Nel mondo al suo livello troviamo solamente Electronic Arts e Activision Blizzard. Ben 29 studios di sviluppo dislocati in 19 Paesi di tre continenti (Europa, dove ha sede il quartier generale, America e Asia). Una lunga lista di videogames sviluppati e in fase di sviluppo, comprese alcune delle serie di maggior successo di tutti i tempi (Prince of Persia, Rayman, Assassin's Creed e Jsut Dance solo per dirne alcuni). Una storia quasi ventennale, che affonda le proprie radici a Carentoir, piccolo paesino del nordovest della Francia, dove i cinque fratelli Guillemot decidono di fondare la software house Ubisoft.
Gli inizi
Tutto inizia nel marzo 1986, quand Yves Guillemot convince i suoi quattro fratelli (Gerard, Michel, Claude e Christian) a dare vita a una piccola società per la distribuzione di titoli videoludici provenienti dagli Stati Uniti. Ubisoft nasce, quindi, come una scommessa del maggiore dei fratelli Guillemot: riuscire a importare in Francia molti dei titoli di maggior successo delle software house statunitensi. Una sfida ardua, vinta grazie alla tenacia dello stesso Yves. In breve tempo riesce a chiudere accordi di distribuzione con Electronic Arts, Sierra On-Line (oggi Sierra Entertainment) e MicroProse, importando e vendendo i loro titoli principali all'interno del territorio transalpino.
Dopo qualche difficoltà iniziale, Ubisoft trova la giusta formula commerciale e, prima della fine del decennio, espande la propri rete commerciale anche al di fuori dei confini francesi. Dopo aver mosso i primi passi nel mercato della Gran Bretagna e degli altri Paesi europei confinanti, Ubisoft decide di compiere il percorso al contrario e sbarca sul mercato statunitense. Tra il 1989 e il 1994 la società transalpina consolida la propria posizione sul mercato europeo aprendo le prime filiali al di fuori dei confini nazionali: nel 1991 apre un ufficio a North Finchley (Regno Unito), seguito dagli uffici in Germania, Svizzera, Giappone e Stati Uniti.
Lo sviluppo
Con una solida struttura di distribuzione alle spalle, i fratelli Guillemont decidono che è arrivato il momento di passare allo sviluppo in house dei videogame. Il primo tentativo, a dir la verità, c'è già stato: Zombi, gioco sviluppato nel 1989 che non ottenne grossi risultati All'erede tocca tutt'altra fortuna: nel 1995 Ubisoft rilascia Rayman, tra i titoli di maggior successo di tutti i tempi della casa transalpina. Sin dal suo rilascio per Atari Jaguar, Sega Saturn, Sony PlayStation e PC – avviene nel settembre 1995 – Rayman diventa popolare tra i videogamers di tutto il mondo per il suo gameplay accattivante e la grafica molto curata.
Nel frattempo, i fratelli Guillemot non trascurano la crescita e il rafforzamento della rete gestionale e di vendita: nuovi uffici sono in Spagna, Italia e Australia, mentre aprono i battenti i primi studios (a Shanghai e Annecy) per lo sviluppo di altri videogiochi. Nel 1996 la società si quota in Borsa, mentre dal 1997 al 2002 continua a rafforzare la propria rete distributiva e ad ampliare il parco-videogiochi con acquisizioni e aperture di nuovi ufficio o studios. Nel 2000 c'è l'acquisizione di Red Storm Entertainment, casa sviluppatrice della serie di sparatutto strategico Tom Clancy. Nel 2001 si conclude l'acquisto di The learning company, che porta in dote – tra gli altri – tutti i titoli della saga Prince of Persia e i diritti di sviluppo per i capitoli futuri.
Il consolidamento
Tra il 2002 e il 2005 Ubisoft continua la sua politica di espansione, tanto a livello distributivo, quanto a livello di studios: nuovi uffici aprono in Corea del Sud e Austria, mentre nel Quebec (Canada) il gruppo apre il suo più grande centro di sviluppo (oltre 2.000 dipendenti). Nel 2002 c'è il lancio di Tom Clancy's Splinter Cell per Xbox, mentre l'anno successivo Ubisoft supera il traguardo dei 100 milioni di giochi venduti.
Nel 2006 la società francese – che nel frattempo ha stabilito il proprio quartier generale a Monteruil – fa il suo ingresso nel mondo delle console next-gen (PlayStation 3, Xbox 360 e Nintendo Wii) con Tom Clancy's Ghost Recon. Nel 2007 viene lanciato il primo capitolo della saga Assassin's Creed, due anni più tardi arriva Let's Dance. Sempre nel 2009 Ubisofot rafforza la propria posizione nel mercato dei giochi online, acquisendo di Nadeo, casa di produzione del simulatore automobilistico TrackMania. Nel 2011 si conclude l'acquisizione di Hybride Technologies, società che si occupa della realizzazione di effetti speciali digitali e animazione tridimensionale (tra gli altri, ha lavorato agli effetti speciali di 300 e Sin City).
Nuove console, nuove sfide
Con il lancio delle console di ultimissima generazione (PlayStation 4 e Xbox One) Ubisoft non vuole farsi trovare impreparata. Oltre a nuovi capitoli delle saghe più famose (Assassin's Creed, Tom Clancy e Just Dance), gli studios francesi hanno realizzato Watch Dogs, strategico d'azione nel quale si vestono i panni di un hacker. Un titolo atteso a lungo e che, pare, stia regalando diverse soddisfazioni alla software house transalpina.