Il tema della sicurezza online e del rispetto dei dati più sensibili è particolarmente sentito in questo momento storico. Basti pensare all’impatto avuto dal GDPR per la privacy sull’impostazione e il funzionamento dei siti Internet di tutto il mondo.
Le strade da seguire per navigare più sicuri sono molteplici: a partire dalla disabilitazione dei cookie e la navigazione in incognito. Fino ad arrivare alla scelta di browser o motori di ricerca privacy-friendly.
Infine gli utenti con un know-how informatico sufficientemente approfondito possono pensare all’uso di VPN e DNS. Ma anche di macchine virtuali e di sistemi operativi caricati su dispositivi esterni.
Sicurezza online, cookie e navigazione in incognito
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Un primo sistema per proteggere la propria privacy online e navigare più sicuri consiste nel disabilitare i cookie. I cookie sono file archiviati all’interno di un computer o di un dispositivo mobile da parte di un sito o una pagina web.
Grazie ai cookie il sito è in grado di riconoscere l’utente in caso di una seconda visita. Questo riconoscimento fa sì che l’utente carichi la pagina molto più velocemente e, in certi casi, riprenda la navigazione da dove l’aveva interrotta.
Si pensi in tal senso ai siti di e-commerce e alla possibilità di ritrovare dei prodotti inseriti all’interno di un carrello (senza che l’acquisto fosse poi stato portato a termine). Un altro vantaggio dei cookie consiste nell’accedere immediatamente a portali che richiedono credenziali di login e password.
La pratica di accettazione dei cookie necessari e facoltativi da parte dell’utente è stata un tema particolarmente dibattuto dal GDPR privacy: il regolamento generale sulla protezione dei dati durante la navigazione web.
Disabilitare i cookie e ricorrere alla navigazione in incognito permette di tutelare maggiormente sicurezza e privacy online
Ma c’è anche un altro pericolo, che chiama direttamente in causa la sicurezza online. Molti siti non criptano i file dei cookie. Ciò vuol dire che, in caso di attacco esterno, un hacker si troverebbe tra le mani dati sensibili pronti per essere utilizzati.
Disabilitando i cookie, la navigazione diventa leggermente più lenta e scomoda. Ma al tempo stesso ci si tutela maggiormente, considerato che di fatto si impedisce al sito di ricordarsi del proprio passaggio.
In alternativa è anche optare per la navigazione in incognito. Navigare in incognito significa impedire al browser di salvare cookie o cronologia. Più in generale la navigazione in incognito blocca diversi codici di tracking, ma non va comunque considerata come una navigazione sicura al 100%.
Basti pensare che l’Internet Service Provider continua a veicolare i dati che entrano ed escono dal dispositivo. Ciò vuol dire che può comunque monitorare l’attività dell’utente, registrando informazioni e spostamenti.
Motori di ricerca e browser privacy-friendly
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Si parla di motori di ricerca o browser privacy-friendly (amici della privacy) nel caso in cui il fornitore di servizi non venda informazioni ricavate dall’analisi delle ricerche o della navigazione degli utenti.
Optando per un motore di ricerca o un browser privacy friendly l’utente può tutelare maggiormente la propria privacy online. Di contro deve accettare una quantità di inserzioni pubblicitarie mediamente superiore. Anche perché proprio le inserzioni devono andare a colmare i ricavi mancati dalla vendita di dati sensibili.
Tra i motori di ricerca maggiormente rispettosi della privacy online degli utenti è possibile segnalare Startpage, DuckDuckGo e Quant. Startpage basa il suo database su quello di Google, ma rinuncia all’utilizzo di tracker o log.
DukDukGoha il principale vantaggio di sfruttare la rete di Tor: un software libero che permette di navigare più sicuri rendendo molto complesso il tracciamento delle ricerche. Infine Qwant, che si distingue per un approccio particolarmente neutrale in termini di SERP.
Se si parla di browser rispettosi della privacy il discorso cambia leggermente. Al giorno d’oggi l’utente può settare le impostazioni di navigazione. Inoltre moltissimi software criptano i cookie.
Esistono comunque dei browser pensati appositamente per migliorare la sicurezza online degli utenti. Si pensi in tal senso a quelli promossi da Avast o AVG: due tra gli antivirus e anti-malware più diffusi e apprezzati in tutto il mondo.
Sicurezza online, VPN e DNS
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La Rete Privata Virtuale VPN è una connessione pensata per proteggere i dati e navigare sicuri, anche utilizzando i protocolli di Internet. Usando una VPN per navigare significa garantirsi la crittografia dei dati e, in certi casi, il totale mascheramento del proprio indirizzo IP.
Le VPN rappresentano dunque un’ottima soluzione per chiunque voglia aumentare la propria privacyonline. Il loro difetto principale è la difficoltà di configurazione. Specie per chi non abbia alcun genere di preparazione o competenza informatica.
Fino a qualche tempo fa anche il prezzo delle VPN veniva percepito come problematico. Ma al giorno d’oggi esistono tantissime VPN gratuite di livello. A ciò si aggiungono Reti Private Virtuali legate ad abbonamenti molto diffusi: si pensi in tal senso a quelle di Google, disponibili per chiunque abbia aumentato il proprio spazio di archiviazione su Drive.
Un altro metodo per garantirsi maggiore sicurezza online consiste nel ricorrere a DNS alternativi. I DNS (Domain Name System) si occupano di tradurre un nome di dominio in un indirizzo IP.
Scegliere un DNS alternativo permette di intervenire sulle cosiddette black list: quelle pagine bloccate automaticamente dal software, perché considerate pericolose. Optare per un DNS con black list più lunghe e aggiornate permette di navigare più sicuri.
Altri metodi per migliorare privacy e sicurezza online
Esistono tanti altri metodi per assicurarsi una navigazione più sicura. Molti di questi però sono tecnicamente complessi e richiedono per lo meno delle basi di informatica o addirittura di programmazione.
Ad esempio è possibile ricorrere a una macchina virtuale: un programma che genera un ambiente “contenitore” e che permette di aprire dei file sospetti senza mettere a rischio la sicurezza di un sistema.
In alternativa è anche possibile ricorrere a un sistema operativo caricato su chiavetta USB. In questo modo si esegue un boot del computer che permette di operare senza toccare il sistema operativo, che resta installato sul dispositivo esterno.
Per saperne di più: Sicurezza informatica, guida alla navigazione sicura sul web