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La storia di Windows XP

Nonostante i 12 anni di età, controlla ancora un quinto del mercato dei sistemi operativi. Merito della stabilità dell'architettura e della sostanziale assenza di alternative

Windows XP

Nonostante abbia da poco festeggiato 12 anni di età – corrispondenti più o meno ad un'era geologica in campo informatico – vanta una fetta di mercato di gran lunga superiore al 15%. Un vero e proprio miracolo, quello di cui si è reso – e si sta rendendo – protagonista Windows XP, tra i sistemi operativi più longevi che la storia dell'informatica ricordi. Gli aggiornamenti per Windows XP, però, stanno quasi per arrivare agli sgoccioli (il prossimo 14 aprile Microsoft sospenderà il supporto per il sistema operativo) e vale la pena ripercorrere i passi più importanti della sua storia.

Arrivo in sordina

Lo sbarco nel mondo dei personal computer da parte di Windows XP fu piuttosto sottotono. La presentazione era programmata per l'ultimo quarto del 2001: un evento in grande stile, nel corso del quale Bill Gates e gli altri pezzi grossi della casa di Redmond avrebbero messo in bella mostra le peculiarità e i punti forti della loro ultima creatura. Non potevano sapere, però, che poco prima della data prevista 19 terroristi affiliati con Al-Qaeda avrebbero dirottato quattro aerei e ucciso più di 3.000 persone nel peggior attentato subito dagli Stati Uniti all'interno dei loro confini.

 

Windows XP in fase di installazione

 

I fatti dell'11 settembre 2001, insomma, costrinsero gli uomini marketing di Microsoft a "silenziare" il lancio del loro nuovo sistema operativo, che accusò un po' il colpo e stentò nel corso dei primissimi mesi. Da un lato, infatti, XP fu costretto a far fronte alle resistenze della clientela business, molto legata a Windows 2000; dall'altro molti utenti casalinghi erano restii ad abbandonare Windows 95, divenuto con il tempo una presenza familiare e rassicurante.

D'altronde, il compito che lo attendeva era tutt'altro che semplice: aiutare a far dimenticare in fretta il flop fatto registrare con Windows ME (Millennium Edition). Nonostante i balbettii iniziali, Windows XP venne ben presto riconosciuto come uno dei migliori prodotti mai realizzati dalla casa di Redmond e raggiunse percentuali di utilizzo mai viste in precedenza.

La lunga vita di Windows XP

Nel corso della sua lunga esistenza, i tecnici e gli ingegneri Microsoft hanno lavorato sodo per rendere Windows XP un prodotto sempre migliore e sempre più affidabile. L'acme venne raggiunto nel 2004 con il rilascio del Service pack 2, pacchetto di aggiornamenti che permise di affinare le prestazioni del sistema operativo Microsoft, di migliorare il supporto ad alcune periferiche hardware – come Wi-Fi e Bluetooth – che con il tempo acquisivano sempre maggiore importanza e implementare alcune importanti funzionalità di sicurezza – primo fra tutti il firewall.

 

Fine supporto per Windows XP

 

Allo stesso tempo, per cavalcarne il crescente successo, Microsoft iniziò a sviluppare e rilasciare una lunga serie di sistemi operativi "paralleli", nati da costole del progetto originale. Dal 2002 al 2005 vennero rilasciate ben 4 versioni di Windows XP Media Center Edition, ideale per trasformare un computer in un piccolo home theatre casalingo; tra l'aprile e il settembre 2005 comparvero sul mercato diverse versioni di Windows XP a 64 bit, per contrastare e anticipare la concorrenza sul nascente mercato dei processori a 64 bit.

A favorire la longevità di XP, però, è stata la sostanziale assenza di un erede degno di questo nome. Windows Vista, che doveva prenderne il posto a partire dalla seconda metà del 2006 in poi, non ha mai pienamente convinto gli utenti Microsoft. Troppi i bug presenti a minarne la solidità strutturale e l'utilizzabilità: nelle sue ultime settimane di vita, Vista si attestò attorno al 15% del mercato, massimo risultato mai raggiunto da questa versione del sistema operativo Microsoft.

 

Windows XP

 

Solamente Windows 7 riuscì ad interrompere la storia d'amore tra milioni di utenti e Windows XP. Ad otto anni di distanza dal lancio, il primo sistema operativo Microsoft del nuovo millennio conosceva finalmente un rivale degno di questo nome. Il passaggio di testimone, però, non fu veloce come ci si poteva attendere: il sorpasso di Seven nei confronti di XP avvenne solamente nei primi mesi del 2012 ed è tutt'altro che raro trovare dei computer – sia desktop sia laptop – su cui gira ancora l'ormai vetusto sistema operativo.

La peculiarità di Windows XP

Un successo così ampio – e per certi versi inaspettato – è dovuto ad una lunga sequela di fattori che hanno cospirato a favore di XP. Il sistema operativo nato sul finire del 2001 – capace di raggiungere una percentuale d'utilizzo dell'80% - fu il primo a garantire il pieno supporto nativo ai processori con architettura a 32 bit: rispetto al passato, quindi, Windows XP garantiva un netto miglioramento nelle prestazioni e nella gestione della memoria e del flusso delle operazioni. Fu anche il primo sistema operativo a garantire il supporto per i processori multicore, il multitasking con prelazione e protezione della memoria.

L'altro lato della medaglia

Tutto ciò, però, nasconde il proverbiale lato negativo. Windows XP è ormai una piattaforma stiracchiata, arrivata al limite del proprio ciclo di vita e delle proprie capacità tecniche e tecnologiche. Nonostante gli sforzi fatti sinora da Microsoft per tenerlo in vita – artificialmente – XP resta un sistema operativo dei primissimi anni 2000, con gravi falle di sicurezza e limiti nell'utilizzo delle moderne architetture hardware e software – l'ultima versione di DirectX supportata da Windows XP, ad esempio, è la nona; oggi si è in attesa del rilascio della versione 11.2, in arrivo tra qualche settimana.

Questa versione del sistema operativo di Microsoft, insomma, ha ampiamente fatto il suo tempo. Ed è proprio ora che nascono i problemi più seri. Molti dei sistemi informativi e di gestione di grandi centri produttivi o di transito – come aeroporti e stazioni ferroviarie – sono ancora gestiti con Windows XP. Nel momento in cui Microsoft sospenderà il supporto, questi sistemi diverranno preda di hacker e cracker pronti a sfruttarne falle che non verranno più "rattoppate" dalla casa madre. Siamo realmente pronti a questa evenienza?

Fine supporto

L'inizio della fine di Windows XP porta la data dell'8 aprile 2014, quando Microsoft interrompe il supporto gratuito al suo sistema operativo più longevo e, probabilmente, di maggior successo. Da questo momento in avanti, la casa di Redmond non ha più rilasciato aggiornamenti mensili gratuiti, ma ha solamente sviluppato patch di sicurezza (distribuite a pagamento) indispensabili per difendere i dati personali degli utenti. Allo stesso modo, Microsoft ha interrotto anche il supporto per le versioni di Internet Explorer sviluppate per Windows XP, così da incentivare ulteriormente il passaggio a sistemi operativi superiori.

Altra tappa fondamentale verso la "chiusura" definitiva di Windows XP è la fine del supporto, datata maggio 2015, per servizi come le definizioni antivirus di Security Essential (il software antivirus gratuito incluso nei sistemi operativi Microsoft) e il Malicious software removal tool. Con l'interruzione nella distribuzione degli aggiornamenti per questi strumenti per la sicurezza informatica, la casa di Redmond sta implicitamente consigliando agli utenti di valutare con attenzione la possibilità per acquistare una copia di Windows 7 o Windows 8: la sicurezza dei loro dati, infatti, non sarà più garantita.

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Bancomat con Windows XP a bordo

 

A giugno 2016 tutte le versioni di Windows XP sono state discontinuate e non ricevono più aggiornamenti regolari. Fanno eccezione, però, due versioni "particolari" del sistema operativo Microsoft: Windows Embedded Standard 2009 e Windows Embedded POSready 2009. Queste due release sono ancora molto utilizzate in ambito bancario (si calcola che a inizio 2014 oltre il 90% dei bancomat sparsi nel mondo sia basato proprio su una versione di Windows XP) e riceveranno aggiornamenti sino ai primi mesi del 2019.

 

8 febbraio 2014

A cura di Cultur-e
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