Circa 16 milioni di siti (equivalenti al 29% del web) e non sentirli. Creato nel maggio 2003 come un "semplice" CMS open source per creare blog e piccoli siti web personali, oggi WordPress si è trasformato nella più grande (e utilizzata) piattaforma per la creazione di siti web di qualunque genere, dai blog ai grandi portali di informazione.
Diversi i motivi di tanto successo: da un lato la semplicità d'uso del CMS e la facilità con la quale è possibile gestire il proprio sito; dall'altro estrema versatilità che consente di personalizzare aspetto, funzioni e sezioni del sito a proprio piacimento. E proprio questi ultimi aspetti hanno consentito a WordPress di "conquistare" la fiducia di colossi del web come TechCrunch, BBC America, Microsoft News (il portale informativo della casa di Redmond), il New York Times e Disney.
C'è da ricordare, però, che WordPress non è "unico": con il passare degli anni la piattaforma si è sdoppiata, così da dare risposte più puntuali ai suoi utenti. Da un lato c'è il servizio per creare blog gratis, dall'altro lo spazio dedicato al CMS "vero e proprio" che consente di creare siti web di ogni genere. Capire le differenze tra questi due servizi è fondamentale per scegliere consapevolmente cosa fare.
Differenze tra WordPress.com e WordPress.org
Prima di iniziare a vedere come si crea un sito con WordPress, è fondamentale comprendere le differenze tra WordPress.com e WordPress.org. Anche se, a una prima occhiata, sembra cambiare solamente il dominio di primo livello, si tratta di due prodotti estremamente diversi e rivolti a due tipologie di pubblico con necessità e aspettative differenti.
WordPress.com è a metà strada tra una piattaforma di blogging, che permette a tutti di creare gratis un blog o portale amatoriale, e un servizio di hosting, che permette a un utente di creare un sito web con più di qualche limitazione. Ma procediamo con ordine. Creando un account su WordPress.com, si avrà la possibilità di creare un blog o sito web gratis, ma con un nome dominio di secondo livello (ossia xxx.wordpress.com). Si tratta dell'opzione più semplice e immediata per chiunque voglia creare sito web o blog con WordPress: non appena terminata la procedura di iscrizione, si avrà accesso al pannello di gestione del CMS open source e si potrà iniziare a personalizzare l'aspetto del sito o del blog e creare contenuti. Una semplicità d'uso, però, che porta con sé alcune limitazioni: non sarà possibile utilizzare nessun plugin WordPress, né installare temi che non siano già presenti nello store gestito direttamente da WordPress.
Da WordPress.org si può invece scaricare una copia del CMS vero e proprio da utilizzare come meglio si crede. WordPress, infatti, può essere installato in locale (ossia sul disco rigido del proprio computer) per testarne nuove funzionalità o creare siti da caricare poi sul web; oppure scaricato e installato su un server web per creare siti Internet interattivi e immediatamente navigabili. Le differenze tra WordPress.com e WordPress.org non finiscono qui: anche se la configurazione iniziale può essere (o sembrare) più complessa, WordPress.org offre maggiore possibilità di personalizzazione: gli utenti potranno acquistare e installare temi, oppure scegliere uno tra le decine di migliaia di plugin disponibili ed espandere così le funzionalità base del CMS.
Come creare un blog con WordPress.com
WordPress.com è la scelta ideale per chi non ha mai avuto modo di testare funzionalità e strumenti del CMS ideato da Matt Mullenweg o, più semplicemente, vuole creare un blog gratis senza stare a perdere troppo tempo. In ambedue i casi, infatti, tutto quello che si deve fare è collegarsi al sito Wordpress.com, creare un profilo personale e seguire le istruzioni per aprire blog personale (nel corso delle quali specificare anche il nome del sito). Operazioni che non richiederanno più di due o tre minuti per essere completate e darci così la possibilità di personalizzare l'aspetto del sito web che abbiamo in mente. Dal pannello di controllo potremmo scegliere il tema, creare pagine, categorie e post e iniziare a caricare contenuti multimediali: tutto il necessario, insomma, per un blog personale bello e utile allo stesso tempo. Da ricordare che, con il piano gratuito, si hanno a disposizione 4 gigabyte di spazio dove archiviare foto, canzoni e video: attenzione a non eccedere oltre questa soglia, se non volete esser costretti ad attivare un pacchetto a pagamento.
I vantaggi di questa soluzione sono molteplici. Da un lato, creare un blog sarà semplice e immediato e la sua gestione, grazie all'interfaccia utente estremamente intuitiva, non richiederà grossi sacrifici né conoscenze pregresse; dall'altro, il blog resterà gratuito fino a che non si deciderà di attivare un piano a pagamento.
Come creare un sito con WordPress
Optando per WordPress.org, invece, sarà possibile creare un sito gratis, anche se non sarà tutto semplice e immediato come appena visto nel caso della creazione del blog. Per creare portale web gratis con WordPress si potranno seguire due strade: scaricare il CMS dal portale e caricarlo su un server dopo aver acquistato uno spazio tramite hosting oppure scegliere un hosting che consenta di installare WordPress in automatico, senza che ci sia bisogno di alcun download.
La prima strada è un po' più impervia ed è consigliata soprattutto a sviluppatori web e web master che abbiano già compiuto l'operazione. Per creare sito web con WordPress sarà infatti necessario scaricare il codice sorgente sul proprio PC e, successivamente, caricarlo sui server dell'hosting scelto utilizzando un FTP per il trasferimento file. Volendo, si potrà decidere di realizzare prima il sito in locale, testarne tutte le funzionalità e verificare che non ci siano problemi e solo in un secondo momento mandare tutto online, con la certezza che l'esperienza utente sarà immediatamente di alto livello.
La seconda strada, invece, è più semplice: si compra lo spazio attraverso l'hosting, si installa WordPress dall'interfaccia web e si inizia a costruire il sito. In questo caso, però, gli utenti potrebbero "atterrare" nel nostro portale quando non è ancora completo e andare così incontro a dei disservizi.
3 gennaio 2018