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La storia di Dell

Nata in una stanza dell'University of Texas, è stata più volte leader del mercato. Ma mai per lungo tempo

La sede centrale di Dell

Probabilmente l'agenzia stampa Reuters è riuscita a riassumere la storia Dell in poche, semplici, parole: come una corsa sulle montagne russe. C'è poco da obiettare contro questa definizione: poche altre società, in appena trenta anni di storia, sono state in grado di arrivare al vertice in maniera così repentina e, altrettanto velocemente, ritrovarsi in una situazione prossima al tracollo economico e finanziario.

 

Uno degli utlimi modelli Dell

 

Fase di studio

La storia Dell inizia in maniera piuttosto casuale e rocambolesca, come accade spesso negli Stati Uniti. Era il 1984 e il 19enne Michael Dell, studente da poco immatricolato presso l'Università del Texas, inizia a smontare e rimontare vecchi computer nella sua stanza del dormitorio. Il giovane studente di medicina li rivendeva ad altri studenti, con la previsione di poter guadagnare qualche dollaro “facile” e pesare meno sulle finanze familiari. Ciò che Michael Dell non aveva previsto (e non avrebbe mai potuto prevedere) è che quel suo “passatempo” gli avrebbe fatto guadagnare molti soldi in pochissimo tempo.

 

Uno dei primi computer PC's Limited firmato da Michael Dell

 

Dell abbandona immediatamente la carriera universitaria e, grazie ad un prestito dei suoi genitori, fonda la PC's Limited e inizia a progettare e realizzare computer compatibili con sistemi IBM e basati sul processore Intel 8088. Il primo dispositivo ad essere messo in vendita fu il Turbo PC, dotato di un processore da 8Mhz e 10 megabyte di memoria. Il prezzo decisamente concorrenziale (795 dollari) fece sì che il Turbo PC stracciasse letteralmente la concorrenza, IBM in testa. A favorire le vendite anche una strategia commerciale spericolata e futuristica: anziché affidarsi a una rete fisica di rivenditori, Dell vendeva i propri dispositivi direttamente ai clienti, dando loro la possibilità di personalizzare i loro computer. Nel primo anno di attività la PC's Limited chiuse con entrate per 73 milioni di dollari.

La strutturazione

Nel 1986 avvennero i primi cambiamenti nei vertici societari. Michael Dell chiamò al suo fianco Lee Walker, navigato imprenditore e investitore statunitense, affidandogli il ruolo di CEO e Presidente della società. In questi primi anni di attività, Lee fu un vero e proprio mentore per il giovane Dell: lo aiutò ad affinare le proprie conoscenze finanziarie ed economiche, insegnandogli ad affidarsi meno all'intuito e più al ragionamento. Allo stesso tempo, il nuovo CEO della PC's Lmited continuava nell'opera di strutturazione della società, andando a rimpolpare le scarne fila della dirigenza. Nel 1988 la società cambiò nome in Dell Computer Corporation e fece il suo ingresso in borsa: nel primo giorno di contrattazione il valore della società era quasi triplicato, passando dai 30 milioni di dollari dell'apertura agli 80 milioni della chiusura.

 

Alcuni degli ultimi modelli Dell

 

Dell continuava a crescere e nel 1992 fece il suo ingresso nella Fortune 500, la speciale classifica delle 500 più importanti aziende al mondo stilata periodicamente dal settimanale Fortune. Ciò permise a Michael Dell, che nel frattempo aveva ripreso il suo ruolo di CEO, di divenire il più giovane amministratore delegato di sempre alla guida di una società della Fortune 500.

Gli incredibili anni '90

Nella seconda metà degli anni '90 Michael Dell mostrò che questo riconoscimento era tutt'altro che immeritato. Nel 1996, con il lancio del primo sito web societario, Dell cambiò nuovamente strategia commerciale e iniziò a vendere computer online. Sfruttando a proprio favore alcune peculiarità dei suoi clienti-tipo (definiti PC-savvy in gergo tecnico, ovvero esperti informatici), Dell permise di personalizzare gran parte dei modelli presenti nelle varie linee produttive, assicurando la consegna nel giro di pochi giorni dall'ordine.

Tra il 1997 e il 2004, nonostante la crisi attraversata dal settore, Dell riuscì a crescere a ritmi spaventosi. Piano a piano rosicchiò le quote di mercato dei suoi concorrenti e nel 1999 divenne il primo produttore mondiale di computer desktop e laptop ai danni di Compaq. Nel 2002 si assistette ad un cambio al vertice, favorito dalla fusione tra Compaq e Hewlett-Packard. A Dell, però, bastarono pochi mesi per riprendersi la leadership del settore, dimostrando una volta di più la propria bravura e il proprio fiuto imprenditoriale.

 

Alcuni degli ultimi modelli Dell

 

Nel 2004, al compimento del 20esimo compleanno della sua società, Michael Dell si dimise da CEO e affidò il prestigioso ruolo a Kevin Rollins, mantenendo per sé la carica di Presidente. La scelta, però, si dimostrò tutt'altro che felice.

La discesa verso il baratro

Con il cambio al vertice, si assistette all'ennesima inversione strategica: Dell volle rendersi più indipendente da Intel e Microsoft (due dei fattori chiave nella sua ascesa verso il successo), differenziando l'offerta nei confronti dei clienti. Grazie anche all'acquisizione di Alienware, Dell riuscì a stringere un accordo commerciale con AMD e nel 2006 annunciò la produzione di un'intera linea di computer desktop e laptop basati su processori AMD. Pochi anni dopo si chiuse anche l'era-Microsoft: Dell iniziò a produrre e distribuire computer fatti girare da distribuzioni di Linux. Le scelte non si rivelarono molto azzeccate.

 

Alcuni degli ultimi modelli Dell

 

Complice anche la montante crisi economica e finanziaria globale, Dell iniziò a perdere colpi su colpi. Troppo legata al settore dell'informatica di consumo e ai mercati nordamericano e sudamericano, la società fondata da Michael Dell fece registrare un netto calo nel volume di vendite e pesanti perdite trimestrali in tutto il 2006 e 2007.

Il 31 gennaio 2007 Rollins fu costretto a dimettersi e il fondatore tornò nuovamente a rivestire la carica di CEO.

Dell 2.0

La prima mossa di Michael Dell fu di lanciare un pesante piano di ristrutturazione societario, che avrebbe permesso alla sua creatura di assumere una fisionomia più snella e di differenziare i propri settori di vendita. Seguendo le indicazioni degli analisti, Dell investì ingenti capitali nell'acquisizione di società di servizi e nel cloud. Nonostante qualche debole segnale di ripresa, queste mosse non diedero i risultati sperati.

Nel frattempo Dell continuava a perdere fette di mercato a favore sia dei concorrenti interni (HP e Apple su tutte), sia nei confronti dei “dragoni” asiatici (Asus, Lenovo e Acer). Nel 2011 “decadde” a terzo produttore mondiale di computer, segno che qualche cosa si era ormai rotto.

 

Alcuni degli ultimi modelli Dell

 

A metà 2012 iniziarono a girare alcuni rumors sulla società: una cordata di imprenditori era pronta a rilevarne la maggioranza, togliendola così dall'agone borsistico. Nelle prime settimane del 2013 venne annunciata la chiusura delle trattative: Michael Dell, a capo di una cordata composta da Microsoft e dal fondo di investimenti Silver Lake Partners riacquisì il controllo della società per una cifra di poco superiore ai 24 miliardi di dollari. L'accordo, sottoscritto definitivamente ad ottobre di quest'anno, segna il nuovo (ennesimo) inizio per la società.

 

10 dicembre 2013

A cura di Cultur-e
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