Le loro strade si incontrano quasi casualmente. Entrambi lavoravano per Connected Ventures, società che faceva (e fa) degli investimenti nelle start-up e nelle aziende creative e innovative il suo pane quotidiano, ma quasi non si conoscevano. Si incontravano per i corridoi e scambiavano qualche chiacchiera, ma essendo impegnati su progetti diversi, le loro interazioni si fermavano qui.
Fortunatamente i due strinsero amicizia, altrimenti Vimeo.com, piattaforma di condivisione video tra le più famose al mondo (la seconda più utilizzata dopo YouTube) non avrebbe mai visto la luce. Per Jake Lodwick e Zach Klein Vimeo era più un fatto personale che una possibile opportunità di lavoro, più una piattaforma da utilizzare con amici e parenti che uno dei siti che avrebbe potuto cambiare la faccia del web. Si accorsero ben presto che le loro valutazioni iniziali erano errate e che Vimeo.com avrebbe potuto rappresentare la svolta definitiva nella loro carriera lavorativa.
Zach Klein
Nato il 26 settembre 1982 a New York (ma ad appena 10 anni si trasferirà in Indiana con la famiglia), è il più giovane della coppia. Sin dalla più tenera età mostra una creatività fuori dal comune, caratteristica che lo porterà a diventare uno stimatissimo (oltre che bravissimo) designer per il web.
Nel 2003 aiuta degli amici del college a sviluppare College Humor e nel giro di pochi mesi diventa un vero e proprio colosso del web, con milioni di pagine visualizzate ogni mese. Il sito, che raccoglie immagini, video e articoli realizzati dagli utenti, nasce sotto l'egida di Connected Ventures, di cui Klein era membro fondatore. In quel periodo entra a far parte del team di sviluppatori un giovane d'origine polacca, tale Jake Lodwick, grande appassionato di immagini e video. Nel giro di qualche settimana i due iniziano a lavorare su una piattaforma di condivisione video chiamata Vimeo (crasi delle parole video e me, ma anche anagramma di movie – film in inglese): mentre Lodwick si occupava di programmare l'infrastruttura software, Klein aveva il compito di creare un'interfaccia grafica snella e accattivante. Inizialmente quasi nessuno sembra accorgersi della bontà dell'iniziativa e i due dovranno attendere il 2006 prima di potersi dedicare a tempo pieno allo sviluppo della piattaforma.
L'idillio, però, dura poco e nel 2008 Klein vola verso altri lidi. Apprda quindi nel team di sviluppo di Boxee, piattaforma freeware per media center casalinghi. Anche qui, però, il giovane creativo originario della Grande Mela dura poco. Recentemente ha fondato il sito web (e relativa start-up) diy.com, per il quale ricopre il ruolo di CEO. Acronimo di do it yourself (fallo da solo in italiano), raccoglie guide pratiche nei settori più disparati, dalla chimica alla falegnameria. È anche founder partner in Founder Collective, società di venture capital che finanzia piccolissime start-up appena nate.
Jake Lodwick
Nato il 25 luglio del 1981, Jake Lodwick è da sempre stato uno spirito piuttosto libero e indipendente, con una smodata passione per l'informatica e la programmazione. Appena 19enne entra a far parte del team di sviluppatori di Connected Ventures, impegnandosi su più progetti. A partire dal 2004 inizia a lavorare, a tempo perso, su una piattaforma di condivisione assieme al suo collega, nonché amico, Zach Klein. Seguono mesi di intenso lavoro, sino a quando la piattaforma – Vimeo.com – non vede la luce del sole nella prima metà del 2005.
Passa poco e le strade di Lodwick e di Connected Ventures (e di conseguenza di Vimeo) si separano per divergenze inappianabili. Nel 2007 Jake Lodwick conosce Tumblr e si innamora della piattaforma di microblogging da poco creata. Conosce i suoi ideatori e per un breve periodo – e in maniera saltuaria – dà loro una mano a far conoscere il sito. In questo stesso periodo, Jake prova a sfondare nel settore musicale fondando una propria etichetta musicale digitale (chiamata Normative), ma il progetto non reggeva su solide basi e abortisce quasi immediatamente (appena 15 mesi di vita).
Nel 2009 arriva l'ennesima svolta imprenditoriale e creativa. Raccogliendo fondi da una una ventina di finanziatori, Jake Lodwick dà vita a Elepath, software house grazie alla quale spera di cambiare una volta per tutte le sorti del web e, più in generale, del mondo. Il nome, nato da un gioco di parole tra telepathy (telepatia in inglese) ed elevated path (sentieri elevati in inglese) lascia intravedere un progetto piuttosto ambizioso, anche se ancora allo stato embrionale. Come si legge nel suo sito personale, Lodwick sta ancora tentando di mettere assieme tutte le tessere del puzzle, ma conta di distribuire i primi programmi nel giro di un anno o due.
12 novembre 2013