18 milioni stanziati dalla Regione Basilicata per lo sviluppo della rete a banda larga
nelle zone rurali e 7 milioni investiti da FASTWEB
FASTWEB dà il via ai lavori per portare Internet di rete fissa in quarantatre comuni della Basilicata che attualmente sono in digital divide, cioè senza alcun accesso a servizi a banda larga e quindi senza accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione. Entro due anni, le amministrazioni pubbliche, e circa 30mila famiglie e imprese potranno navigare in Internet con velocità fino a 20 Megabit con enormi vantaggi per lo sviluppo economico del territorio.
FASTWEB si è infatti aggiudicata la gara indetta dalla Regione Basilicata per lo sviluppo della banda larga nelle aree “a fallimento di mercato” finalizzato al superamento del digital divide, aggiudicata a luglio 2013. Si tratta di zone che per dimensioni, collocazione, tipo di mercato sono state fino a oggi escluse dai piani di investimento degli operatori di telecomunicazione. I lavori sono finanziati per 7,6 milioni di euro con i fondi Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e Psr (Piano di sviluppo rurale) attestati al Dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale della Regione Basilicata, per 10,3 milioni con i fondi Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) e per 7 milioni di euro da FASTWEB stessa, che investirà direttamente nella infrastruttura di rete.
Secondo i dati diffusi dal Ministero dello Sviluppo Economico, a fine giugno 2013 il digital divide della rete fissa (nessun collegamento o collegamenti inferiori ai 2 Mbps) in Basilicata era del 22,3% a fronte di una media nazionale dell’8,8%. Il 9,6% della popolazione non è coperto neppure da rete mobile, contro una media nazionale del 4,0%. Per ridurre questo gap, la Regione Basilicata ha avviato diverse iniziative sia di tipo infrastrutturale, sia per incentivare l’utilizzo del web, fra queste il bando indetto a dicembre 2011 e vinto da FASTWEB.
FASTWEB, che è il primo operatore alternativo nazionale nel mercato della banda larga e possiede una propria rete indipendente da quella dell’ex monopolista, porterà la fibra ottica in 56 aree, localizzate in 43 Comuni. Quindi collegherà in Adsl2+ i Comuni, le abitazioni, le piccole e medie imprese, le scuole del territorio. Il progetto prevede l’utilizzo di quasi 1000 chilometri di infrastruttura in fibra ottica.
FASTWEB dovrà garantire l’accesso agli altri operatori che volessero utilizzare la rete di FASTWEB per collegare i propri clienti (accesso Wholesale) per un periodo di 7 anni.
“Siamo fieri di poter essere accanto all’amministrazione della Regione Basilicata in questa battaglia contro il digital divide”, ha dichiarato Claudio Pellegrini, Responsabile Vendite Pubblica Amministrazione di FASTWEB. “E’ una sfida anche per la nostra azienda, che tradizionalmente ha investito soprattutto nelle aree urbane e che investirà direttamente sul territorio”.
“E’ una scelta lungimirante quella della Regione Basilicata di investire nell’infrastruttura di rete. Proprio in questi giorni si discute di come portare la banda larga a quei due milioni di cittadini italiani che non hanno accesso a Internet, al Sud come al Nord. Solo investendo nella banda larga l’Italia potrà colmare il ritardo in termini di competitività e raggiungere gli obiettivi posti dalla Comunità europea per l’Agenda digitale” ha affermato Sergio Scalpelli, Direttore delle Relazioni Esterne di FASTWEB.
I Comuni che saranno interessati ai lavori sono Aliano, Accettura, Albano di Lucania, Avigliano, Baragiano, Bella, Castelgrande, Castelsaraceno, Cirigliano, Colobraro, Craco, Forenza, Francavilla in Sinni, Garaguso, Ginestra, Latronico, Lauria, Marsico Nuovo, Moliterno, Montemilone, Muro Lucano, Oliveto Lucano, Pescopagano, Pietragalla, Pignola, Ripacandida, Rivello, Rotonda, Rotondella, Salandra, San Chrico Nuovo, San Chirico Raparo, San Costantino Albanese, San Fele, San Martino d’Agri, San Paolo Albanese, San Severino Lucano, Sasso di Castalda, Savoia di Lucania, Tolve, Tricarico, Vaglio Basilicata, Viggianello.