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Impossibile Burger, l'hamburger vegetariano al sapore di carne

Impossibile Foods ha lanciato Impossibile Burger 2.0, un hamburger vegetale che ha lo stesso sapore della carne. Ecco di che cosa è fatto

impossible burger

È stato presentato al CES 2019 e ha avuto immediatamente un grandissimo successo, tanto da meritarsi uno dei premi assegnati durante l'evento agli oggetti più innovativi. C'è solo un piccolo dettaglio, non stiamo parlando di un dispositivo elettronico, bensì di un hamburger. Logicamente non si tratta di un normale hamburger che possiamo trovare in un qualsiasi pub, ma di un hamburger vegetariano che ha lo stesso odore di quelli realizzati con la carne.

A realizzare Impossible Burger 2.0 (questo il nome del "prodotto") è la startup statunitense Impossibile Foods, che da diversi anni cerca di rendere ecosostenibile il modo in cui mangiamo. La produzione della carne porta a consumare tantissime risorse: acqua, terra, oltre ad uccidere gli animali. Grazie a Impossible Burger 2.0 è possibile risparmiare il 96% di terra per la coltivazione dei prodotti, l'87% dell'acqua, producendo l'89 in meno di emissioni inquinanti. L'hamburger ecosostenibile esiste sul serio ed è stato realizzato da Impossibile Foods.

Il successo ottenuto da Impossibile Burger 2.0 al CES 2019 ha convinto Burger King a investire nel progetto e a lanciare il "panino vegan a impatto zero" all'interno dei propri fast food. Impossible Whopper, questo il nome dato al panino, costa leggermente di più rispetto all'hamburger normale (un dollaro) e riesce a soddisfare i bisogni della clientela. Burger King ha anche effettuato un esperimento tra i propri clienti e nessuno è riuscito a individuare le differenze tra un normale hamburger e Impossible Whopper.

Impossible Foods: l'hamburger di carne impossibile

L'Impossibile Whopper, già distribuito nei 7.200 ristoranti della catena Burger King negli Stati Uniti, costa 5,49 dollari, solo un dollaro in più del "classico" Whopper. L'hamburger è realizzato con carne che non è carne, ma che per consistenza, sapore, colore e odore ricorda proprio il burger di manzo, imitandolo in tutto e per tutto. La "carne impossibile" è di origine vegetale ed è ottenuta mescolando sapientemente il grano, le patate, l'olio di cocco e l'eme. L'eme è un composto organico a base di ferro e la sua funzione è quella di fornire al resto degli ingredienti un sapore molto simile a quello della carne, nonché il sangue presente nella carne di manzo. Ma l'eme non si trova solo nei globuli rossi del sangue degli animali, in piccole quantità è presente anche nelle piante e Impossibile Foods è riuscita a ricreare degli enzimi in grado di incrementare la produzione dell'eme vegetale.

Impossible Foods: un successo inaspettato

Introdotto lo scorso aprile da Burger King, il panino Impossible Whooper ha fatto registrare in poco più di un mese un aumento della clientela del 18,5% rispetto ai ristoranti concorrenti negli Stati Uniti. In particolare, sempre nel mese di aprile, i clienti dei ristoranti che offrivano gli Impossible Burgers sono aumentati del 16,7%, mentre gli altri Burger King dove non era disponibile l'alternativa vegetale al classico burger di manzo hanno perso l'1,7% dei clienti. Come riportato dalla Cnbc, la startup californiana, contestualmente agli accordi con colosso del fast food, ha chiuso l'ultimo round di finanziamento con un aumento di capitale di 300 milioni di dollari. In più, il valore della compagnia è schizzato a 750 milioni di dollari grazie anche ad investitori del calibro di Jay-Z, Serena Williams, Bill Gates e il fondo Google Ventures.

Impossible Food: il business della carne non carne

Se lo storico competitor McDonald's è sempre più attento alla sostenibilità ambientale, Burger King lancia la sua sfida ai cambiamenti climatici offrendo un prodotto di rottura con quello che fino ad oggi è stato uno dei suoi punti saldi, ovvero la carne di manzo "alla griglia". Un'offerta nuova resa possibile dalle innovazioni introdotte da Impossible Foods, che come altre giovani aziende si stanno specializzando nel fornire sostituti delle proteine animali a base vegetale.

In particolare, Impossible Foods si sta concentrando sui consumatori che affollano i ristoranti, mentre Beyond Meat, storico concorrente, preferisce concentrarsi sui negozi di alimentari. Oggi stiamo vivendo una nuova era della tecnologia alimentare, pensiamo all'Ahi Tuna Sashimi che di tonno non ha nulla ed è realizzato solo con dei pomodori, del foie gras cresciuto in laboratorio o del celebre hamburger realizzato con cellule animali e pagato da Sergey Brin di Google "solo" 325.000 dollari.

Intanto, Impossible Foods sta già pianificando il lancio del prossimo prodotto: una salsiccia. La mission della startup americana è quella di creare un universo parallelo di prodotti surrogati, dalla bistecca alle uova, con il fine ultimo di eliminare in maniera efficace l'uso degli animali nel sistema alimentare. Una scommessa anche culturale che poggia, per così dire, su una nuova verità o un nuovo paradigma se vogliamo: la carne non deve provenire necessariamente dagli animali.

Per ora rimaniamo in attesa di sapere quando anche noi, in Italia, potremo assaggiare questo hamburger che sa di carne, sembra carne, ma carne non è.

 

11 luglio 2019

A cura di Cultur-e
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