Gli esperti la chiamano Generazione Z ed è quella nata tra il 1995 e il 2010. La caratteristica principale? Sono nativi digitali e sono cresciuti vedendo i video di Masha e Orso o di Peppa Pig direttamente dallo schermo del tablet o dello smartphone. Per la maggior parte dei bambini digitali nati nei primi anni del nuovo millennio, Internet non ha segreti: utilizzano alla perfezione tutte le piattaforme social, alcuni di loro sono diventati dei YouTubers affermati, mentre altri passano molto tempo della loro giornata sui videogiochi online: Call of Duty: Black Ops III o Fifa 16 per loro non c'è alcuna differenza.
Alcuni studi, però, hanno voluto mettere in evidenza i pericoli derivanti dall'uso prolungato di smartphone, tablet e console: i bambini tra gli otto e gli undici anni potrebbero soffrire di problemi cognitivi. In un mondo sempre più interconnesso è difficile tener lontano i bambini dai device tecnologici, ma secondo alcune associazioni di psicologici è necessario porre un limite alle ore di utilizzo degli smartphone. Lo schermo del device mobile potrebbe creare alcuni problemi alla vista dei bambini fin dalla più tenera età. Nei primi anni della crescita il ruolo dei genitori è fondamentale per porre dei paletti: in questi casi Internet può essere una risorsa utile per scopre le best practice e i consigli degli esperti.
Le linee guide dell'associazione americana dei pediatri
I media sono una presenza fissa nella vita dei bambini. Secondo l'Associazione Pediatrica Americana i ragazzi passano sette ore della loro vita davanti uno schermo: tv, consolle, smartphone non fa alcuna differenza. Le ricerche rivelano che un'esposizione prolungata ai teleschermi diminuisce la concentrazione, fa insorgere alcune difficoltà a scuola, disturbi del sonno e del cibo e l'obesità infantile. I pediatri consigliano di sostituire l'intrattenimento dei videogiochi con libri, giornali e giochi da tavolo. Inoltre, è necessario predisporre all'interno della propria abitazione una stanza "screen free", libera da qualsiasi distrazione tecnologica, partendo dal computer con l'accesso a internet. Infine, sempre secondo l'Associazione Pediatrica Americana, i bambini sotto i due anni non dovrebbero interagire con gli schermi elettronici, i primi mesi di vita sono i più importanti per lo sviluppo del cervello e i piccoli dovrebbero imparare a conoscere il mondo esterno tramite i propri genitori.
I consigli dell'università di Cambridge
Una recente ricerca sul tema bambini-tecnologia dell'Università di Cambridge ha cercato di evidenziare un aspetto diverso del problema legato all'esposizione agli schermi: non la durata ma la qualità dell'intrattenimento. Non tutti i programmi sono uguali, alcuni propongono contenuti di qualità che possono migliorare le conoscenze apprese dai bambini. Le ricerche portate avanti dai ricercatori inglesi ha evidenziato che una maggiore esposizione ai device tecnologici è associato con un più basso livello scolastico. I contenuti trasmessi in tv o cercati su internet possono fare la differenza.
I bambini hanno bisogno di una dieta mediale bilanciata: videogiochi, documentari, cartoni, intrattenimento, speciali sugli animali, tutto concorre a formare le conoscenze intellettive dei piccoli. Come con il cibo, bisogna fare attenzione solamente al junk food, che nel mondo dell'intrattenimento può essere paragonato ai contenuti di bassa qualità.
Coinvolgere i bambini nelle scelte
Se come evidenziato dalle ricerche è necessario mettere dei paletti all'utilizzo dei device elettronici, dall'altra parte è necessario coinvolgere i bambini nelle scelte che riguardano il loro futuro. Decidere insieme, come, dove, quando e quanto usare lo smartphone o la consolle dei videogiochi è il primo passo da compiere per un futuro più sereno. I bambini devono essere convinti che un'esposizione prolungato allo schermo prima di tutto è un pericolo per la loro crescita. Ma anche i genitori devono dare il buon esempio: gli smartphone non devono essere usati durante il pranzo e la cena.
I bambini amano giocare e superare le sfide: i genitori possono inventare un sistema di gratificazioni a seconda dell'obiettivo raggiunto. In questo modo i bambini saranno più incentivati a portare a termine con successo la sfida. Bisogna sempre tenere sotto controllo l'attività dei propri figli, anche da lavoro installando sui propri device alcune applicazioni che permettono di monitorare l'utilizzo dei device elettronici. Far appassionare il bambino a uno sport, permette di tenerlo lontano da videogiochi e da internet migliorando anche la sua forma fisica.