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Il futuro degli eSports

Gli eSports sono un fenomeno in continua crescita, ma il futuro potrebbe essere problematico. Ecco gli scenari e le prospettive future dei tornei videoludici online

esports

Tutto è iniziato a cavallo del nuovo millennio, tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2000. Tutto avveniva tramite connessioni LAN: ci si riuniva all'interno di un bar, di un pub o nel garage di un amico e si dava vita a quelli che possono essere considerati a tutti gli effetti i primi tornei videoludici. Sono passati venti anni da quell'epoca fatta di fili volanti, stanze chiuse e rumore di PC in sottofondo e il mondo dei tornei videoludici è profondamente cambiato. Ora vengono chiamati eSports, i tornei si disputano online e i giocatori possono sfidarsi anche se si trovano in continenti diversi. E sono cambiati anche i videogame. Non è più l'epoca di Quake o di Halo: ora i giovani si sfidano su League of Legends, Call of Duty, Battlefield e soprattutto Fortnite.

esport

Negli ultimi cinque anni il mercato dei videogame è profondamente cambiato, grazie soprattutto alla diffusione in larga parte del Mondo della connessione veloce. Non c'è più bisogno di essere uno vicino all'altro per sfidarsi: basta una connessione stabile e l'incontro può iniziare. Questo mercato in continua crescita ha permesso ai tornei videoludici di diventare un vero e proprio sport popolato da giocatori professionisti che vivono soprattutto grazie agli sponsor internazionali (aziende del calibro di Red Bull, Coca Cola, Samsung e tutte le software house più importanti). Per questo motivo è stato coniato il termine eSports: proprio come gli atleti professionisti, anche i videogiocatori passano gran parte della loro giornata ad allenarsi per migliorare le proprie abilità e centrare gli obiettivi prefissati. Vincere i tornei e diventare i più forti al mondo.

Il mercato degli eSports è in continua crescita e per i prossimi anni si prevede un aumento in doppia cifra del fatturato. Secondo diverse analisi, per la prima volta i ricavi degli eSports supereranno il miliardo. Una cifra impensabile solamente due o tre anni fa. Oramai tutte le più importanti aziende tecnologiche stanno investendo nel settore: ogni anno si organizzano nuovi tornei in giro per il Mondo, nuovi team professionistici vengono formati grazie a sponsor importanti e nuovi contenuti e format vengono lanciati per avvicinare nuove fasce di pubblico. Gli eSports stanno diventando adulti e potrebbero sbarcare anche alle Olimpiadi. Ma c'è ancora molta strada da fare.

Il successo degli eSports

tornei esport

Tv, online, sulle piattaforme di video in streaming: il successo degli eSports travalica il mezzo utilizzato dagli utenti per guardare tornei e partite. Giganti della tv come ESPN trasmettono i tornei più importanti di League of Legends, Dota 2, Fifa, Pro Evolution Soccer, Call of Duty e NBA 2K. Su Twitch, piattaforma di video streaming dedicata ai videogiochi acquistata nel 2014 da Amazon, ogni giorno centinaia di migliaia di utenti si collegano per seguire le dirette dei più importanti gamer al mondo, su YouTube i video postati dai giocatori professionisti fanno milioni di visualizzazioni. Non si può negare l'evidenza: il mercato degli eSports sta crescendo in maniera inesorabile e gli appassionati sono sempre alla ricerca di nuovi contenuti. E per questo motivo aumentano i ricavi da sponsorizzazioni e da pubblicità.

I numeri degli eSports

Secondo una ricerca realizzata da Newzoo, azienda specializzata nel settore dei videogame, il mercato degli eSports ha generato nel 2018 ricavi per 905 milioni di dollari, in aumento del 38% rispetto all'anno precedente. E per il 2019 la crescita non dovrebbe fermarsi: il fatturato dovrebbe scavallare la soglia del miliardo e attestarsi intorno a 1,1 miliardi di euro. E per il 2021 i ricavi dovrebbero toccare la cifra record di 1,65 miliardi. Una crescita che si trova in pochi altri settori e che per questo motivo il mercato degli eSports è molto allettante per i big della tecnologia.

La maggior parte dei ricavi viene generato dalle sponsorizzazioni e dalla pubblicità. Solo una piccola parte deriva dalla vendita dei diritti media (le dirette o le repliche trasmesse in televisione) e dalle licenze sui contenuti. Una percentuale del circa 10% dei ricavi è generata dalla spesa degli appassionati per l'acquisto dei biglietti dei tornei e dal merchandising.

Secondo un'altra ricerca realizzata da Business Insider è in aumento anche il numero degli appassionati. Nel 2019 saranno circa 300 milioni le persone che guarderanno almeno un torneo o seguiranno una diretta su YouTube o Twitch, ma già nel 2020 saranno 500 milioni gli utenti che seguiranno il mondo degli eSports.

Come monetizzare gli investimenti negli eSports

esport

Il problema più grande per le aziende che stanno investendo pesantemente negli eSports è come monetizzare i soldi spesi. Il pubblico dei giochi elettronici è giovane, molto appassionato, composto per la maggior parte da uomini cresciuti nel mondo digitale. Passano la maggior parte del loro tempo online e sui social media, utilizzano gli ad-block e non guardano la TV, ma preferiscono informarsi e passare il loro tempo sulle piattaforme di video streaming. Per le aziende che vendono pubblicità, riuscire a catturare l'attenzione di questi soggetti è molto complicato. Questa problematica mette in serio pericolo il futuro degli eSports: se le aziende che investono in sponsorizzazioni non riescono ad avere un ritorno, perché devono continuare a spendere soldi? Su questo punto si gioca la crescita del mercato dei giochi videoludici.

Il futuro, però, è più roseo di quanto si possa pensare. Come visto in precedenza la spesa dei consumatori è in crescita, segnale che anche i più giovani hanno iniziato ad acquistare merchandising e biglietti degli eventi. Se il mercato degli eSports riuscirà a reggere per i prossimi due o tre anni, il futuro dei giocatori professionisti sarà assicurato.

 

23 gennaio 2019

A cura di Cultur-e
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