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Dalla cellulosa ai cellulari: la (strana) storia di Nokia

Da cartiera della periferia finlandese a leader mondiale della telefonia mobile passando per la crisi e l'accordo con Alcatel

L'ingresso della sede Nokia di Espoo in Finlandia

Molti conoscono il suo recente passato di gigante delle telecomunicazioni mobili e il suo presente ballerino alla ricerca di un rilancio. Pochi, invece, sanno del suo passato da gigante della falegnameria e della produzione di carta. Questa, però, è la gloriosa storia di Nokia, l'azienda finlandese che fino al 2012 è stata leader mondiale nella produzione di cellulari e che ora tenta di abituarsi al ruolo di comprimario.

Nokia nasce in Finlandia nel 1865 come segheria e cartiera. A fondarla fu Knut Fredrik Idestam, ingegnere minerario che decise di dare alla sua azienda lo stesso nome del fiume che scorreva di fianco allo stabilimento produttivo. Nei 150 anni di storia che seguono, Nokia ha prodotto praticamente di tutto: dagli stivali e dalle calosce di gomma, sino ai cavi telefonici ed elettrici. Passando naturalmente per i dispositivi di comunicazione mobile, ossia cellulari e smartphone.

 

I cellulari e smartphone prodotti da Nokia fino al 2006

 

Nokia prima dei cellulari

A inizio '900 Nokia è un conglomerato industriale dalla vastissima produzione, ma dalle gambe piuttosto fragili. Nel periodo tra le due guerre rischia di fallire più di una volta e queste ripetute crisi portano alla creazione di una holding sotto cui operano le tre aziende che fino ad allora hanno portato il nome Nokia (la cartiera, lo scarpificio e la prodizione di cavi).

La svolta arriva negli anni '60 del secolo scorso, quando in riva al fiume Nokia le cose iniziano a girare per il verso giusto. Nel 1962 il comparto che si occupa della produzione di cavi elettrici fa il suo ingresso nel mondo dell'elettronica, realizzando un analizzatore di impulsi per la sua centrale nucleare. Nel 1963 l'azienda finlandese inizia a realizzare telefoni radio per i servizi militari e di emergenza. L'incontro con il mondo della telecomunicazione non fu affatto casuale e non si trasformò in un amore fugace e passeggero.

Nel 1967 la fusione tra le tre branche della società diviene finalmente effettiva e nacque la Nokia Corporation, una delle più grandi aziende europee del tempo. Al momento della fusione, Nokia realizzava prodotti di carta, scarpe, stivali e galosce di gomma, pneumatici, cavi per la comunicazione, dispositivi elettronici come TV e radio (nel 1987 Nokia era il terzo più grande produttore di televisori in Europa), personal computer, generatori elettrici, equipaggiamenti per l'esercito finlandese (come la maschera antigas M61), prodotti chimici e in alluminio.

Nokia Mobira

Nokia aveva anche la sua divisione di telecomunicazione, che nel 1979 forma una joint venture con Salora, azienda produttrice di apparecchi televisivi, da cui nacque la Mobira Oy. I primi anni '80 furono dedicati allo sviluppo e alla produzione di telefoni per automobili, come il Mobira Senator e il Mobira Talkman.

 

Il Mobira Talkman

 

Nel 1984 Nokia acquista Salora e diviene, quindi, proprietaria al 100 per cento della Mobira, che cambia nome in Nokia-Mobira. Nel 1987 viene lanciato sul mercato il Mobira Cityman, dispositivo a dir poco rivoluzionario. Pesa appena 800 grammi (contro i quasi 10 kg del Senator e i 5 del Talkman), offre una migliore copertura e una maggior durata della batteria. Il tutto per poco meno dell'equivalente di 5.000 euro.

 

 

Questo cellulare ottenne grande risalto mediatico perché venne utilizzato nientemeno che da Mikhail Gorbachev, allora leader dell'Unione Sovietica.

L'era GSM e il dominio del mercato della telefonia cellulare

In quegli anni, tuttavia, la rivoluzione della telefonia mobile è appena agli albori, e Nokia gioca un ruolo di primissimo piano nella definitiva esplosione dei cellulari. Contribuisce in maniera determinante, ad esempio, allo sviluppo e alla determinazione dello standard GSM. Nel 1989 la compagnia telefonica finlandese Radiolinja completa la prima rete telefonica con il nuovo standard, mentre nel 1992 Nokia lancia sul mercato il Nokia 1011, primo cellulare GSM della storia.

In quello stesso anno, il CEO Jorma Ollila decide di concentrare tutti gli sforzi della società esclusivamente sul settore della telefonia mobile, vendendo tutte le altre attività di Nokia Corporation. Grazie agli investimenti nello sviluppo del GSM, nel 1998 Nokia diviene il più grande produttore mondiale di cellulari, mentre i ricavi aumentarono dai 6,5 miliardi di euro del 1996 agli oltre 31 miliardi del 2001. La posizione di dominio di Nokia sembra non poter essere scalfita da nulla. Ma si tratta di semplice apparenza.

La presentazione dell'iPhone e l'era degli smartphone

Complice il lancio del primo iPhone nel 2007 e l'incapacità della dirigenza finlandese di adattarsi alle richieste del mercato, le fortune di Nokia crollarono improvvisamente. Nel 2008 esce sul mercato l'HTC Dream, primo smartphone a montare il sistema operativo Android, mentre nell'ottobre 2009 Nokia chiude il secondo trimestre fiscale dell'anno in rosso (prima volta in oltre 10 anni).

Gli scricchiolii si fanno sempre più forti, fino a che il gigante finlandese non crolla al tappeto. Ad assestare il colpo del KO è Google e il suo sistema operativo Android. Nokia, infatti, decide di non supportare né adottare il piccolo robottino verde del gigante di Mountain View, decisione che paga a caro prezzo.

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L'arrivo di Elop e l'accordo con Microsoft: nascono i Lumia Phone

Nel settembre 2010, nel tentativo di contenere i danni, Nokia chiama Stephen Elop ad assumere il ruolo di CEO della società. La chiusura di un accordo con Microsoft è una delle prime decisioni di Elop: in un mercato ormai dominato da iPhone e dispositivi Android, Nokia prova a ritagliarsi (o, per meglio dire, a crearsi) un suo spazio puntando con forza su Windows Phone. Nel frattempo il nuovo amministratore delegato dà il via a una ristrutturazione societaria che ha portato, in circa 2 anni, al taglio di decine di migliaia di posti di lavoro in tutto il mondo.

In questo periodo, probabilmente il più buio nella storia ultracentenaria di Nokia, il produttore finlandese sforna dispositivi di buona fattura e con caratteristiche tecniche simili (se non identiche) a quelle di moltissimi altri smartphone Android. A minarne le fortune, però, è Windows Phone (o Windows Mobile che dir si voglia) che, nonostante tutti gli sforzi prodotti in quel di Redmond, fa grossa fatica a rosicchiare fette di mercato ad Android e iOS. Nel 2013 l'ultimo, disperato, tentativo: Microsoft rileva la divisione telefonia mobile da Nokia per quasi 6 miliardi di euro, sottoscrivendo un accordo che impedisce all'ormai "nobile decaduto" finlandese di produrre smartphone per i successivi due anni.

L'accordo con Alcatel

Il 14 aprile 2015 Nokia e Alcatel firmano un accordo che porta alla creazione di un nuovo megagruppo nel mondo della telefonia mobile. Il gruppo finlandese ha annunciato che acquisirà la totalità delle azioni della rivale francese Alcatel-Lucent per 15,6 miliardi di euro. La fusione, che avviene tramite un'offerta pubblica di acquisto e scambio per 0,55 euro per azione, si conclude entro la prima metà del 2016 come da piani.

Sia Nokia sia Alcatel-Lucent escono da due pesanti ristrutturazioni, che hanno comportato in entrambi i casi la vendita della divisione che produceva telefoni cellulari (i finlandesi hanno ceduto nel 2014 a Microsoft). Alcatel-Lucent esce invece da un piano di taglio dei costi che ha portato a 10 mila licenziamenti e a dismissioni per 600 milioni di euro. Una fusione consentirebbe alle due aziende, ora concentrate sul mercato delle reti per la comunicazione, di reggere meglio la concorrenza di Ericsson e Huawei. In particolare, la posizione di spicco di Alcatel nelle infrastrutture di rete 4G e Lte consentirebbe a Nokia di competere in maniera più aggressiva con la rivale svedese.

Il ritorno nel mondo degli smartphone e l'abbraccio con Android

Il primo amore, erò, non si scorda mai e, nonostante l'accordo sottoscritto con Microsoft, un quel di Espoo sperano di poter tornare a produrre smartphone a marchio Nokia. Una speranza che si concretizza nel 2016-2017, quando Nokia è tra le protagoniste del Mobile World Congress 2017 di Barcellona. Dal palco della città catalana la nuova dirigenza Nokia - accompagnata da quella HMD, che si occupa della produzione e commercializzazione dei dispositivi - presentano il Nokia 3, il Nokia 5 e il Nokia 6: i primi smartphone finlandesi a montare il sistema operativo Android.

4 aprile 2013 (29 agosto 2017)

A cura di Cultur-e
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