Chi sono Larry Page e Sergey Brin lo sanno anche i sassi. Sono i due studenti che, a metà anni '90 misero a punto un algoritmo per la ricerca su Internet (poi conosciuto come Page Rank) che avrebbe rivoluzionato la "geografia" del web e il web stesso: da quell'algoritmo nacque Google e tutti sappiamo come è andata a finire. Pochi sanno, però, che buona parte del successo commerciale di Google non è dovuto all'acume di Page e Brin, ma alle capacità gestionali di una figura rimasta per lungo tempo all'oscuro e che, invece, ha avuto il merito di guidare Big G nel percorso di trasformazione da piccola startup di Mountain View a colosso dell'hi-tech mondiale. Si chiama Eric Schmidt e, se Page e Brin sono giustamente considerati i papà di Google, lui può essere considerato il "nonno" del gigante di Mountain View. E per capire perché basta leggere la sua biografia.
Chi è Eric Schmidt
Al secolo Eric Emerson Schmidt, è nato il 27 aprile 1955 a Falls Church, in Virginia (Stati Uniti) da Wilson ed Eleanor, rispettivamente professore di Economia Internazionale presso alcune prestigiose università statunitensi e psicologa. Nonostante sia diventato (e sia tutt'oggi) una delle personalità più importanti nel mondo dell'informatica e del web, la passione per la programmazione non arriva immediatamente. Solo negli anni universitari inizia ad avvicinarsi allo sviluppo software. La passione, però, è talmente dirompente che già da stagista presso i Bell Lab si segnala per le sue abilità con i linguaggi di programmazione.
Con il passare degli anni alla passione per la programmazione si affianca quella della gestione d'impresa e dell'economia. Diventa così CEO di Novell, di Google e compare nei consigli di amministrazione di moltissime aziende della Silicon Valley (tra queste, anche Apple). Nel gennaio 2018 annuncia la sua intenzione di dimettersi dal ruolo di Presidente del CdA Google, mettendo fine a una relazione durata 17 anni.
Separato e padre di due figlie, oggi Eric Schmidt è tra gli uomini più ricchi al mondo (top 150 secondo Forbes) con un patrimonio personale di gran lunga superiore ai 10 miliardi di dollari.
Gli studi
Dopo essersi diplomato, nel 1972, presso la Yorktown High School di Arlington (Virginia), Eric Schmidt iniziò a seguire i corsi in architettura presso l'Università di Princeton. Ben presto, però, si accorse che la sua vera passione non era quella e virò verso l'ingegneria elettronica. Nel 1976 ottenne un Bachelor of Science (laurea triennale scientifica) in Ingegneria Elettronica, mentre nel 1980 completò il suo corso di studi universitari ottenendo un Master of Science (laurea magistrale scientifica) in scienze informatiche presso la University of California, Berkeley.
I primi passi nel mondo del lavoro
Dopo aver ottenuto un dottorato di ricerca, Schmidt iniziò a lavorare nei settori IT (Information Technology) di diverse aziende californiane (tra queste Byzromotti Design, Bell Labs e Xerox). Nel 1983 si registra la prima grande svolta lavorativa nella carriera del giovane Eric: venne assunto dalla Sun Microsystem in qualità di ingegnere del software. Nel giro di pochi anni, le sue qualità manageriali e organizzative gli permisero di scalare l'organigramma della società. Prima divenne direttore del dipartimento sviluppo software, poi vice presidente e general manager di questo stesso dipartimento e infine vice presidente del general system group.
Grazie a questa brillante carriera, nel 1997 venne assunto come CEO di Novell, carica che ricoprì fino all'acquisizione della software house da parte di Cambridge Technology Partners. Nel frattempo, nella Silicon Valley nasceva una piccolissima società guidata da due giovanissimi studenti che nutrivano, però, grandissime ambizioni: si trattava di Google e ben presto avrebbe incrociato il suo destino a quello di Schmidt.
L'arrivo in Google
Nel 2001 Eric Schmidt sostenne un colloquio di lavoro co Page e Brin. In vista della quotazione in Borsa, Google era alla ricerca di un Presidente e di un Amministratore Delegato di grande spessore che permettesse alla società di non crollare alle prime difficoltà. Schmidt impressionò a tal punto i due fondatori che nell'aprile 2001 venne nominato Presidente Esecutivo e quattro mesi dopo CEO della società.
Decennio d'oro
Schmidt mantenne queste cariche fino al 2011, quando cedette il posto da AD nelle mani di Larry Page. In questo decennio Google ha conosciuto ritmi di crescita mai visti prima. Da piccolissima startup californiana, Google è diventato l'emblema della Silicon Valley ed esempio di innovazione in tutto il mondo. Sotto la sua guida, Google ha notevolmente ampliato la sua infrastruttura e diversificato le sue offerte di prodotti, pur mantenendo una cultura fortemente incentrata sull'innovazione.
Dal 2006 Eric Schmidt è stato anche membro del consiglio di amministrazione di Apple, ma il 3 agosto del 2009 fu costretto a dimettersi a causa della crescente rivalità tra Google e Apple. Nel 2007 venne eletto, assieme a Page e Brin, come personaggio più influente del web.
Presidente e non soloApprofittando del maggior "tempo libero" di cui ha potuto godere da quando ha lasciato il ruolo di CEO nelle mani di Larry Page, Eric Schmidt ha iniziato a curare maggiormente la propria fondazione e redatto diversi libri. Pur restando portavoce e "volto ufficiale" di Google, ha avuto modo di viaggiare (nel 2013, ad esempio, è stato in Corea del Nord in una missione semi-istituzionale) e di dedicarsi anche alla politica. Nel 2008 è stato tra i primi (e più munifici) sostenitori di Barack Obama, mentre nel 2016 si è impegnato al fianco di Hillary Clinton.
12 gennaio 2018