3 Miliardi Euro di investimenti per raggiungere 30 milioni di italiani

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Comunicati 14/01/2005
Il CdA di FASTWEB S.p.A. (Milano, Nuovo Mercato: FWB), la principale società italiana di servizi di telecomunicazione a banda larga, ha approvato oggi il piano industriale 2005-2013 che avvia una nuova fase di espansione anticipando al 2006 l'estensione della rete FASTWEB a banda larga a circa metà della popolazione italiana.

Il CdA approva il piano industriale 2005-2013

Milano, 14 gennaio 2005 - Il CdA di FASTWEB S.p.A. (Milano, Nuovo Mercato: FWB), la principale società italiana di servizi di telecomunicazione a banda larga, ha approvato oggi il piano industriale 2005-2013 che avvia una nuova fase di espansione anticipando al 2006 l'estensione della rete FASTWEB a banda larga a circa metà della popolazione italiana.

Il successo del business model di FASTWEB dimostrato dai risultati conseguiti, costantemente al di sopra dei target, la forte fase di sviluppo che sta vivendo il mercato italiano della banda larga unito a uno scenario competitivo particolarmente favorevole, rappresentano oggi un'opportunità unica di crescita che la Società ha deciso di cogliere anche alla luce dell'andamento delle attività nel 2004, migliore di quanto previsto appena un anno fa.

A fine 2004 i clienti di servizi a banda larga in Italia hanno superato la soglia dei quattro milioni rispetto ai due milioni e mezzo di un anno prima; per il 2005 è attesa un'ulteriore accelerazione destinata a proseguire anche negli anni successivi.

Telecom Italia, il cui servizio ADSL è disponibile per la quasi totalità della popolazione, detiene ad oggi circa i 2/3 dei collegamenti a banda larga. Gli altri operatori che erogano lo stesso servizio prevalentemente in modalità wholesale con copertura analoga a quella dell'incumbent hanno livelli di penetrazione poco significativi. FASTWEB è il principale competitor di Telecom Italia insieme alla quale è leader nelle aree geografiche in cui è presente (18% della popolazione italiana) generando ricavi medi per cliente fino a tre volte superiori. Di qui la decisione di espandere la propria copertura territoriale per replicare su scala nazionale il successo ottenuto fino ad oggi nelle zone già raggiunte con la propria rete.

Il piano industriale approvato oggi prevede di investire 2,8 miliardi di Euro entro il 2010 che permetteranno di porsi obiettivi migliorativi rispetto ai precedenti:

  • 2,2 milioni di clienti circa (1,5 milioni nel precedente piano);
  • ricavi pari a circa 2,4 miliardi di Euro, (+20% circa);
  • MOL pari a circa 1,2 miliardi di Euro, (+20% circa) che conferma l'incidenza pari a circa il 50% sui ricavi.

La fase di crescita proseguirà, seppur più gradualmente, anche negli anni successivi con l'obiettivo di arrivare al 2013 con 2,4 milioni di clienti, 2,8 miliardi di Euro di ricavi e 1,4 miliardi di Euro di MOL.

"Con l'approvazione di questo piano - ha precisato l'Amministratore Delegato della Società, Stefano Parisi - abbiamo deciso di puntare alla crescita organica con l'obiettivo di raggiungere 30 milioni di italiani a fine 2006. Tale decisione è stata presa dopo aver valutato, sempre al fine di accelerare l'espansione geografica, anche l'opzione di una integrazione con Wind poi scartata in quanto le attese del suo unico azionista non hanno consentito il raggiungimento di alcun accordo".

Nonostante l'incremento dei costi operativi e degli ammortamenti derivanti dalla nuova fase di espansione, l'obiettivo di break even di utile netto è previsto nel 2006, con solo un anno di ritardo rispetto al target precedente.

L'accelerazione del piano industriale al fine di cogliere le opportunità di mercato richiede ulteriori risorse finanziarie che saranno reperite attraverso un aumento di capitale riservato in opzione agli azionisti di entità tale da assicurare tra nominale e sovrapprezzo una provvista fino a 800 milioni di Euro. L'aumento di capitale sarà garantito interamente da Deutsche Bank.

Tali risorse consentiranno di coprire il fabbisogno finanziario nel biennio dell'espansione con l'obiettivo di generare successivamente flussi di cassa superiori a quelli precedentemente previsti. Di conseguenza, prospetticamente la capacità dell'azienda di distribuire dividendi risulterà accresciuta. Il prezzo di emissione sarà definitivamente stabilito in prossimità dell'esecuzione dell'aumento nel rispetto del limite minimo che sarà stabilito dall'Assemblea su proposta del CdA in prossimità dell'Assemblea stessa.

"I risultati che abbiamo conseguito fino ad oggi, il nostro business model e le nostre scelte tecnologiche innovative - ha sottolineato Silvio Scaglia, Presidente e fondatore di FASTWEB - si sono rivelati vincenti e costituiscono ormai un benchmark a livello mondiale. Ora vogliamo replicare su scala nazionale il successo fin qui ottenuto per diventare il secondo operatore di telefonia fissa in Italia".

La presentazione dettagliata del piano strategico sarà messa a disposizione sul sito www.fastweb.it/corporate.