Sono serviti circa 10 anni prima di poterne apprezzare a pieno le funzionalità e potenzialità, ma ora che lo "abbiamo tra le mani" e sempre più big del mondo web decidono di adottarlo mettendo da parte JavaScript e Flash, riesce davvero difficile farne a meno. Anche per questi motivi HTML5 scala di gran carriera le graduatorie di settore e può vantare una percentuale di utilizzo di oltre l'80% rispetto a tutti i siti web che adottano l'HTML (dati W3TECH aggiornati luglio 2016).
Lo HTML 5, nello specifico, è l'ultima evoluzione dello HTML (acronimo di Hypertext Markup Language), il linguaggio di markup che serve a strutturare e dare "forma grafica" alle pagine web che consultiamo quotidianamente. La prima versione viene ideata e sviluppata a inizio anni '90 da Tim Berners-Lee, l'uomo che ha dato vita alla nascita e allo sviluppo del World Wide Web, ovvero di Internet così come lo conosciamo e lo utilizziamo ogni giorno.
Storia HTML 5
Lo sviluppo di questo nuovo standard web ha inizio nel 2004 a opera del Web Hypertext Application Technology Working Group (WHATWG), un consorzio di ricerca formato da alcuni sviluppatori di Mozilla Foundation, Apple e Opera Software. Nel corso dei suoi primi anni di vita ha "condiviso" una parte del percorso evolutivo con lo standard XHTML1.1, successivamente messo da parte dal World Wide Web Consortium per concentrarsi a tempo pieno sullo sviluppo dello HTML5 in collaborazione con il WHATWG.
Una collaborazione andata avanti sino al 2012, quando il WHATWG decide di trasformare il suo progetto di HTML 5 in HTML living standard e quindi in continua evoluzione e sviluppo. Il W3C, invece, si sarebbe occupato di realizzare "un'istantanea" del living standard, così da avere una versione di riferimento da considerare come Reccomendation del consorzio internazionale. Il 28 ottobre 2014 i membri del W3C pubblicano il documento di "Raccomandazione", certificando la nascita dello standard HTML5.
Il 1 novembre 2016 fa il suo debutto la versione 5.1 di HTML. Molte le novità presenti a partire da una migliore compatibilità con i browser esistenti (anche se ancora permangono alcuni problemi). Con HTML 5.1 entrano in gioco nuovi elementi per migliorare la navigazione e la lettura dei contenuti presenti nei siti web.
Perché nasce HTML5
Lo HTML5 nasce dall'esigenza di tenere il web al passo con i tempi. L'ultimo linguaggio di markup standardizzato dal consorzio (la release 4.0.1) risale al 1999 e, ça va sans dire, da allora il web è mutato per dimensioni, funzionalità e finalità di utilizzo. Si deve far fronte, innanzitutto, alla "comparsa" della multimedialità sul palcoscenico di Internet: le pagine web odierne non sono più composte da immagini e testo come accadeva sino a inizio anni 2000, ma contengono animazioni, video, tracce musicali e molto altro ancora. Lo HTML5, dunque, serve proprio a rendere più immediata e semplice l'integrazione di questi elementi all'interno della struttura di una pagina web senza che ci sia la necessità di utilizzare plugin sviluppati con linguaggi di programmazione alternativi. Lo HTML5, infatti, permette di integrare e gestire nativamente elementi e contenuti multimediali grazie alle classi di oggetti <video>, <audio> e <canvas> (solo per fare alcuni esempi).
Vantaggi HTML5
Rispetto allo standard passato, lo HTML 5 permette agli sviluppatori web di realizzare pagine in maniera più veloce e semplice. La sintassi del linguaggio di programmazione per il web, infatti, è più chiara e meno articolata, facilitando la vita di chi si trova a realizzare portali web. Inoltre, come già detto, l'integrazione di elementi multimediali è immediata: se nel passato era necessario utilizzare plugin come Flash Player o Silverlight, con lo HTML5 è sufficiente utilizzare il giusto tag.
Il nuovo standard web, inoltre, facilita la geolocalizzazione degli utenti, permettendo ai servizi web di fornire funzionalità legate alla posizione geografica (come, ad esempio, sconti per chi naviga da una regione piuttosto che un'altra, oppure la possibilità di accedere direttamente a notizie provenienti dalla propria nazione o area di interesse) e consente di conservare dati delle pagine visitate (e disponibile anche offline) senza ricorrere alla cache.
Altra caratteristica da non sottovalutare è la retrocompatibilità con le precedenti versioni del HTML. In questo modo il browser riesce a leggere anche le pagine di siti web realizzati una decina di anni fa, senza obbligare l'utente a utilizzare un programma ad hoc.
Non solo siti web
Tra i vantaggi HTML5, però, non può mancare la possibilità di implementare nei portali Internet delle cloud app in grado di trasformare il browser in una sorta di piattaforma operativa in sedicesimi. Grazie alle potenzialità del nuovo standard della programmazione web e ai vari tag che è possibile utilizzare, infatti, gli sviluppatori sono in grado di realizzare applicativi potenti e funzionali come i loro equivalenti desktop da installare sul disco rigido del computer. Basti pensare, ad esempio, alle decine di suite di produttività alternative a Office oggi accessibili da web browser: lo stesso Office Online, ma anche la suite Google Docs (ora integrata in Google Drive), Zoho e le altre alternative gratuite a Word e gli altri programmi della suite Microsoft.
Lo HTML5, dunque, ha le potenzialità di trasformare un qualsiasi web browser in un sistema operativo, potente e versatile come quelli che utilizziamo quotidianamente. Una strada già intrapresa da Google con il progetto Chrome OS e i portatili della linea Chromebook e che potrebbe essere seguita anche da altri competitor nei prossimi mesi e anni.
8 novembre 2017