Mentre sul mercato iniziano a diffondersi le prime TV 4K economiche, è già pronto il prossimo step tecnologico che promette di aumentare ancora di più la qualità delle immagini dei nostri futuri schermi: sono in arrivo, infatti, le TV 8K. Si tratta dei nuovi display Ultra HD con risoluzione doppia rispetto agli attuali 4K. Alcuni TV 8K sono già in commercio, ma a prezzi molto elevati: il Samsung QLED TV 75 pollici 8K, ad esempio, costa quasi 7 mila euro, lo Sharp LV-70X500E da 70 pollici ne costa oltre 9 mila, mentre del prezzo del TV 8K LG da 88 pollici che ancora deve arrivare sul mercato abbiamo solo una stima: non meno di 15 mila euro. Con questi prezzi è lecito chiedersi se la tecnologia 8K sia così valida da giustificare la spesa, cosa cambia tra 4K e 8K e, soprattutto, se esistono contenuti 8K che possano sfruttare già oggi la nuova risoluzione.
Cos'è l'8K: differenze con il 4K
La risoluzione 8K è l'ultima, al momento, evoluzione dell'HD. Per intuirne le capacità è sufficiente leggere qualche numero: il formato 720p (chiamato anche HD) di molti video su YouTube ha una risoluzione di 1280x720 pixel, il formato 1080p (chiamato anche Full HD o FHD) ha una risoluzione di 1920x1080 pixel, il 4K (chiamato Ultra HD o UHD) ha una risoluzione di 3849x2160 pixel mentre l'8K (che ancora non ha un secondo nome) ha una risoluzione pari a 7680x4320 pixel. La risoluzione dell'8K, quindi, è esattamente il doppio di quella del 4K e il numero totale di pixel di uno schermo 8K ammonta a ben 33,1 milioni contro gli 8,2 milioni di pixel del 4K. La differenza tra 4K e 8K c'è e si vede, ma solo negli schermi più grandi e se li si guarda da vicino.
Esistono contenuti in 8K?
Dopo aver capito la differenza tra 4K e 8K la domanda da farsi è se esistono già dei contenuti in risoluzione nativa 8K che ci permettono di sfruttare al 100% gli schermi con questa tecnologia. La risposta è no, e non ce ne saranno a breve se escludiamo i futuri video trasmessi in streaming. Questo perché la mole di dati necessaria a trasmettere in tempo reale un video in 8K è enorme e le tecnologie utilizzate oggi per le trasmissioni TV in digitale terrestre o via satellite non sono compatibili con i flussi video in 8K. Nel caso dello streaming, invece, è sono una questione di banda disponibile e le nuove connessioni in fibra FTTH aiuteranno molto la diffusione di questo formato. In Giappone esiste l'unico caso al mondo di canale televisivo in 8K: si chiama NHK ed è una sorta di prova tecnica di trasmissione in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020, che saranno il primo evento sportivo globale ad essere trasmesso anche in 8K.
Vedere i video in 4K su un TV 8K
Se non esistono ancora contenuti video trasmessi a risoluzione 8K, verrebbe da pensare che almeno i video in 4K si dovrebbero vedere meglio su un TV 8K e, di conseguenza, che valga la pena spendere di più per un TV con questa risoluzione. Non è così semplice: per visualizzare un flusso video di risoluzione inferiore su uno schermo con risoluzione superiore è necessario applicare una tecnica chiama "Upscaling". L'Upscaling non fa altro che aggiungere pixel virtuali al flusso video, per "riempire" lo schermo a risoluzione superiore. È già usato, ad esempio, sui televisori 4K quando si visualizzano filmati in Full HD 1080p e i risultati sono in media molto buoni. Ma per passare dal 4K all'8K i chip dell'Upscaling devono calcolare una quantità enorme di pixel, ben di più di quanti ne devono calcolare passando dal 1080p al 4K. Quindi la qualità finale dipende molto dagli algoritmi di Upscaling utilizzati dai chip integrati nella TV e non è possibile dare un giudizio univoco su questa tecnologia.
Streaming in 8K: cosa serve
Lo streaming dei contenuti in 8K sarà problematico, almeno all'inizio. Già quello in 4K non è alla portata di tutte le connessioni, ma considerando che i flussi in 8K hanno il quadruplo dei dati di quelli in 4K (da 8 a 31 milioni di pixel) è facile capire che una connessione eccellente è un requisito fondamentale. I primi test hanno dimostrato che un singolo flusso di 8K richiede una connessione minima di 50 Mbps reali, se consideriamo più flussi simultanei, anche la migliore tecnologia di trasmissione dati di oggi (ad esempio una connessione in fibra da 1.000 mega al secondo, cioè 1 Gbs) arriva al suo limite tecnico. Inoltre, un secondo problema va preso in considerazione: un'ora di streaming in 8K occupa circa 75 GB di spazio sull'hard disk. Quindi se hai un HD da 1 TB (cioè 1.000 GB) bastano meno di dieci film da un'ora e mezza per riempirlo. Se hai un SSD da 250 GB puoi scaricare appena tre ore di video in 8K.
TV 8K: soldi spesi bene?
È dunque lecito chiedersi se valga la pena spendere migliaia di euro per un TV 8K o se sia meglio aspettare qualche anno affinché i prezzi scendano e i contenuti in 8K siano più abbondanti. Paradossalmente la risposta sarebbe sì solo per chi vive in case piccole e vuole acquistare un TV molto grande: se hai un piccolo soggiorno e sei costretto a guardare uno schermo molto grande da distanza ravvicinata, infatti, la risoluzione più elevata aiuta a mantenere alta la qualità delle immagini (seppur con tutti i limiti dell'Upscaling già descritti). È chiaro che se una TV ha una diagonale di 70 pollici e una risoluzione 1080p la qualità delle immagini sarà orrenda da qualunque distanza. Ma se il TV 70 pollici ha risoluzione 4K allora si inizia a vedere bene a partire dai 3 metri di distanza. Lo stesso televisore da 70 pollici si vedrà bene già da un metro e mezzo se avrà risoluzione 8K. Ma quanti di noi si piazzerebbero a meno di tre metri da un TV da 70 pollici di diagonale, largo oltre un metro e mezzo e alto quasi un metro? Dati alla mano, quindi, oggi è forse meglio sognare un TV 8K piuttosto che comprarlo.
31 gennaio 2019