L'avvento delle monete virtuali nella cultura di massa ha stravolto il concetto stesso che le persone hanno delle criptovalute. Nomi come Bitcoin, Monero o Ethereum ormai non sono familiari solo ad alcuni esperti del settore, ma sono facilmente riconoscibili dalla maggior parte delle persone che usano Internet. Anzi, sono tantissimi coloro che hanno deciso di investire in queste critpovalute sperando di ricavarne importanti guadagni. E la stabilizzazione del mercato, in maniera particolare di Bitcoin ed Ethereum, conferma come questa nuova tecnologia sia solida e abbia posto le basi per un futuro che presenterà anche diversi nuovi risvolti.
Sicuramente il successo delle criptovalute è dato dal sistema di verifica e conferma delle transazioni, che assicura al tempo stesso sicurezza e anonimato. Stiamo parlando della tecnologia della Blockchain, la "catena di blocchi" che Satoshi Nakamoto ha saputo "reinventare" e riutilizzare per rendere i Bitcoin una delle invenzioni più interessanti di questo scorcio di millennio. Un successo tale che anche le istituzioni finanziarie di mezzo mondo, solitamente poco benevoli nei confronti di Bitcoin e altcoin, guardano con interesse alla Blockchain. E non è un caso che dopo anni di scetticismo ora diversi gruppi bancari anche importanti si siano avvicinati a questa tecnologia.
Negli ultimi tempi, infatti, le principali banche mondiali stanno collaborando con alcuni dei colossi dell'hi-tech per creare dei consorzi di blockchain, come sta accadendo per IBM con il progetto Hyperledger Fabric o con il consorzio R3. Le blockchain saranno fondamentali in futuro per tutte le banche, perché permetteranno delle transazioni tra gruppi bancari in maniera più sicura più rapida e anche più semplice rispetto a quello che avviene con gli attuali modelli finanziari.
La Blockchain e le transazioni tra le banche
Attualmente, con gli odierni servizi finanziari, le banche trattano l'una con l'altra creando degli accordi, così come facciamo anche noi ogni giorno quando acquistiamo un articolo da un negozio. Ad esempio, una banca potrebbe acquistare da un altro istituto di credito delle azioni o strumenti finanziari di vario genere. Le due entità contrattano il prezzo e sottoscrivono un accordo e solo successivamente può partire lo scambio tra denaro e gli strumenti finanziari acquistati: un processo lungo e macchinoso, che espone gli istituti bancari a una lunga serie di rischi. Potrebbe accadere, ad esempio, che all'ultimo secondo una delle due parti decida di tirarsi indietro o tentare di rinegoziare le condizioni.
Questo gioco di accordi, che spesso è fondamentale per la sopravvivenza di un piccolo gruppo bancario, può costare in generale tra i 60 e gli 80 miliardi di dollari ogni anno, secondo uno studio portato avanti dall'agenzia di Management Consulting Oliver Wyman. Nel prossimo futuro i progetti e i consorzi realizzati con la Blockchain potrebbero permettere di ridurre, ed eventualmente eliminare, i tempi di attesa delle transazioni tra banche (e i costi connessi, ovviamente) dovute alla loro natura digitale, garantendo al tempo stesso un accordo sicuro e tempestivo tra una o più banche.
IBM Hyperledger Fabric
Il progetto Hyperledger Fabric di IBM altro non è che una piattaforma di finanza commerciale finalizzata ai pagamenti e ai cambi di valuta internazionali che utilizza la Blockchain. Al momento hanno aderito al progetto diverse banche mondiali tra cui: Deutsche Bank, HSBC, KBC, Natixis, Rabobank, Société Générale e Unicredit. La piattaforma blockchain creata di IBM verrà utilizzata dai clienti della banca attraverso lo strumento IBM Cloud che consentirà delle transazioni sicure e molto più rapide rispetto ad oggi. Il piano Hyperledger Fabric di IBM verrà realizzato in maniera scalabile per permettere a futuri protagonisti di inserirsi nel sistema di transazioni protette da Blockchain senza dover cambiare la propria struttura iniziale.
Utility Settlement Coin
L'uso della Blockchain potrebbe anche cambiare i rapporti e gli scambi tra le varie banche mondiali. Non è un caso che sei tra le più grandi banche al mondo (Barclays, CIBC, Credit Suisse, HSBC, MUFG e State Street) stiano lavorando al progetto denominato Utility Settlement Coin. Si tratta di un sistema alimentato da Blockchain che servirà per rendere sicuri ma anche trasparenti i vari scambi di denaro tra le principali banche mondiali, inoltre a questo strumento verrà affiancata anche una banca centrale che monitorerà le varie transazioni e i vari accordi con lo scopo di prevenire truffe o banche rotte.
Il consorzio di Blockchain R3
Temasek, SBI Group, Bank of America Merrill Lynch, e Intel hanno realizzato un consorzio di Blochchain, denominato R3, dal valore di oltre 107 milioni di dollari che in futuro porterà alla creazione di applicazioni e infrastrutture digitali pensate per permettere alle banche di utilizzare e monitorare le varie transazioni effettuate in maniera sicura con la tecnologia della Blockchain. Questo è un consorzio pensato dalle banche per le banche e si tratta di fatto del primo vero progetto che ha dimostrato come le banche abbiano ormai riconosciuto l'utilità della Blockchain dopo un primo periodo di dubbi e accuse a questa tecnologia.
1 agosto 2018