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Podcast, scenari presenti e futuri

Una meteora passeggera nell'universo del web? No, questi contenuti sono destinati a rimanere e diventare sempre più importanti. Ecco cosa sono e come determineranno le abitudini di ascolto degli utenti

Ascoltare podcast

Fino a pochi anni fa, i Podcast venivano considerati come le meteore del web: dopo la loro nascita avevano riscosso un leggero seguito, per poi perdersi nell'oblio, tra colossi come Youtube, Facebook o Spotify. Insomma, quando sembrava che i video avessero la meglio sui file audio, questi ultimi sono risorti, trovando una enorme popolarità tra gli utenti di tutto il mondo. Ma cosa sono esattamente i Podcast? Si tratta di file audio che vengono pubblicati periodicamente online e che possono essere ascoltati in streaming o scaricati in diversi formati, in particolar modo mp3. Possono quindi essere ascoltati in qualsiasi momento, anche quando non si è connessi alla rete.

Nascono ufficialmente agli inizi del 2000 ma con la diffusione di piattaforme di video-streaming cadono ben presto nell'ombra, per poi riemergere intorno al 2017. I motivi del ritrovato successo sono due: gli smartphone hanno memorie sempre più capienti ed espandibili, quindi permettono di salvare al suo interno diversi file, tra cui anche quelli audio da ascoltare quando non si è connessi alla rete; le persone grazie ai dispositivi mobili ascoltano questi documenti in ogni occasione, per esempio quando sono in viaggio, durante una passeggiata, quando guidano e così via.

Insomma, per questi ed altri motivi è meglio non sottovalutarli soprattutto se si ha un'azienda o se si è sempre a caccia di nuovi trend, fenomeni, racconti e storie interessanti da approfondire e ascoltare nel tempo libero.

Ascoltare Podcast

I Podcast tra presente e futuro

I podcast stanno attraversando un momento d'oro, che è iniziato due anni fa e nel 2018 ha toccato le cime più alte. Negli Stati Uniti si contano circa 73 milioni di ascoltatori al mese, molti di questi sono inconsapevoli del fatto che questi canali esistono già da un bel po'. Per esempio, nel 2003 il blog di Harvard aveva pubblicato per la prima volta ben 23 interviste audio che vennero poi rilasciate agli studenti, che le scaricarono e ascoltarono sui loro dispositivi.

Proprio in quel periodo fu coniato il nome "podcast", dato dall'unione tra iPod e Broadcast. Si trattava di una sorta di blog da ascoltare quando gli occhi erano impegnati, per esempio mentre si faceva sport o si guidava un mezzo. Questi contenuti, solitamente disponibili in modo gratuito, sono prettamente di due tipi: possono essere singoli episodi oppure suddivisi in più puntate, proprio come una sorta di serie TV.

Oggi sono sempre più diffusi i podcast a puntate pensati per appassionare e fidelizzare un determinato pubblico di ascoltatori. D'altronde gli utenti hanno sempre più mezzi a disposizione per non perdere neanche un episodio del loro podcast preferito, senza contare che possono ascoltarlo davvero in ogni contesto, cosa non possibile se invece si vuole seguire una serie su Netflix o un programma alla tv.

I dati di Google non lasciano dubbi sull'evoluzione costante di questi contenuti. Il 28 settembre 2004, il motore di ricerca restituiva solo 24 risultati quando si digitava "podcast". La SERP si è gradualmente affollata di pagine web, e oggi i risultati sull'argomento sono circa 211 milioni (Fonte: Listen Notes). Oggi sono molto diffusi, anche se vengono considerati ancora di nicchia.

Registrare podcast

Infatti, solo chi ha si impegna per scovare il podcast perfetto per le sue corde riesce ad appassionarsi a questo tipo di contenuti. Sì, è vero: la fruizione è particolare, ma una volta che si è trovato l'argomento giusto, la voce e l'ambientazione adatta, non si lasciano andare più. E se pensi di non trovare quello che ti smuova ed appassioni, fermati: sappi che esistono podcast per tutti i gusti, molti di questi sono riusciti a costruire delle community di appassionati.

Migliori siti Podcast da ascoltare nel 2019 in italiano e inglese

Esistono diverse opportunità per chi si vuole avvicinare al mondo dei file audio. Le tematiche affrontate sono davvero ampie: si passa dai racconti letti a voce alta, alle interviste fatte alle celebrità, fino ai programmi di cucina o di politica.

Senza Rossetto è un progetto nato il giorno del settantesimo anniversario del suffragio universale in Italia. L'obiettivo è narrare l'evoluzione della donna, sottolineando la sua importanza nella politica e nella società civile. Il titolo del podcast "Senza Rossetto" si riferisce proprio al fatto che le donne che andarono a votare per la prima volta non misero il rossetto per evitare che qualche macchia accidentale potesse sporcare e quindi invalidare la scheda.

Per gli appassionati di scienza, c'è invece un altro podcast tutto italiano che si chiama Scientificast. Nasce nel 2007 per diffondere la cultura scientifica nel nostro Paese. Il linguaggio è semplice e comprensibile a tutti, grazie al narratore è possibile comprendere anche i concetti più difficili legati alla natura, alla fisica e al mondo in generale. Questo progetto nel 2016 ha ottenuto il premio come miglior podcast italiano ai Macchianera Italian Awards.

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C'è poi uno dei più famosi e longevi progetti audio italiani, che si chiama Fantascientificast. In più di 150 episodi è possibile godersi ore e ore di racconti fantascientifici, dal genere più tradizionale per i puristi, alle declinazioni moderne dove appaiono supereroi e altri personaggi incredibili, fino addirittura all'incursione dei manga giapponesi. Insomma, un vero must per gli appassionati del genere.

Naturalmente non mancano tantissimi esempi oltreconfine, ad iniziare proprio dagli Stati Uniti e il Regno Unito, dove i podcast spuntano come funghi. Tra i più interessanti da ascoltare nel 2019 c'è Eat Sleep Work Repeat, creato e condotto da Bruce Daisley, vicepresidente in Europa di Twitter. Il podcast si concentra su come persone e imprese possano migliorare il proprio benessere e la propria cultura sul posto di lavoro come nella vita. In ogni puntata, Daisley intervista diversi personaggi più o meno famosi, con cui si confronta sui temi legati al lavoro e non solo. Questo podcast è perfetto per chi cerca ispirazione per migliorare la propria professione o il business.

Believed invece è di tutt'altra pasta. Si tratta di un nuovo podcast suddiviso in 8 parti che racconta la storia di Larry Nassar, il medico sportivo famoso per aver abusato di centinaia di atlete per decenni usando come copertura delle procedure e visite mediche. La serie approfondisce uno dei fatti di cronaca più scandalosi e discussi degli ultimi anni.

Podcast

Insomma, questi esempi dimostrano come il podcast possa davvero spaziare sia per modalità narrativa, sia per quanto riguarda le fonti usate e naturalmente per le tematiche affrontate. Per trovare il tuo puoi affidarti al motore di ricerca Listen Notes.

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Cosa ci aspetta in futuro?

Il pubblico dei podcast è destinato a crescere esponenzialmente nei prossimi anni. Ormai tutte le piattaforme e i sistemi permettono di scaricarli. Per esempio, iTunes ha superato i 50 miliardi di download e streaming di podcast nell'ultima settimana del 2018, secondo quanto pubblicato da Forbes. Anche in Italia la situazione è positiva. Secondo una ricerca Nielsen, in collaborazione con Audible, dal novembre 2015 al 2018 gli ascoltatori di podcast sono aumentati del 217%.

Il 52% degli italiani si sta avvicinando a questo strumento, il 34% di questi li conosce molto bene, mentre il 15% è un fruitore continuo. Il pubblico è prevalentemente composto da ascoltatori tra i 18 e i 40 anni. Le donne dai 18 ai 25 anni sono particolarmente appassionate alle narrazioni emozionali. Gli uomini si interessano a podcast che riguardano notizie sportive e di business. I contenuti più ascoltati in Italia sono musicali (45%), news (36%) e intrattenimento (28%).

Questi dati ci svelano come un contenuto, apparentemente debole e poco accattivante, sia riuscito a raggiungere, dapprima una nicchia di appassionati, per poi espandersi ad un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo. Nel futuro sicuramente sentiremo sempre più parlare di podcast, e magari inizieremo a preferirli ad addirittura alle amatissime serie tv. Non ci resta che fermarci, drizzare le orecchie, e continuare ad ascoltare.

 

25 aprile 2019

A cura di Cultur-e
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