Lunedì 13 novembre si è svolto "Inspiring your Future - AI Edition", l’evento realizzato da Fastweb in collaborazione con Boston Consulting Group (BCG) e dedicato alle sfide future dell’intelligenza artificiale generativa. Nell'innovativa cornice di STEP "FuturAbility District relatori ed esperti provenienti da istituzioni, aziende e mondo accademico si sono riuniti per confrontarsi sugli impatti della nuova tecnologia. La tavola rotonda rientra all’interno del ciclo di workshop ispirazionali sulle nuove tecnologie promossi da Fastweb con l’obiettivo di fornire spunti e suggestioni utili per contribuire ad indirizzare le decisioni strategiche nell’ambito del futuro dell’innovazione.
Il fattore umano al centro per lo sviluppo dell’AI
Walter Renna, amministratore delegato di Fastweb
Per rendere l’Italia veramente protagonista della rivoluzione dell’AI nel mondo è necessario promuovere una profonda visione antropocentrica che accompagni il Paese verso il futuro dell’intelligenza artificiale, ha spiegato nel suo intervento di apertura Walter Renna, amministratore delegato di Fastweb, delineando inoltre al pubblico alcune delle prospettive più promettenti nell’ambito dell’AI tra cui lo sviluppo della robotica e dell’automazione intelligente. Particolare attenzione, secondo Renna, deve essere rivolta al bilanciamento delle opportunità e dei rischi dell'IA generativa, che permette alle macchine non solo di rispondere alle domande ma anche di generare contenuti sempre più rilevanti e simili a quelli umani, rivoluzionando così le interazioni digitali. Con il lancio, ad esempio, di Fastweb AI, il nuovo assistente virtuale dell’azienda basato sull’algoritmo di ChatGPT, Fastweb ha voluto sperimentare uno strumento per semplificare le interazioni con i clienti, ottimizzare i processi e offrire soluzioni innovative nel campo delle telecomunicazioni. In questo quadro, conclude Renna, la realizzazione di un ecosistema italiano dell’AI in grado di mettere a fattor comune il know how di aziende, istituzioni e mondo accademico può contribuire a supportare l’Italia e l’Europa verso una posizione di leadership nel settore.
Senatore Alessio Butti, Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione
Promuovere lo sviluppo dell’AI mettendo al centro le persone e bilanciando attentamente i rischi e opportunità è anche l’impegno delle istituzioni, ha sottolineato nel suo intervento di apertura il Sottosegretario all’Innovazione Tecnologica Alessio Butti, che si è soffermato inoltre sulla necessità di definire innanzitutto una regolamentazione a livello europeo in grado di dirimere questioni legate alla privacy e all’etica con l’obiettivo di indirizzare più efficacemente lo sviluppo dell’AI sul lungo periodo. Uno sviluppo che le istituzioni puntano ad accompagnare promuovendo ulteriormente la ricerca in campo accademico e attraverso il contributo delle aziende private più innovative con l’obiettivo di dotare il Paese di tecnologie avanzate come i Supercomputer nel minor tempo possibile.
Secondo l’ultimo Report 2023 di Boston Consulting Group, le imprese italiane hanno risposto positivamente all’introduzione dell’AI ed i casi d’uso sono ormai trasversali a diversi settori industriali. L’AI generativa rappresenta un fattore di discontinuità nell’evoluzione dei trend tecnologici, conferma Paola Scarpa, Managing Director & Partner BCG, evidenziando come l’introduzione su scala globale del linguaggio generativo abbia contributo fortemente ad aumentare l’ottimismo delle persone nei confronti di questa tecnologia, stimolando la proliferazione di nuove sperimentazioni. In questo contesto la qualità e la varietà dei dati impiegati nell'addestramento costituiscono un fattore determinante per sviluppare nel futuro intelligenze artificiali sempre più avanzate.
Da sinistra a destra, Fredric Wall, Enterprise AI Senior Director di NVIDIA, Paola Scarpa, Managing Director & Partner BCG, Rita Cucchiara, professoressa di Ingegneria e Scienza informatica del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari dell'Università di Modena e Reggio Emilia
Un esempio virtuoso del cambiamento di paradigma generato dall’introduzione dell’intelligenza artificiale è rappresentato dalle grandi aziende del settore manifatturiero italiano che, come analizzato da Rita Cucchiara, professoressa di Ingegneria e Scienza informatica del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari dell'Università di Modena e Reggio Emilia, si sono trasformate nel tempo in fornitrici di servizi software grazie all’introduzione di modelli linguistici di grandi dimensioni. Il cambiamento è radicale e per questo secondo Cucchiara è necessario investire risorse ulteriori in ricerca e sviluppo e nella formazione di ragazzi e ragazze nelle Università per contribuire a sostenere la crescita complessiva dell’AI in Italia, imparando anche a proteggersi dai suoi rischi.
Aziende pubbliche e private dovrebbero quindi poter fare sinergia e realizzare una piattaforma infrastrutturata che permetta la condivisione di competenze e know how e in grado di sviluppare servizi software all’avanguardia basati sull’intelligenza artificiale, ha spiegato successivamente Fredric Wall, Enterprise AI Senior Director di NVIDIA. È infatti il momento giusto per accelerare le sperimentazioni in ambito AI anche grazie al supporto dei giovani talenti e delle aziende maggiormente innovative in Italia.
Gli impatti dell’AI nell’industria, nei servizi e nella PA
L’AI ha rivoluzionato radicalmente il settore medico trasformando l'approccio alla diagnosi, il trattamento e la gestione dei pazienti. L’impatto dell'IA sulla medicina non è una prospettiva futura ma una realtà in continua evoluzione, conferma Alfredo Cesario, Ceo Gemelli Digital Medicine & Health nel corso dell’evento. In particolare nel campo della ricerca farmaceutica l’AI ha già permesso di rivoluzionare la realizzazione di nuovi farmaci, accelerandone significativamente i tempi di ricerca grazie all’utilizzo di metodologie analitiche avanzate.
Da sinistra a destra, Alfredo Cesario, Ceo Gemelli Digital Medicine & Health, Ivan Ortenzi, Chief Innovation Evangelist di BIP e Stefano Bison, Group Head of Business Development, Partnerships & Innovation di Generali.
L'introduzione dell'intelligenza artificiale ha generato profonde trasformazioni anche all’interno del settore finanziario che emerge come uno dei più influenzati dall'adozione delle tecnologie di AI considerando la predisposizione del settore alla gestione di grandi quantità di dati, ha evidenziato successivamente Stefano Bison, Group Head of Business Development, Partnerships & Innovation di Generali. L’AI permette di ottenere un vantaggio competitivo, migliorare l'efficienza operativa e offrire servizi migliori ai propri clienti, evidenzia Bison, e in particolare nell’ambito finanziario sono già attivi use case che integrano l’intelligenza generativa con altre tipologie di AI per sviluppare nuovi modelli di business.
Dal punto di vista degli impatti sul mondo del lavoro e delle competenze, spiega invece Ivan Ortenzi, Chief Innovation Evangelist di BIP, l’AI cambierà il modo di fare innovazione nelle aziende e contribuirà a sostituire le mansioni più meccaniche e ripetitive in quanto non sarà più la loro meccanicità a renderle sostituibili. I manager del futuro, ad esempio, avranno quindi più bisogno di “soft skills” in quanto le “hard skills” meccaniche o ripetibili, come quelle di progettazione, potranno essere delegate all’AI.
Nell’ambito degli impatti sociali, Nicola Neri CEO di IPSOS, ha offerto al pubblico uno sguardo sulla percezione degli italiani nei confronti dell’intelligenza artificiale: circa la metà del campione intervistato manifesta preoccupazione a causa dei rischi associati, tuttavia nonostante l’incertezza complessiva sul futuro, l’interesse e la curiosità verso l’AI generativa risultano in forte crescita. In questa fase, secondo Neri, è quindi fondamentale dotare le persone degli strumenti più adatti per governare questa tecnologia.
In particolare, per aiutare sempre più cittadini e cittadine ad orientarsi nel mondo plasmato dall’intelligenza artificiale le amministrazioni locali ricoprono un ruolo fondamentale perché grazie alla loro presenza sul territorio possono facilmente traslare sulla comunità locale i benefici dell’intelligenza artificiale. Migliorare le competenze, la qualità dei servizi pubblici forniti e ottimizzare l’efficienza dell’amministrazione garantendo trasparenza e sicurezza dei dati è l’obiettivo, ad esempio, del Comune di Milano che punta a trasformarsi in una vera e propria Smart City nei prossimi anni grazie all’utilizzo di tecnologie innovative come il Gemello Digitale, un alias intelligente tramite il quale interagire direttamente con l’amministrazione comunale, ha spiegato Layla Pavone, Responsabile Coordinamento Board Innovazione Tecnologica e Trasformazione Digitale del Comune di Milano nel corso del suo intervento.
Da sinistra a destra, Augusto di Genova, Chief Enterprise Officer di Fastweb,Layla Pavone, Responsabile Coordinamento Innovazione Tecnologica del Comune di Milano, Marco Bentivogli, Coordinatore Nazionale di BASE ITALIA e Nicola Neri CEO di IPSOS.
Gli impatti dell’AI sul mondo del lavoro saranno trasversali e riguarderanno molteplici settori ma come evidenziato da Marco Bentivogli, Coordinatore Nazionale di BASE ITALIA, non si assisterà ad una completa sostituzione “uomo - macchina”. Molti lavori manuali, ad esempio, non potranno essere sostituiti dall’intelligenza artificiale che quindi potrà solo integrare singoli processi. In questo contesto sarà fondamentale abbracciare e non respingere l’avvento dell’AI valorizzando la creatività e le caratteristiche della persona.
Il fattore umano rimane quindi cruciale per indirizzare al meglio lo sviluppo dell’AI, anche secondo Augusto di Genova, Chief Enterprise Officer di Fastweb che nell’intervento di chiusura dell’evento ha sottolineato l’urgenza di investire nella formazione di nuove competenze e nuove figure professionali essenziali per governare efficacemente la rivoluzione dell’AI. Ad oggi, continua di Genova, l’AI rappresenta uno strumento straordinario in grado di dare un “boost” alla produttività delle aziende, tuttavia è necessario prendere in considerazione con maggiore attenzione i rischi e le opportunità dell’intelligenza artificiale.
L'intelligenza artificiale rappresenta una rivoluzione straordinaria con il potere di impattare in modo significativo il mondo del lavoro e la società, generando opportunità concreto di progresso. Per guidare questa rivoluzione diventerà quindi sempre più cruciale favorire la condivisione di conoscenze e know-how tra aziende ed istituzioni, promuovendo una visione centrata sulle persone nello sviluppo dell'intelligenza artificiale.