Dai social network alla posta elettronica, dai video in streaming ai giochi online, ogni singola azione che svolgiamo su Internet lascia una traccia del nostro passaggio. Tracce che vengono utilizzate per creare un profilo delle nostre abitudini da vendere alle aziende pubblicitarie che realizzeranno delle campagne a misura d'utente (la famosa pubblicità tracciante). Ma anche e-mail e messaggi che nascondono virus e malware.
Il Web offre tantissimi servizi e in molti casi ha migliorato la nostra vita, ma al contempo ha messo a repentaglio la privacy. Riuscire a trovare un compromesso è difficile e per questo motivo in molti si chiedono se è possibile e soprattutto come cancellare le proprie impronte su Internet. Anche se può sembrare impossibile, esistono alcuni servizi online che permettono di sparire dal web.
-
1. Come sparire dai motori di ricerca
Shutterstock
Il primo passaggio per sparire dal web è eliminare ogni singola forma della propria esistenza dalla SERP (Search Engine Results Page) di Google. Il motore di ricerca dell'azienda di Mountain View è il sito web più visitato al mondo e cancellare la propria presenza dai risultati di Google è già un passo importante.
Dal 2014 la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che qualsiasi utente può far richiesta a Google di eliminare i risultati che rimandano alla propria persona. Si tratta del diritto all'oblio (art. 17 del GDPR). Per richiedere di sparire dalle SERP di Google si può utilizzare un form presente online e aspettare la decisione di Big G, che in alcuni casi potrebbe non accogliere la domanda.
Anche Bing, il motore di ricerca sviluppato da Microsoft, offre questa possibilità tramite la compilazione di una richiesta online.
-
2. Cancellare informazioni personali sui siti web che le ospitano
VideoBCN / Shutterstock.com
Google o Bing potrebbero scegliere di non procedere alla cancellazione delle informazioni personali perché ritengono che siano di interesse pubblico o per salvaguardare il diritto all'informazione da parte del sito terzo che ha scelto di pubblicarli.
In questo caso, per procedere è opportuno contattare i gestori o webmaster dei siti in questione, attraverso gli indirizzi email o i form di contatto che solitamente vengono linkati nel footer, nelle sezioni “Chi siamo” o “Contatti”.
Nel caso in cui non dovesse essere presente alcun riferimento, è possibile tentare con una ricerca tramite “www.whois.com” o un servizio equivalente che consente di visualizzare, se disponibile, il nome del proprietario del sito web.
Una volta individuato il riferimento corretto, è possibile inviare una comunicazione richiedendo la cancellazione che, a meno di casi che contravvengono all'attuale legislazione, non è in ogni caso dovuta.
Se la richiesta dovesse andare a buon fine, l'informazione non sarà più disponibile e, una volta effettuata la verifica tramite crawler, i motori di ricerca non dovrebbero più mostrare tale informazione al pubblico.
Resta solo un ulteriore passaggio: chiedere ai motori di ricerca di effettuare una nuova scansione del link per rimuovere definitivamente ogni riferimento alla persona dalla rete. Se prima Google consentiva di effettuare questo passaggio in autonomia, da alcuni anni tale opportunità risulta bloccata. Per questo, è necessario richiedere di effettuare una nuova scansione di URL a Google Search Control.
Nel caso di Bing il tool in questione si chiama Webmaster Tool ed è accessibile tramite pannello privato. Una volta effettuata la richiesta, il motore provvederà a eseguire una nuova scansione delle URL per le quali è stata inviata una richiesta e, dopo qualche tempo, sarà possibile verificare l'assenza del proprio nome tra i risultati di ricerca.
-
3. Dire addio a social network e servizi di posta elettronica
Ink Drop / Shutterstock.com
Il secondo passaggio per sparire dal web prevede la cancellazione dei propri account dai social network e da qualsiasi piattaforma che offre servizi per comunicare. Solitamente Facebook, Twitter, Instagram, permettono di eliminare i propri account, cancellando (in teoria) ogni nostra traccia e tutte le foto sul web. Ma eseguire la stessa procedura per ogni account può essere abbastanza pesante e richiedere diverso tempo.
Eliminare i propri account e-mail è il compito più lungo e complicato. Bisogna seguire passo passo le guide offerte dai servizi di posta elettronica e aspettare un paio di mesi per rimuovere ogni messaggio. Far sparire le proprie informazioni e cancellare le foto dal web è più complicato di quanto si pensi.
Fortunatamente online esistono alcuni servizi che permettono di farlo in un batter d'occhio. DeleteMe è un servizio a pagamento (il costo è superiore ai cento dollari all'anno) che rimuove ogni nostra traccia dai motori di ricerca e dai siti di broker di dati. Altra applicazione utile è Just Delete Me, una directory di informazioni utili e collegamenti diretti per eliminare il proprio account dai servizi web come social network, siti di e-commerce e altri con tanto di grado di complessità della procedura.
-
4. Come fare piazza pulita di tutti gli account
Shutterstock
Tuttavia, l'indirizzo e-mail non è utilizzato esclusivamente per accedere alla casella di posta elettronica. Con un solo indirizzo, possiamo iscriverci a decine di altri servizi online che, nella stragrande maggioranza dei casi, si traducono in altrettante email quotidiane per newsletter di ogni tipo. Insomma, un vero e proprio fastidio oltre che un modo per raccogliere dati e informazioni sulle nostre preferenze e abitudini di navigazione.
Fortunatamente, alcuni portali web aiutano a ritrovare tutti i servizi a cui si è iscritti e
automatizzare il processo di cancellazione degli account. Tra questi, Mine ha preso il posto del defunto Deseat.me. Basta fare una veloce registrazione e attendere che spulci il web alla ricerca delle iscrizioni che abbiamo effettuato con la mail che mostrerà in un comodo elenco, corredate di un pulsante per la cancellazione e uno per "salvare" un profilo utilizzato o ritenuto utile.
In alternativa, ci si può munire di pazienza e buona volontà e decidere di cancellare le decine di account aperti a nostro nome a mano. Grazie a servizi come Account Killer si ha modo di accedere con pochissimi clic ai form per cancellare ogni tipo di account online e "riavere indietro" una sostanziosa fetta di privacy e dati personali.
Non occorre far altro che cercare il sito "incriminato" e cliccare sul nome: in questo modo si avrà accesso al form per la cancellazione, da riempire e inviare al gestore del servizio. I tempi di cancellazione sono variabili e in alcuni casi potrebbero superare i 7-10 giorni. Nel caso in cui non si riuscisse ad eliminare l'account, non resta che sostituire con informazioni false al posto nome, data di nascita e ogni altro campo obbligatorio e rimuovere le informazioni eventualmente presenti in quelli facoltativi.
-
5. Proteggersi dal tracciamento e dalla censura
Postmodern Studio / Shutterstock.com
Visto che gran parte della propria impronta online proviene dalle ricerche su Google, dati sulle preferenze, su cosa si sta pensando di acquistare, dati sulla posizione e altro, un buon punto di partenza è utilizzare un motore di ricerca che ha come priorità la privacy degli utenti. DuckDuckGo è una scelta popolare.
I browser orientati alla privacy come Brave Browser spesso utilizzano la ricerca privata per impostazione predefinita. Quelli migliori offrono anche il meccanismo di onion routing di Tor per bypassare il geoblocking e oscurare la propria attività sul web, rendendo quasi impossibile individuare la propria posizione.
Se non si vuole cambiare browser, navigare in modalità privata o in incognito offre un certo grado di anonimato poiché non salva la cronologia di navigazione o le informazioni inserite nei moduli. Ma non una protezione completa, poiché il provider di servizi Internet (ISP) è in grado di registrare le pagine visitate.
Installando alcune estensioni sarà possibile limitare la diffusione di dati online. Ad esempio Ghostery è un add-on per browser disponibile anche come app mobile per iOS e Android che offre la possibilità di bloccare e nascondere gli annunci oltre che neutralizzare i tracker mentre si naviga sul Web. Oltre all’estensione, è presente sotto forma di browser privato basato su Firefox e motore di ricerca che impedisce la profilazione.
Si possono poi adottare servizi di crittografia per tenere le proprie conversazioni lontano da occhi indiscreti. Signal crittografa i messaggi end-to-end, rendendoli molto difficili da decifrare. ProtonMail è un'altra app ampiamente utilizzata per crittografare i messaggi di posta elettronica. PreVeil è un'altra buona opzione. L'utilizzo di un'app come Burner può contribuire a ridurre le chiamate indesiderate e rendere più difficile per i malintenzionati impossessarsi dei nostri numeri di telefono.
Infine, anche le reti private virtuali (VPN) contribuiscono a cifrare il traffico di dati da e verso Internet, mascherando il proprio indirizzo IP. Sono integrate in alcuni browser ma presenti sul mercato anche come app o servizi dedicati.