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Sexting, analisi di un fenomeno

Sempre più diffusa nel nostro Paese, è la tendenza a inviare foto e messaggi sessualmente espliciti via PC o smartphone

Sexting

È uno dei peggiori incubi dei genitori digitali. Un vero e proprio spauracchio che si aggira nelle interminabili e contorte strade della Rete tra app di messaggistica istantanea, social network e video in diretta. Un fenomeno, però, che ha una "base utenti" molto più ampia di quello che si potrebbe immaginare e conseguenze più gravi di quello che spesso trapela attraverso le "fonti ufficiali". Il sexting, infatti, vanta una folta schiera di ammiratori anche tra gli xennials (e non solo) e deve essere trattato con estrema cura.

Che cos'è il sexting

Neologismo che compare per la prima volta nel 2005 (e già nel 2012 trova posto all'interno del dizionario Merriam/Webster), sexting nasce dalla crasi tra le parole inglesi sex (sesso in italiano) e texting (messaggiare nella nostra lingua) e, come vedremo dalla definizione, è un termine che permette di identificare in maniera abbastanza precisa un fenomeno in forte ascesa (come detto) tra adolescenti e non. Il sexting è lo scambio di messaggini hot o immagini e video sessualmente espliciti con il proprio partner, o con una persona per la quale si trova una forte attrazione fisica.

 

I love sexting

 

Come funziona il sexting

Di per sé, fare sexting è tutt'altro che complesso. Nel caso ci si "limiti" a messaggi testuali, infatti, basta una normale app per SMS o addirittura un vecchio telefonino (come il Nokia 3310, ad esempio). Se, invece, si decide di optare per messaggi multimediali – con foto e video, tanto per intendersi – c'è solo l'imbarazzo della scelta. La soluzione più ovvia e immediata è WhatsApp, ma non è l'unica e, soprattutto, neanche la più sicura per il sexting. La fama crescente dei messaggi hot, infatti, ha portato alla nascita di una nuova nicchia di mercato, immediatamente occupata da una miriade di applicazioni che, almeno dal punto di vista teorico, mettono gli utenti al riparo da alcuni dei rischi collegati alla pratica del sexting.

A differenza delle normali app di messaggistica istantanea (come la già citata WhatsApp, ma il discorso vale anche per Facebook Messenger e Telegram, tanto per fare altri due esempi), le app per il sexting permettono di inviare messaggi che si autodistruggono e, nella gran parte dei casi, impediscono al destinatario di scaricare immagini o video e di effettuare screenshot. In questo modo i contenuti resteranno realmente privati e non ci saranno rischi di sorta.

 

Donna che fa sexting

 

Perché il sexting è pericoloso

Insomma, il sexting è tutto rose e fiori? Niente affatto. Le sole app, infatti, potrebbero non essere sufficienti per mettersi al riparo dal revenge porn e altri tentativi di ricatto di partner poco leali o ex in cerca di vendetta. Fare sexting è tanto facile quanto pericoloso, soprattutto se a praticarlo sono adolescenti poco attenti alla propria privacy e alla difesa della propria intimità. Come dimostrano diversi casi di cyberbullismo (ma anche le vicende legate alle foto hot delle celebrità trafugate da iCloud e diffuse su 4chan), non sempre le foto o i video realizzati per il sexting restano privati. Può capitare, per i motivi più svariati, che la persona che li riceve inizi a diffonderli online, provocando danni (sia psicologici sia "d'immagine") difficilmente calcolabili.

Una volta che si preme sul pulsante invia, infatti, la foto o il video non sono più sotto il nostro diretto controllo e, di fatto, chi li riceve può decidere di utilizzarli come meglio crede. Prima di diventare un fenomeno virale del web, e trovarsi invischiati in una vicenda a dir poco squallida, è meglio accendere il cervello e pensare a tutte le possibili conseguenze.

Come evitare rischi con il sexting

Come accennato, le sole app possono non essere sufficienti per metterci al riparo dai ricatti tipici del revenge porn. Grazie ad alcuni trucchi per il sexting, però, è possibile avere qualche certezza in più quando si scambiano effusioni e foto hot via messaggini. Ad esempio, è sempre consigliabile di fare texting con il proprio partner piuttosto che con persone conosciute da poco tempo o, peggio ancora, sconosciuti. Può essere utile, inoltre, evitare di fotografare il proprio viso, così da essere difficilmente riconoscibili anche nel caso in cui le foto o i video dovessero finire in Rete e diventare virali. Uno dei consigli fondamentali per il sexting sicuro è quello di utilizzare un dispositivo protetto: come dimostra il caso delle celebrità di Hollywood, un hacker potrebbe sfruttare una vulnerabilità o un malware per rubare le vostro foto intime e diffonderle sul web.

 

Uomo che invia messaggi hot

 

Genitori e sexting, come comportarsi

In questo scenario, il ruolo più complesso e delicato è quello dei genitori con figli adolescenti (o preadolescenti) alle prese con la scoperta del proprio corpo e le prime cotte. Questa, dunque, l'età più delicata e difficile: pur avendo tra le mani dei mezzi di comunicazione molto potenti (gli smartphone, ovviamente), non si è ancora in grado di gestirli a pieno e non si ha ancora piena percezione dell'importanza della propria privacy e della difesa della propria intimità.

I genitori, però, possono sfruttare a loro vantaggio i tanti strumenti che la Rete e il web mette loro a disposizione. Diverse app e programmi, infatti, consentono di gestire "da remoto" lo smartphone, imponendo dei limiti di utilizzo e controllando l'uso che si fa di Internet e delle app di messaggistica. In questo modo, ad esempio, si potrà sapere quanti messaggi inviano i nostri figli e chi sono i destinatari più frequenti. Allo stesso modo, però, si potranno impostare degli orari di utilizzo, evitando che utilizzino il telefono quando non sono controllati o controllabili. Insomma, degli strumenti avanzati di parental control che permetteranno di vivere più tranquillamente la loro adolescenza digitale.

A cura di Cultur-e
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