È tra i maggiori protagonisti mondiali del mercato dei processori, dei SoC e delle GPU, anche se il suo nome è spesso messo in ombra da competitor più celebri come Intel e AMD (per quanto riguarda i CPU), Nvidia e ATI (per quanto riguarda le GPU) e Qualcomm (nel settore dei system-on-chip). Anche se il core business resta quello dei componenti hardware per computer, server e dispositivi mobili in genere (smartphone, tablet e smartwatch), è attiva anche nel campo dello sviluppo software con i brand DS-5, RealView e Keil. Nata nel 1990 nel cosiddetto Silicon Fen, ARM controlla (direttamente e indirettamente) il mercato dei chip per sistemi embedded (smartphone, tablet e non solo) dove le sue architetture (come la famosissima e utilizzatissima Cortex A9) sono utilizzate da tutti: Apple e Qualcomm in testa, ma non solo.
Il profilo di ARM
Gran parte degli sforzi produttivi – ed economico-finanziari – di ARM sono concentrati sulla progettazione e produzione di componentistica per telefonini e altri dispositivi mobili. I processori basati sulle sue tecnologie e architetture produttive sono utilizzati in tutte le classi di dispositivi computazionali: dai computer (come alcune versioni dei Chromebook) ai microcontroller nei sistemi embedded (sistemi di sicurezza come l'ABS delle automobili, smartTV, smartwatch, smartphone, tablet) passando per i supercomputer e server. L'architettura dei chip grafici ARM – la Mali – è tra le più utilizzate nei dispositivi mobili (oltre il 50% del mercato dei tablet) e sta prendendo piede anche nel settore dei laptop (sempre grazie ai Chromebook).
Nel campo dei processori, ARM deve vedersela principalmente con Intel e AMD (che produce e vende anche processori 64 bit per supercomputer), mentre Qualcomm (con Adreno) è la rivale più temibile nel settore delle GPU per sistemi embedded.
A differenza dei concorrenti diretti, ARM preferisce concentrare i propri sforzi sull'ideazione e progettazione di architetture di calcolo da cedere in licenza piuttosto che sulla produzione dei chip. Un modello di business che ha dato e continua a dare i suoi frutti: solo nel 2013 sono stati venduti 10 miliardi di dispositivi basati sulla tecnologia ARM.
La storia di ARM
È il 1983 quando l'acronimo ARM è utilizzato per la prima volta: ideato dalla Acorn Computers, serve a individuare la famiglia di processori Acorn RISC Machine. Bisogna attendere il 1990, però, prima che ARM diventi una società vera e propria: il nome cambia in Advanced RISC Machine, joint venture tra Acorn Computers Apple, e VLSI Technology. Lo scopo primario della nuova società è di portare avanti lo sviluppo dei processori RISC, utilizzati dalla Acorn e scelti da Apple per la piattaforma Newton.
Nel 1993 la società fa segnare i primi profitti, mentre l'anno successivo apre i primi centri sviluppo e ricerca al di fuori dei confini britannici (Giappone e Stati Uniti). Nel 1997 ARM tenta l'ingresso nel mercato degli hard diks, investendo con forza nella Palmchip Corpporation. Il 1998 è l'anno della quotazione in borsa – sia a Londra, sia a New York – e dell'ultimo (per il momento) cambio di nome: da Acorn RISC Machine si passa semplicemente ad ARM. La dirigenza britannica dà il via ad una serie di acquisizioni che permettono alla società di rafforzare la propria posizione sul mercato dei processori e allargare l'orizzonte produttivo.
Tra il 1999 e il 2000 sono acquisite tre software house, nel 2006 è il turno di una società norvegese attiva nel settore degli acceleratori grafici 3D, mentre nel 2013, grazie all'acquisizione di Sensinode, ARM fa l'ingresso nel mondo dell'Internet delle cose.
La tecnologia
La caratteristica che contraddistingue i processori basati sulle architetture ARM è la capacità di coniugare alte prestazioni a bassi consumi energetici. Una combinazione, com'è semplice immaginare, che rende i processori e i SoC ARM particolarmente adatti per essere utilizzati da sistemi embedded (smartphone in primis). Ciò rende i processori 32 bit della famiglia ARM (basati sulle architetture Cortex-A15, Cortex-A12, Cortex-A17, Cortex-A9, Cortex-A8, Cortex-A7 e Cortex-A5) i più utilizzati e venduti a livello globale.