Milano, 12 marzo 2004 - Sky Italia, con un ricorso d'urgenza al Tribunale di Milano, ha fatto interrompere la ritrasmissione del programma Pay-Tv 'Il Grande Fratello' sulla rete FASTWEB, unica Tv italiana via cavo concorrente di Sky.
Il comportamento del monopolista della Pay-Tv appare arrogante e in aperta violazione con la decisione della Commissione Europea, che aveva autorizzato la nascita di Sky Italia mediante fusione tra Tele+ e Stream, subordinandola a precise condizioni. Tra queste, l'obbligo di rendere disponibili i contenuti 'premium' ai concorrenti non satellitari.
Le condizioni poste dalla Commissione Europea impegnano Sky Italia a fornire ai concorrenti non satellitari "un'offerta wholesale che copra tutti i contenuti premium trasmessi dalle varie piattaforme, anche dove tale contenuto venga trasmesso tramite un Canale Basic o un Package Basic" e definiscono 'premium' tutti quei contenuti che "sono considerati una sorta di driver di sottoscrizione e perciò cruciali per il successo di ogni operazione Pay-Tv".
La Commissione obbliga inoltre Sky Italia a risolvere ogni controversia con le terze parti sui contenuti degli impegni di fronte all'Autorità italiana Garante delle Comunicazioni.
La violazione degli impegni, grave sia nel merito che nella procedura di risoluzione, comporta un considerevole danno ai consumatori italiani che usufruiscono della visione de 'Il Grande Fratello' su rete FastWeb. Ancora una volta, l'atteggiamento assunto da Sky Italia dimostra la volontà di non attenersi alle regole imposte dalla Commissione Europea e il tentativo, dopo la scomparsa di Gioco Calcio, di rimanere l'unico attore del mercato.
FastWeb chiederà subito all'AGCOM e al Commissario per la Concorrenza Mario Monti di ristabilire con effetto immediato le regole di un'effettiva concorrenza e di sanzionare i comportamenti abusivi di Sky Italia come operatore dominante.