Fastweb e Aruba esprimono profonda soddisfazione per l’aggiudicazione della gara sul Polo Strategico Nazionale, che sancisce una netta leadership tecnologica delle due aziende nel settore del cloud. Nonostante si siano dovute confrontare con una proposta iniziale della cordata concorrente, le due aziende hanno espresso un progetto che rappresenta un’eccellenza dal punto di vista tecnico, di governance e di sicurezza nazionale e sono pronte a partire, con investimenti già avviati.
Se la cordata di TIM decidesse di esercitare il diritto di prelazione dovrebbe impegnarsi nei confronti del Governo e delle singole amministrazioni, per i 13 anni di durata del contratto, ad eseguire il Progetto Fastweb-Aruba in ogni dettaglio tecnico, di governance ed amministrativo, con lo stesso listino economico e senza alcuna possibilità di introdurre variazioni.
In particolare, TIM, Leonardo, SOGEI e CDP dovranno garantire il rispetto dell’impegno contenuto nel progetto Fastweb-Aruba a deliberare un aumento di capitale della società che gestirà il PSN, destinato ad un soggetto pubblico indicato dal Governo. Questo impegno consente all’Amministrazione, per tutta la durata del contratto, di inserire nella compagine societaria il soggetto istituzionale che il Governo riterrà di maggior garanzia per gli interessi nazionali sia dal punto di vista della sicurezza che dell’indipendenza del cloud nazionale. Una caratteristica che consentirà al governo, qualsiasi contesto normativo si vada a delineare negli anni, di esercitare un controllo stringente su una attività così critica per la PA.
In ogni caso, la partecipazione di Fastweb e Aruba ha comportato, oltre al miglioramento delle caratteristiche tecniche e di sicurezza, un risparmio per le casse dello Stato di 1,7 miliardi rispetto alla prima offerta di TIM di 4,4 miliardi. In buona sostanza, grazie a Fastweb e Aruba si sono prodotti gli effetti di una manovra finanziaria.