Da qualche tempo fa "a sportellate" con Jeff Bezos, ma per il momento riesce a tenere botta e conserva la vetta della speciale graduatoria. Una posizione cui ormai Bill Gates ha fatto l'abitudine: andando a ritroso sino al 1994 si scopre che per ben 18 anni è stato l'uomo più ricco al mondo, con un patrimonio personale che si avvicina sempre più ai 100 miliardi di dollari.
Un patrimonio frutto, senza ombra di dubbio, della sua abilità di programmatore e della sua capacità di anticipare quelli che sarebbero i trend del mondo informatico nei mesi e negli anni successivi. Ciò gli ha permesso, ad esempio, di comprendere quanto fosse importante la cessione in licenza dei sistemi operativi e dei software, in modo da poter rivendere lo stesso prodotto a più case produttrici; o di quando fosse necessario abbandonare la riga di comando (il vecchio e caro MS-DOS) per passare all'interfaccia grafica (benvenuto Windows).
Nel suo discorso ad Harvard per la consegna dei diplomi nel 2007, Gates ha parlato dell'importanza di trasformare i propri interessi in azioni per risolvere i problemi del mondo. Per il visionario di Microsoft, il segreto è prima di tutto quello di "non smettere mai di pensare e lavorare".
Chi è Bill Gates
William Henry Gates III, meglio noto come Bill Gates, nasce il 28 ottobre 1955 in una famiglia di origini inglesi, tedesche, irlandesi e scozzesi. A 13 anni si iscrive alla scuola privata Lakeside a Seattle (tra i suoi compagni di studi Paul Allen, un incontro che si rivelerà decisivo per il futuro professionale e personale di entrambi) e ha accesso per la prima volta ad un computer: sarà amore a prima vista.
I primi lavoretti da programmatore e la nascita di Micro-Soft
Nel 1970, appena 15enne, crea in collaborazione con Allen Traf-o-data, un programma per monitorare i dati di traffico di Seattle. Questo primo lavoro gli frutta ben 20.000 dollari.
Nel 1975 Allen e Gates, che dall'anno precedente lavoravano assieme alla Honeywell, vedono sulla rivista Popular Electronics il nuovissimo Altair 8800, un micro-computer realizzato dalla MITS (Micro Instrumentation and Telemetry Systems). Gates riesce a convincere il presidente della società ad affidargli lo sviluppo di un software in BASIC e lo testa proprio su un Altair 8800. Nasce Altair BASIC. Sempre nel 1975 Allen e Gates fondano la Micro-soft, crasi delle parole micro-computer e software (nel 1976 il nome si trasforma in Microsoft e da allora è restato immutato). Il programma realizzato dal duo Gates-Allen riscuote grande successo nella cerchia dei fan Altair, tanto che nel giro di pochi mesi si sviluppa un mercato nero nel quale il programma è contrabbandato.
I contatti con IBM: arriva MS-DOS
Nel 1980 Bill, tramite la madre, riesce a entrare in contatto con il consiglio d'amministrazione della IBM. La società sta per lanciare il suo primo personal computer ed è alla ricerca di un sistema operativo che lo faccia funzionare. A realizzarlo è Microsoft. Gates trova anche un accordo di esclusiva con Tim Paterson della Seattle Computer Products per la distribuzione di 86-DOS (più noto oggi con il nome di MS-DOS), un sistema operativo che gira su macchine simili all'IBM PC. Gates compra i diritti di diffusione dalla SCP e successivamente li cede a IBM. I diritti sul codice rimangono comunque nelle mani di Microsoft, che può così vendere il sistema operativo anche ad altre aziende informatiche.
I contatti con Apple e il passaggio all'interfaccia grafica
L'anno successivo l'azienda di Gates è chiamata da Apple a realizzare alcuni software per i Macintosh. Qui Bill si rende conto che il futuro dell'informatica non passa più dalla riga di comando ma dall'interfaccia grafica, un sistema molto più immediato e semplice rispetto alla riga di comando su cui era basato MS-DOS. Nasce così nel novembre del 1985 il sistema operativo Windows.
Passano quattro anni - ottobre 1989 - e Microsoft lancia la sua prima suite di applicativi per ufficio: Office, composta da Word, Excel e PowerPoint. Grazie all'accoppiata Windows-Office, Bill Gates e la sua Microsoft riescono ben presto a prendere il sopravvento sul mercato e diventare i monopolisti de facto del settore dell'informatica "domestica" e professionale. Oltre il 90% dei computer venduti nei decenni successivi girerà proprio grazie alle varie versioni di Windows, mentre Office sarà la suite di produttività più utilizzata in assoluto (nonostante le tante alternative gratis presenti online).
L'addio a Microsoft e la Fondazione Gates
Il 27 giugno 2008, dopo trentatré anni, Bill Gates ha dato ufficialmente le dimissioni da amministratore delegato di Microsoft per dedicarsi a tempo pieno alla Fondazione Bill & Melinda Gates, attraverso la quale ha donato con la moglie oltre 31 miliardi di dollari per sostenere numerose iniziative filantropiche. La fondazione è attiva in diversi ambiti come ad esempio i progetti di microcredito attivati dai Servizi Finanziari a favore dei Poveri, o i progetti di sviluppo agricolo finanziati tramite l'Agenzia per una rivoluzione verde in Africa. Inoltre, la Fondazione sostiene progetti anche negli Stati Uniti ed è impegnata nella raccolta e donazione fondi in occasioni di catastrofi naturali.
Nel febbraio 2014, con la nomina di Satya Nadella a CEO di Microsoft, Bill Gates lascia il suo posto di presidente del consiglio direttivo della società a John Thompson per assumere il ruolo onorifico di Founder (ossia fondatore) e quello più propriamente operativo di Technology Advisor (consulente tecnologico). Gates sarà di supporto all'attività di Satya Nadella, coadiuvandolo nel processo di individuazione delle strategie future.
Per i 40 anni di Microsoft, nell'aprile 2015, ha scritto una mail allo staff, invitando tutti a guardare al domani: "Oggi penso molto di più al futuro di Microsoft che al suo passato. Credo che i computer si evolveranno più rapidamente nei prossimi 10 anni di quanto non sia mai accaduto".
Vita privata
Gates è sposato dal 1 gennaio del 1994 con Melinda French, ex dirigente Microsoft, con la quale ha avuto i tre figli Jennifer Katharine, Rory John e Phoebe Adele. Come eredità avranno appena 10 milioni di dollari a testa, visto che il magnate ha destinato gran parte delle sue ricchezze alle cause benefiche (oltre 30 miliardi di dollari, sino a oggi).
aggiornato il 13 agosto 2017