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News 18/06/2018
Sicurezza informatica e fattore umano al centro dell'incontro che ha coinvolto dipendenti ed esperti

Martedì 5 giugno si è svolta presso la sede di via Caracciolo a Milano la prima giornata dedicata alla cyber security durante la quale alcuni esperti del settore hanno approfondito i temi più attuali legati alla sicurezza in rete.

Con Arturo di Corinto, giornalista e consulente presso le istituzioni in materia di cybersecurity, sono state ripercorse le tappe fondamentali della storia di Internet e del web, un passaggio necessario per capire come queste tecnologie siano diventate oggi un "luogo" del tutto nuovo, governato da regole proprie, nel quale - proprio come in qualsiasi altro luogo fisico – possono nascere fenomeni come il mercato nero, la criminalità organizzata, nuovi tipi di spionaggio e veri e propri atti di "guerra" con attacchi mirati. Durante l'intervento non sono mancati riferimenti anche all'importanza della sicurezza delle informazioni e della privacy, condizioni oggi sempre più necessarie per esercitare diritti fondamentali come quello d'opinione, d'espressione e di associazione.

Con Sfefano Fratepietro, ricercatore e perito forense, sono state invece approfondite le tematiche relative gli attacchi informatici nell'ambito del cosiddetto "social engineering", ovvero l'arte della manipolazione psicologica utilizzata per ricavare dati personali, password, accessi bancari ecc?

Il fattore umano è stato al centro anche dell'intervento di Giulio Xhaët, Digital Strategist, scrittore ed esperto di psicologia cognitiva. Gli attacchi informatici diretti al fattore umano sfruttano infatti "7 "vizi" che comunemente posso trarre in inganno le persone: il senso di colpa per indurre comportamenti inconsueti, l'eccessiva fiducia del contenuto di una finta mail quando questa proviene per esempio da una istituzione, il senso di panico facendo leva sulle proprie debolezze personali, l'impazienza, l'avidità, il desiderio, e la gratitudine che fa leva sui buoni sentimenti per ottenere informazioni personali.

Nella protezione dei dati e delle infrastrutture il fattore umano è quindi tanto importante quanto lo sono le tecnologie. Per questo, oltre a impiegare le migliori tecnologie, Fastweb si impegna costantemente sulla formazione e sulla consapevolezza dei propri dipendenti.