La vacanza potrebbe costarci molto caro. E non ci riferiamo necessariamente ai costi del biglietto o del soggiorno. Organizzare una vacanza low cost è più semplice di quanto si immagini, grazie ad app e portali vari. Basterà cercare i biglietti al prezzo più basso sfruttando uno dei tanti motori di ricerca per aerei o treni o autobus e confrontare i prezzi per case vacanze o albergo e scegliere quello che più conviene. Come detto, però, la vacanza potrebbe costarci molto se non facciamo attenzione a ciò che postiamo sui social.
La pratica di diffondere sui social i dettagli sulle proprie vacanze è ormai talmente diffusa da essere diventata uno strumento utile ai topi d'appartamento. D'altronde, ormai una buona metà di chi va in vacanza pubblica frequenti aggiornamenti (anche più di uno al giorno) su come procede il proprio viaggio nella meta scelta. La vacanza social dell'italiano medio inizia già dall'aeroporto di partenza con i classicissimi #siparte, #vacanze, #travel, #inviaggio e simili e finisce al ritorno, sempre nello stesso aeroporto ma con #vacanzefinite, #sirientra e #jetlag, passando per la geolocalizzazione dell'hotel, dei ristoranti, discoteche e le immancabili spiagge dorate più o meno caraibiche con hashtag #vacanzealtop, #summerfun, #beach e chi più ne ha più ne metta.
Tanto basta per dire ad un ladro: "Hey, sono fuori casa per un bel po', entra pure a svaligiarmela". E il ladro, solitamente, se ha questa informazione la sfrutta al volo sperando di non beccare qualcuno tra il 32% degli italiani che mente sui social sulle proprie vacanze estive.
Vacanze social: i pericoli maggiori
Il pericolo tutto sommato minore di una vacanza social è quello di fornire a (quasi) perfetti sconosciuti molte informazioni sui nostri gusti. Se postiamo su Instagram, Facebook o qualunque altro social le foto di hotel e ristoranti di lusso, infatti, è chiaro a tutti che ci interessa quel tipo di vacanza, servizi e prodotti. E questo vale anche se siamo entrati nella hall di un hotel a 5 stelle solo per farci una foto, ma in realtà dormiamo all'ostello della gioventù per risparmiare. Queste informazioni sono utilissime agli spammer e agli specialisti delle truffe online, che non vedono l'ora di inviarci un messaggio e-mail dal titolo "Vacanze in hotel di lusso a prezzo scontato" con dentro un link ad un sito imbottito di malware.
Un pericolo ben più grande, invece, è quello di comunicare ai malintenzionati che siamo fuori casa. Una gita fuoriporta con rientro in serata, infatti, è poco interessante per un topo d'appartamento ma 15 giorni ai Caraibi è il top: c'è tutto il tempo di studiare il profilo che ha postato l'informazione, recuperare i dati personali dell'utente e scoprire dove abita. Poi, finito il lato 2.0 dell'operazione, si torna all'antica e si entra in casa col piede di porco. Ancora più rischioso è partire per una lunga vacanza, dirlo sui social ma lasciare parenti anziani a casa che potrebbero ricevere la visita di qualche malintenzionato.
Vacanze social: gestire la privacy per ridurre i rischi
Il grosso problema delle vacanze social è che esse vengono raccontate, quasi sempre, impostando la privacy dei post su "pubblico". Chi vuole vantarsi delle proprie vacanze, infatti, ha interesse a far sapere a più persone possibile dove sta, cosa fa e quanto si sta divertendo. Anche impostazioni di privacy leggermente più restrittive, come "amici degli amici" su Facebook, possono essere pericolose perché lasciano aperto il post ad una platea potenzialmente molto vasta di lettori.
Un trucchetto per salvare capra e cavoli e restare social senza farsi svaligiare casa è quello di impostare la condivisione di spiagge, hotel e ristoranti solo con gli amici veri e con profili affidabili, per poi cambiarla in "pubblico" una volta tornati a casa. Ci invidieranno lo stesso, solo un paio di settimane dopo.
Preparare casa per le vacanze social
Un altro consiglio utile, se proprio non si vuole rinunciare a "socializzare" la vacanza, è quello di preparare casa prima del #siparte. Tutto ciò che può avere un valore, dai soldi contanti ai gioielli, deve essere spostato altrove. Scordatevi di lasciare la chiave d'emergenza sotto allo zerbino o nella cassetta della posta: i ladri conoscono tutti i vostri infallibili nascondigli a memoria. Evitate anche di annunciare la vacanza giorni prima della partenza (ad esempio con una foto che vi ritrae mentre cercate di far entrare tutti i vostri costumi nella valigia), per dare meno tempo ai ladri di organizzarsi.
Se avete qualche tipo di sistema di allarme antifurto testatelo bene diversi giorni prima di partire: se qualcosa non funziona avrete tempo di chiamare il tecnico per la riparazione. Se poi la vostra casa è smart potete mettere in atto la strategia "Mamma ho perso l'aereo": programmate una serie di routine per accendere e spegnere le luci e qualche elettrodomestico mentre non ci siete. Se siete fortunati il topo d'appartamento preferirà non rischiare.