Martedì 8 ottobre, in STEP FuturAbility District, lo spazio tecnologico e divulgativo di Fastweb si è tenuto l’evento “BE THE CHANGE, HAVE AN IMPACT. Qual è il ruolo di brand oggi?” durante il quale aziende, istituzioni e terzo settore si sono incontrate per discutere insieme di come sia cambiato il ruolo dei brand nella società. Le attività e le iniziative intraprese dai brand, infatti, influenzano l’immaginario collettivo conferendo ai brand una responsabilità significativa nei confronti delle persone e dei territori in cui operano.
L’evento che ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Milano è stato organizzato da Fastweb con l’Osservatorio del Branded Entertainment - associazione che si propone di contribuire alla diffusione del branded entertainment come leva di comunicazione alternativa alla pubblicità tradizionale - con l’obiettivo di interrogarsi su quali sono le nuove responsabilità dei Brand, in che modo possano ridefinire gli obiettivi della propria comunicazione e quali azioni debbano intraprendere per migliorare il contesto sociale e ambientale in cui operano.
Pubblico in STEP FuturAbility District
L'incontro si è aperto con i saluti di Michele Sarzana, Head of brand, Communication & Digital Experience di Fastweb e Laura Corbetta Presidente di OBE, CEO & Founder YAM112003 a cui sono seguiti approfondimenti, interviste e panel moderati dal giornalista Giampaolo Colletti.
“Alla ricerca della felicità ritrovata” è il titolo del primo intervento con la presenza di Chiara Bisconti, Consulente, scrittrice ed esperta di lavoro agile che ha trattato il ruolo della felicità nella società contemporanea e di come l’organizzazione d’impresa ne sia una parte costituente. In seguito Anna Vitiello, Direttore Scientifico di OBE, ha raccontando il passaggio dalla comunicazione tradizionale dei brand all’utilizzo di strategie più impegnate sul piano sociale, illustrando la possibilità per i brand di esprimersi con maggiore audacia, sfruttando il branded entertainment per prendere posizione. Questo comporta numerose sfide che possono esporre l'azienda a rischi, come greenwashing, woke washing, pinkwashing o al fenomeno del hushing, ovvero non parlare dei propri progetti per paura di essere criticati.
Durante il primo panel “Brand, terzo settore e istituzioni” sono intervenuti Lamberto Bertolè, Assessore al Welfare del Comune di Milano, Giancarla Pancione, Direttrice Brand, Marketing & Fundraising di Save the Children, Claudia Spinelli Head of Brand Marketing Italy Red Bull, Lucio Berta Group Head of Brand Marketing Communication & Social Media Reale Group. I relatori, in uno scambio moderato da Francesco Morace, Sociologo e saggista, hanno discusso delle sfide dei brand nel conciliare business e impegno sociale, triangolando con terzo settore e istituzioni. L’incontro è proseguito con l’intervista di Giampaolo Colletti a Paolo Iabichino, Scrittore Pubblicitario e Fondatore Osservatorio Civic Brands con Ipsos per un confronto sull’attuale ruolo della comunicazione aziendale che deve acquisire una dimensione anche civica.
Da sinistra verso destra: il moderatore Francesco Morace - Sociologo e Saggista, Claudia Spinelli- Head of Brand Marketing Italy Red Bull, Lucio Berta - Group Head of Brand Marketing Communication & Social Media Reale Group, Lamberto Bertolè - Assessore al Welfare del Comune di Milano, Giancarla Pancione - Direttrice Brand, Marketing & Fundraising di Save the Children.
Il secondo Panel “Collab e coopetition - Quando i brand si uniscono per generare un maggiore impatto” si è focalizzato sul tema delle collaborazioni e coopetition, necessarie per affrontare temi come il benessere mentale, i diritti civili, la violenza di genere e l’inclusione sociale. Le relatrici coinvolte hanno portato la loro esperienza raccontando i progetti seguiti: Laura Corbetta, Presidente OBE e CEO & Founder YAM112003 con la campagna “ShowReal”, Luciana de Laurentiis Head of Corporate Culture & Inclusion Fastweb con “PARI. Insieme contro la violenza di genere” e Francesca Colombo con BAM Direttore Generale e Culturale di BAM, Biblioteca degli Alberi Milano, e Fondazione Riccardo Catella.
L’incontro si è concluso con i saluti finali di Anna Vitiello e Roberta Artuso, Manager of Brand Empowerment Fastweb, che ha voluto porre l’attenzione sull’importanza per i brand di innescare un cambiamento autentico che generi sempre più valore per le persone, integrando le cause sociali nella comunicazione e contribuendo al cambiamento.
Per rilanciare alla collettività un messaggio forte per colmare i “gap” e costruire un Futuro di Pace nel dicembre del 2023 Fastweb ha lanciato un nuovo messaggio con il Murales Close the Gap. Peace is our Future, in via De Castillia a Milano. L’impegno di Fastweb si è concretizzato anche con il sostegno a Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro. Fastweb sostiene Save the Children anche nel 2024/2025 con una donazione e la messa in campo di progetti e attività a supporto delle bambine e bambini e le loro famiglie che gravitano intorno ai Punti Luce di tutta Italia, spazi ad alta densità educativa, che sorgono nei quartieri e nelle periferie maggiormente svantaggiate delle città, per offrire opportunità formative ed educative gratuite a bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni.
Questo momento di riflessione comune, unito alle azioni messe in campo nell’ambito della collaborazione con Save the Children, è parte del percorso che Fastweb ha scelto di intraprendere per diventare attore della società a 360 gradi, riconoscendo l’impatto che la propria voce può avere nella società.