Pienamente favorevole l'arbitrato contro TI sui clienti in unbundling
Il risarcimento riguarda il mancato collegamento di 11.000 clienti FASTWEB
Milano, 30 gennaio 2007 - Il Collegio arbitrale presieduto dal professore Guido Alpa ha pronunciato un lodo con cui condanna Telecom Italia a risarcire a FASTWEB la somma di oltre 60 milioni di Euro per inadempimento agli obblighi di fornire a FASTWEB l'accesso disaggregato alla rete locale (unbundling local loop o ULL). Con tale pronuncia il Collegio ha riconosciuto che il mancato collegamento di circa 11.000 clienti FASTWEB è dovuto a comportamenti negligenti da parte di Telecom Italia negli anni 2001-2004. Per altri 4.000 casi circa il Collegio ha ritenuto improcedibile la domanda di FASTWEB perché presentata irritualmente dopo l'avvio dell'arbitrato.
Come è noto, l'ultimo miglio della rete telefonica rappresenta un'infrastruttura essenziale e Telecom Italia è obbligata a consentire agli operatori alternativi di affittare il doppino che collega la centrale telefonica direttamente all'utente finale. Tale obbligo, sancito dalla regolamentazione comunitaria, è stato oggetto di precisi interventi da parte dell'AGCOM. Nel processo operativo dell'unbundling, FASTWEB ha denunciato che numerosi clienti che avevano richiesto i suoi servizi non erano stati collegati nei tempi previsti e ciò senza giustificazione tecnica plausibile da parte di Telecom Italia. Pertanto FASTWEB aveva avviato un tentativo di conciliazione davanti all' AGCOM e, di fronte ad un atteggiamento di totale chiusura di Telecom Italia, ha instaurato il giudizio arbitrale previsto dal contratto di accesso disaggregato.
FASTWEB prende atto con soddisfazione dell'accoglimento delle proprie ragioni e del riconoscimento del danno sofferto sia in termini patrimoniali sia di immagine. Si riserva di richiedere i danni per i casi giudicati improcedibili e confida che le nuova dirigenza di Telecom Italia favorisca un clima di sviluppo concorrenziale del mercato.