In risposta a un articolo del Wall Street Journal Europe lesivo della reputazione della società
Milano, 29 luglio 2004 - Il gruppo e.Biscom (Milano, Nuovo Mercato: EBI) cede ed acquista diritti reali d'uso (IRU - Indefeasable Rights of Use) su cavidotti attrezzati e fibra ottica, come è prassi diffusa nel settore delle telecomunicazioni. In risposta all'articolo comparso oggi sul Wall Street Journal Europe in merito a queste transazioni, la società precisa che l'articolo fornisce un'interpretazione fuorviante sull'impatto che queste transazioni producono sui risultati della società e omette di menzionare che il trattamento contabile seguito da e.Biscom, pienamente in linea con le norme vigenti, è lo stesso applicato da altri importanti operatori europei di telecomunicazione, nonostante piena evidenza fosse stata fornita dalla società stessa su questo aspetto. Inoltre, l'articolo e' stato pubblicato in piena coincidenza con una speculazione ribassista sul titolo avviata già nelle scorse settimane da un hedge fund americano. Di tali fatti e.Biscom informerà prontamente la Consob e ogni autorità competente.
e.Biscom è stata fondata nel 1999 sulla base di una visione di radicale innovazione dell'industria delle telecomunicazioni: realizzare una gestione integrata di voce, trasmissione dati, Internet, video e televisione attraverso un'unica rete in grado di servire sia la clientela residenziale sia quella business. Allo scopo di estendere tempestivamente la propria copertura territoriale, la società si avvale sia di una rete proprietaria realizzata ex novo interamente in fibra ottica, sia di tratte di rete acquistate da altri operatori attraverso diritti reali d'uso.
e.Biscom, a sua volta, cede tratte della propria rete ad altri operatori. Tale attività, sebbene non rientri nel proprio core business, le consente di massimizzare il ritorno sui cospicui investimenti effettuati nella realizzazione dell'infrastruttura.
Tutti i contratti di acquisto e cessione di IRU perfezionati da e.Biscom prevedono il trasferimento dei rischi e dei benefici relativi al possesso dei beni, esecuzione istantanea, titolo oneroso e durata assimilabile alla vita economico-tecnica dei beni. Sulla base di tali elementi, i diritti reali d'uso attivi sono considerati ricavi mentre quelli passivi sono classificati tra le immobilizzazioni. Questo trattamento, in applicazione dei principi contabili italiani, è illustrato nel Bilancio della società.
Accordi attivi
e.Biscom cede diritti reali d'uso su fibra spenta ad altri operatori, tra cui Vodafone Italia, che intendono estendere la loro rete di trasporto.
La cessione di tali diritti si configura come una vendita che si perfeziona istantaneamente al momento del trasferimento del diritto in capo al cessionario e non prevede erogazione di servizi nell'arco della durata del contratto, da cui l'iscrizione del ricavo operativo per l'intero corrispettivo al momento della consegna e la rilevazione tra i costi operativi del relativo costo del venduto. Il margine generato da queste cessioni risulta solitamente compreso tra il 60% e l'80%.
Accordi passivi
Dove disponibili, e.Biscom acquista da altri operatori diritti reali d'uso su tratte di rete in modo da estendere la propria infrastruttura con costi e tempi di realizzazione inferiori rispetto allo scavo e alla posa di fibra propria.
Tutte le tratte acquisite da e.Biscom attraverso contratti di IRU sono strumentali all'attività operativa core del Gruppo, risultano utilizzate e generano benefici economici altresì non ottenibili. Esse sono classificate tra le immobilizzazioni e sono ammortizzate sulla base della durata dei contratti a partire dalla data in cui sono disponibili per l'uso.
Tutti i contratti di IRU perfezionati da e.Biscom sono accordi sottoscritti separatamente sulla base di una logica industriale e, di conseguenza, non sono posti in essere accordi di scambio di diritti che non prevedano l'utilizzo specifico delle infrastrutture trasferite (cd. hollow swap).