Ancora qualche mese e poi sarà finalmente Windows 10. Presentata il 21 gennaio 2015, la nuova versione del sistema operativo della casa di Redmond potrà presto essere scaricata e installata gratuitamente su qualunque computer (anche quelli con una copia piaratata di Windows 7 e Windows 8). Prima di farsi trascinare da facili entusiasmi – per la prima volta nella sua storia, Microsoft permetterà di passare gratuitamente da una vecchia release del sistema operativo a una nuova – bisogna però verificare quale siano i requisiti minimi per poter installare e utilizzare Windows 10. Magari, il processore del vecchio computer che si utilizza non riuscirà a far girare Cortana, Spartan e le altre novità in arrivo con la nuova release di Windows e si dovranno mettere da parte i sogni di gloria.
I requisiti minimi: le basi
Da qualche tempo Microsoft ha reso noti i requisiti minimi affinché Windows 10 possa girare su un computer. Sostanzialmente, non si distaccano poi molto dalle specifiche tecniche necessarie per utilizzare la precedente versione del sistema operativo della società con sede a Redmond e, di conseguenza, chiunque abbia installato sulla propria macchina Windows 8 o Windows 8.1 potrà fare l'upgrade senza troppi problemi.
Nel caso in cui sul proprio computer giri ancora Windows 7, invece, basta leggere la lista redatta da Microsoft per capirlo. Per installare Windows 10 sarà necessario che il computer in dotazione risponda a questi requisiti minimi:
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Processore: 1 gigahertz (GHz) o superiore
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RAM: 1 gigabyte (GB) (per sistemi a 32 bit) o 2 GB (per sistemi a 64 bit)
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Spazio libero sul disco rigido: 16 GB
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Scheda video: acceleratore grafico compatibile almeno con DirectX 9 e driver WDDM
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Un account Microsoft e una connessione a Internet
I requisiti minimi: in profondità
A leggerle così, anche computer vecchi di cinque o sei anni potrebbero supportare senza troppi problemi Windows 10. Nella realtà dei fatti le cose stanno diversamente: andando a leggere tra le righe piccole il processore deve rispondere a delle specifiche tecnologiche supplementari non richieste, ad esempio, per installare Windows 7 sul proprio PC. La CPU dovrà supportare gli standard PAE, NX e SSE2, sigle sconosciute ai più e che invece impongono dei paletti ben precisi sulle specifiche minime del computer.
Con PAE (acronimo di Physical address extension) si identifica quello strumento che permette ai processori a 32 bit di riconoscere e utilizzare più di 4 gigabyte di memoria RAM; NX (acronimo di No eXecute, “Non eseguire”) è una strategia software che permette al processore di riconoscere e, per l'appunto, non eseguire stringhe di codice malevolo o infettato da virus; SSE2, infine, è un set di istruzioni per il processore, introdotto da Intel nel 1999 e utilizzato sempre più spesso da produttori terzi di applicativi e software. Per sapere se Windows 10 potrà girare sul proprio PC, quindi, sarà prima di tutto necessario scoprire se il processore supporti o meno queste tecnologie.
La ricerca
Ci sono varie strade che è possibile seguire per testare la propria CPU e scoprire se sia compatibile con PAE, NX e SSE2. Si può scaricare Assistente aggiornamento e verificare se il proprio computer con Windows 7 possa supportare Windows 8 o Windows 8.1: in caso affermativo, il computer supporterà automaticamente anche Windows 10. In alternativa si può provare a installare direttamente una copia di Windows 8 e verificare che tutto proceda per il meglio: prima di avviare la procedura di installazione, infatti, il programma effettuerà una scansione del sistema per verificare che i requisiti minimi siano tutti rispettati.
In alternativa, è possibile installare CPU-Z (utility piccola e leggera che permette di conoscere alcuni dei parametri di funzionamento del sistema informatico), attendere che termini la scansione dell'hardware del sistema e cercare nella sezione “Instruction” le voci relative ai parametri che ci interessano (SSE2, EM64T per il PAE e VT-d o VT-x per lo NX).
La macchina virtuale
L'utilizzo di una macchina virtuale, infine, permetterebbe di testare direttamente la nuova release del sistema operativo Microsoft anziché affidarsi a dei test forzatamente indiretti. Sarà sufficiente scegliere il software di virtualizzazione più adatto alle proprie esigenze e, una volta installato, creare una macchina virtuale sulla quale montare l'ISO di Windows 8 o la versione di prova di Windows 10. In questo modo si potranno testare le nuove funzionalità e vedere se il proprio processore sarà in grado di supportarle o meno.