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Digitale terrestre, tv da cambiare? Come scegliere il miglior decoder

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Con la transizione dall’analogico al digitale cambieranno moltissime cose, inclusi TV e decoder attualmente in uso. Vediamo come scegliere il decoder migliore

Digitale terrestre

La transizione dall'analogico al digitale è un processo indispensabile per una nuova idea di televisione, capace di assolvere ai bisogni hi-tech dei nuovi telespettatori iperconnessi e sempre più smart.

A pochi anni dallo switch-off che ha portato tutti gli italiani a scoprire il Digitale Terrestre, il Governo ha deliberato un nuovo grande cambiamento che porta al passaggio completo al codec Hevc (H265) (acronimo di High Efficiency Video Codec), che garantisce una qualità ancora maggiore ma, soprattutto, richiede, una quantità di banda inferiore per la trasmissione delle immagini. 

Questo permette di liberare le frequenze finora occupate dalle trasmissioni televisive per permettere agli operatori telefonici di lanciare in tutto il Paese il 5G, la cosiddetta banda ultralarga senza fili.

Innovazione a parte, molti dei televisori presenti nelle abitazioni degli italiani non sono in grado di supportare il nuovo standard, per cui si dovrà optare per un nuovo apparecchio oppure, dove possibile, un nuovo decoder compatibile con le nuove frequenze in arrivo.

Andiamo a vedere come scegliere il miglior decoder compatibile col nuovo Digitale Terrestre.

Lo switch-off da DVB T1 a DVB T2

digitale terrestre

Shutterstock

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha delineato una road map per permettere ai cittadini di adeguarsi alla nuova situazione. Come già avvenuto nel passaggio da analogico a digitale, la transizione è stata programmata in maniera graduale e riguarda di volta in volta diverse regioni italiane.

Con lo switch off, i telespettatori hanno dovuto dire addio a tutte le vecchie frequenze in SD (Standard Resolution) a beneficio di quelle HD (High Resolution). 

Questo ha permesso di liberare la cosiddetta Banda dei 700 MHz, occupando le frequenze rimaste che, naturalmente, non sono sufficienti ad accogliere tutte le varie emittenti disponibili.

Questo è, quindi, il motivo principale dell’aggiornamento del codec di trasmissione che permetterà di occupare meno spazio sulle frequenze pur riuscendo a trasmettere tutti i contenuti che vediamo attualmente.

Il passaggio più rilevante di questo cambiamento che riguarda la maggior parte dei telespettatori italiani, è arrivato nel corso del 2023, con la dismissione completa del vecchio Digitale Terrestre a beneficio del nuovo standard. 

Come capire se il proprio televisore supporta il DVB T2

segnale digitale terrestre

Shutterstock

Come già detto non tutti i televisori presenti nelle abitazioni degli italiani sono in grado di ricevere il nuovo segnale televisivo. 

Solamente i TV in vendita dopo il 1° gennaio 2017 hanno integrato il decoder per il DVB T2 (controllare se sulla scatola del dispositivo è presente il bollino ad hoc), mentre tutti coloro che hanno comprato un televisore prima di questa data molto probabilmente dovranno acquistarne uno nuovo. 

Un altro metodo per capire se tv o decoder supportano lo standard è quello di sintonizzarsi sul canale 100 (Rai) o 200 (Mediaset). Se compare la scritta “Test HEVC Main10”, il dispositivo in questione è pronto

Se il test del proprio televisore desse esito negativo, per poter continuare a guardare i propri programmi preferiti anche dopo lo switch-off al nuovo standard ci sono due possibilità: acquistare un nuovo televisore che lo supporti, oppure, scegliere un nuovo decoder del Digitale Terrestre.

Anche qui il discorso è più complicato del previsto perché per i televisori troppo vecchi (indicativamente acquistati prima del 2010) il decoder potrebbe non essere sufficiente, in quanto l’apparecchio non supporterebbe correttamente le trasmissioni in alta definizione.

In quel caso ci sarà poco da fare e al consumatore non resterà che acquistare un nuovo televisore compatibile.

Bonus TV - Decoder chi ne ha diritto

euro digitale terrestre

Shutterstock

Il nuovo Bonus TV - Decoder, è stato confermato anche nella Legge di Bilancio 2023, con il ritorno del rifinanziamento del Governo degli incentivi per l’acquisto di nuovi televisori o nuovi decoder.

Ne possono beneficiare i cittadini di età pari o superiore ai 70 anni, con un trattamento pensionistico che non supera i 20 mila euro. Se sussistono queste condizioni, possono richiedere la consegna di un decoder di ultima generazione.

Come scegliere il miglior Decoder

digitale terrestre decoder

Shutterstock

La scelta di un decoder compatibile col nuovo DVB T2 è un discorso piuttosto semplice, perché esistono in commercio migliaia di ottimi dispositivi per tutte le fasce di prezzo.

Ovviamente, scegliendone uno economico gli utenti avranno a disposizione pochissime caratteristiche e, probabilmente, riusciranno solamente a vedere i canali televisivi come accadeva con le classiche TV di una volta.

Scegliendo, invece, un modello più avanzato avranno la possibilità di trasformare la propria TV in un dispositivo Smart, garantendo anche l’accesso al web e a tutte le varie applicazioni per i servizi in streaming, intrattenimento e quant’altro.

Un decoder economico tra i più venduti in assoluto è il Edision Picco T265 che garantisce il pieno supporto DVB-T2 ed è compatibile con il formato HEVC/H.265, cosa che lo rende perfetto anche per lo switch off del 2023.

Questo modello ha anche il supporto Wi-Fi e USB, utilizzabile solo per gli aggiornamenti di sistema e per la riproduzione dei contenuti multimediali dalle periferiche esterne.

Nella fascia di prezzo intermedia invece, tra i dispositivi più gettonati c’è il decoder Digiquest Twin Turner Rec. Questo strumento garantisce il supporto ai canali HD e al nuovo standard DVB-T2, incluso il formato HEVC/H.265.

Permette di registrare i programmi in diretta e, addirittura, di visualizzarli in tempi diversi grazie alla funzione timeshift. Può essere collegato al televisore tramite SCART o HDMI e ha a disposizione due porte USB e una porta LAN.

Per quanto riguarda i “top di gamma” troviamo il Il Dreambox DM525 HD, che monta un sistema operativo basato su Linux e offre all’utente moltissime possibilità di personalizzazione.

Supporta tutti i nuovi standard di trasmissione e ha integrate anche diverse porte USB e il lettore di smart card per la Pay TV.

A cura di Cultur-e
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