e dell'elettrificazione. "Ciascuna di queste vie d'azione – ha affermato Billi nel corso del suo intervento – può portare grandi benefici, tanto ambientali quanto sociali, in quanto il motore a scoppio e il traffico urbano sono percepiti (giustamente) come le cause principali dell'inquinamento, sia atmosferico sia acustico. Un dato emblematico è che solo il 2% degli adulti è soddisfatto dell'automobile così com'è, mentre la quasi totalità della popolazione per qualche motivo ha delle preoccupazioni".
Direttamente collegato al tema della mobilità troviamo anche quello delle fonti energetiche rinnovabili e non rinnovabili. Come sottolinea Ugo Bardi dell'Università di Firenze le riserve petrolifere sono ancora molto ampie – circa 40 mila miliardi di barili – ma vanno esaurendosi sempre più velocemente. Il consumo indiscriminato delle risorse ambientali ha inevitabili ricadute sull'intero ecosistema: è necessario, dunque, rivedere l'intero sistema produttivo ed estrattivo, per non ritrovarsi poi con mani e piedi legati. "Questo – ha affermato Bardi – ci insegna che se oggi siamo in una situazione di enorme produzione, non è detto che in futuro potremo continuare con i ritmi attuali. Potremmo sintetizzare queste dinamiche nella frase, attribuita a Seneca, che 'l'incremento è graduale, ma la rovina è precipitosa', poiché quando una risorsa termina il declino è così rapido che somiglia a un collasso".