In Rete, si sa, possiamo giocare ad essere qualcun altro. Possiamo farlo, ad esempio, sui forum o nei videogiochi. Per non parlare, poi, dei social network dove, pur mantenendo la nostra indentità "reale, tendiamo a esagerare nel descrivere la nostra quotidianità, magari esaltando aspetti che nella vita reale non sono proprio nostri ma che sono di tendenza online. Quando però la voglia di evasione e di giocare ad essere un'altra persona diventa un tentativo di raggiro o di truffa nei confronti degli altri ci troviamo davanti al catfishing, in italiano più semplicemente davanti a un caso di falsa identità.
Chi fa catfishing, ovvero chi usa una falsa identità online, viene definito un catfish, letteralmente un pesce gatto. Il termine deriva dallo slang statunitense e sta a indicare che, durante la nostra navigazione in Rete, troveremo sempre un pesce, leggasi utente, che cercherà di divorare, in questo caso ingannare e truffare, gli altri. Il catfishing è un problema per due diverse categorie di utenti: chi viene truffato da un profilo falso e coloro che vedono la propria identità replicata e rubata per generare questo genere di raggiri.
Il catfishing si diffonde soprattutto sui social network e all'interno delle applicazioni o dei siti di appuntamenti, come Tinder. Spesso e volentieri, infatti, i catfish provano a truffare le persone in cerca di nuove amicizie o di un incontro amoroso. Qual è lo scopo di questi malintenzionati che si fingono qualcun altro? Generalmente farsi inviare denaro o informazioni riservate dalle persone con le quali chattano ma a volte richiedono anche foto osé delle vittime in maniera tale da ricattarle. Ecco come prevenire questi furti di identità.
Cos'è e da dove deriva il termine Catfishing
Come già anticipato, il catfishing è il tentativo di truffare o ingannare qualcuno online utilizzando un'identità falsa oppure rubata. Il termine è stato usato per la prima volta nel documentario del 2010 dal titolo "Catfish". La storia si basava sulla relazione amorosa intrapresa online da Nev Schulman. Dopo diverso tempo e dopo diverse settimane di chat e messaggi il protagonista si accorge che la bellissima donna di cui si era innamorato altro non era che una mamma sposata di mezz'età. Alla fine del documentario Nev Schulman viene a scoprire che durante tutto il tempo che ha passato a chattare con Megan, il finto nome della donna di cui si era innamorato online, in realtà aveva parlato con Angela, la signora sposata. La donna aveva architettato bene l'inganno utilizzando le foto di un amico di famiglia per far credere a Nev di aver parlato anche con la sorellastra di Megan, Abby, e persino con il suo patrigno, Vince. Questo ci fa capire come possano essere ben architettate e complesse da individuare queste truffe di catfishing. Alla fine del documentario Nev spiega la scelta del termine "pesce gatto" per descrivere questo fenomeno: lui infatti, ingannato da una finta storia amorosa, si è sentito come un piccolo pesce che stava per essere divorato da quello più grande. In seguito, Schulman ha trasformato il documentario nello show TV "Catfish", nel quale aiuta gli altri utenti a risolvere i misteri delle loro relazioni online e a scovare potenziali catfish.
Perché alcuni utenti usano queste false identità?
Esistono diversi motivi per cui una persona inizia a fare catfishing. Non sempre dietro c'è volontà di truffare qualcunaltro. Alle volte delle persone insicure usano una falsa identità per iniziare una conversazione con un'altra. Questo accade soprattutto nei siti o app per appuntamenti. Va detto che anche in caso di truffa non evidente, come in questa prima ipotesi, la persona che fa catfishing è perseguibile penalmente. In altri casi invece il catfishing è direttamente collegato a una truffa. Per esempio, alle volte i cyber criminali usano delle foto di un nostro conoscente per contattarci e farci cadere nella trappola. Se siamo convinti di parlare con una persona che conosciamo anche nella realtà infatti ci sono maggiori probabilità che prestiamo una minore attenzione alle richieste che ci vengono fatte.
In altri casi gli hacker usano dei profili falsi per iniziare una relazione amorosa online con una persona. Dopo alcune chat i catfish iniziano a richiedere dei soldi o delle foto intime alle vittime. Se le persone inviano il denaro la persona sparirà o continuerà a chiedere cifre sempre più importanti fingendosi in difficoltà. Al contrario se l'utente invia foto di nudità verrà ricattato, in pratica se non invia dei soldi al malintenzionato questo pubblicherà online le immagini private.
Come capire se stiamo chattando con un catfish?
Se utilizziamo abitualmente i social o le applicazioni per fare nuovi incontri come possiamo fare per individuare gli utenti che usano un'identità falsa? Semplice, ci sono alcuni dettagli che devono far scattare il campanello d'allarme. Per esempio, se richiediamo una video chiamata ma la persona si rifiuta sempre iniziamo a insospettirci. In secondo luogo proviamo a chiedere un appuntamento di persona. Se il nostro interlocutore rifiuta sempre è probabile sia un catfish.
Come fare per difendere la nostra identità
Oltre che difenderci dalle truffe di catfishing su Internet dobbiamo anche prendere delle precauzioni per evitare che un malintenzionato usi le nostre informazioni personali e le nostre foto per creare una truffa con la nostra identità. Per prima cosa su Facebook rendiamo visibile le informazioni e le foto caricate sul nostro profilo solo agli amici. Con un profilo pubblico infatti per un hacker sarà più facile rubare la nostra identità. Lo stesso discorso vale anche su Instagram e WhatsApp. Infine è buona norma ristringere il più possibile le cerchie d'amicizia (virtuali) sui social network: non accettate le richieste di chiunque, perché non potrete mai sapere chi si nasconde dietro una tastiera e uno schermo.
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