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Come si gioca a DOOM

Shooter game in prima persona, DOOM è il nuovo capitolo del videogame sviluppato da id Software. Veloce, dinamico, frenetico è il videogame ideale per divertirsi

DOOM

A volte ritornano. E lo fanno alla grande. Il 2016 videoludico è l'anno dei grandi remake e delle grandi produzioni: dopo Street Fighter V e Uncharted 4, id Software e Bethesda lanciano sul mercato DOOM, il nuovo capitolo dello shooter game che ha conquistato milioni di appassionati nei primi anni '90. I ragazzi di id Software hanno deciso di ritornare alle origini e di non utilizzare nessun numero aggiuntivo al nome del videogame: anche se si tratta del quarto capitolo della saga, sugli scaffali gli appassionati troveranno semplicemente DOOM. Una scelta pubblicitaria che ha ricevuto il placet dei gamer, che ritrovano nelle ambientazioni del videogame la frenesia e la velocità dei veri shooter game. Zero tattica, nessuna pausa, solo corsa e tante munizioni che volano in aria.

 

 

A dodici anni dall'uscita dell'ultimo capitolo, DOOM torna con il meglio che la serie ha offerto in questi anni: demoni (tanti demoni), una modalità single player divertente, con pochi fronzoli e con una trama poco strutturata e infine il multiplayer online che offre al gamer qualche ora in più di gioco. Nonostante il titolo non sia partito con il migliore degli auspici, a causa di vari problemi legati allo sviluppo del videogame (molte figure chiave hanno abbandonato il progetto per accettare le avances della concorrenza) e con la versione beta che aveva subito dure critiche da parte degli appassionati, DOOM riesce a sorprendere per la facilità con cui poter imbracciare un joystick e andare alla conquista di Marte. Quello che può sembrare il suo punto debole (una storia molto lineare, senza dialoghi o copi di scena) è in realtà il suo punto forte: chi acquista DOOM lo fa per il divertimento assicurato e per "rilassarsi" dopo una giornata di lavoro o di studio.

 

 

DOOM è un gioco che divide: gli sviluppatori di id Software ne sono coscienti sin dal giorno in cui ne hanno annunciato l'uscita. Ai puristi della serie non piacerà che il videogame sia a metà fra un remake e un sequel dei vari capitoli, mentre altri dovranno metabolizzare il gameplay frenetico. Ma nonostante i piccoli difetti e le varie scaramucce tra appassionati, DOOM è stato accolto abbastanza favorevolmente dalla critica del settore. Il giudizio finale delle recensioni è piuttosto univoco: il gameplay è avvincente, la grafica molto fluida e i difetti sono il sintomo che id Software ha lavorato molto sul progetto. Per sapere come giocare a DOOM, ecco la nostra recensione.

Per la storia rivolgersi agli action game

 

 

Se siete alla ricerca di un titolo avventuroso, con una storia avvincente, con puzzle da risolvere e tesori da scovare, DOOM non è il gioco che fa per voi. Chi ha lavorato allo sviluppo del videogame è partito da un assunto ben preciso: la trama è importante ma non fondamentale, il quarto capitolo della saga deve far divertire il giocatore e non renderlo pazzo nel risolvere enigmi. La storia è molto semplice: DOOM è ambientato su Marte e il giocatore dovrà impersonare un DOOM Marine che cercherà in ogni modo di bloccare l'invasione dei demoni. Infatti, a causa di una profonda frattura dimensionale, il Pianeta Rosso è direttamente collegato con le viscere della Terra e i demoni hanno trovato una corsia preferenziale per fare il loro sbarco su un Marte. L'arco narrativo si sviluppa intorno a queste vicende e non è approfondito con dialoghi o scene animate, tutta la trama si svolge all'interno dell'azione, sarà il gamer a dover intuire i diversi cambi di ambientazione. La narrazione resta in disparte per far posto al gameplay duro e puro, uno shooter in prima persona che non lascia posto alla fantasia.

Finché c'è vita c'è speranza

 

 

Si può essere colpiti, si possono subire danni, ma l'importante è avere una corazza robusta e non rimanere senza munizioni. Ci sono delle regole base da seguire per avanzare tra le varie mappe di DOOM e una di queste riguarda le armi. Si deve esser sempre pronti a cambiare velocemente l'armamentario a seconda dell'avversario da affrontare. Sono tantissime le armi che possono essere utilizzate all'interno del videogame, ma ognuna ha le proprie caratteristiche e i propri punti di forza e debolezza. Inoltre, riveste un ruolo fondamentale la corazza, i demoni da affrontare sono tantissimi ed è normale subire dei colpi, per questo motivo è necessario potenziare il proprio scudo fin dai primi momenti di gioco.

Non esistono appigli o coperture naturali dove nascondersi, il gamer dovrà correre e saltare, saltare e correre per sfuggire dai demoni e tentare di trovare una strategia offensiva vincente. Un aiuto arriva dalle armi che il gamer riesce a sbloccare fin da subito e che rendono il gameplay ancora più divertente. La motosega, ad esempio, è un oggetto da utilizzare con molta cura. Potentissimo nello scontro corpo a corpo, può regalare brutte sorprese se si finisce la benzina. Essere veloci nel cambiare strategia d'attacco a seconda della situazione è basilare per sconfiggere i demoni.

Motosega, doppietta ed armi speciali

 

 

Ogni arma ha un suo scopo di utilizzo bene preciso: ad esempio, ogni uccisione effettuata con la motosega regala delle munizioni bonus che permettono di continuare a sparare all'impazzata. La doppietta, invece, è fondamentale nello scontro da lontano: un paio di colpi bene assestati anche il demone più feroce cade a terra stramazzato. Ogni arma ha due diverse modalità di sparo che possono essere cambiate durante il combattimento a seconda dei gusti del gamer. I diversi upgrade delle armi possono essere acquistati nel negozio del videogame spendendo i crediti conquistati uccidendo demoni e raccogliendo gli oggetti collezionabili. Anche l'armatura può essere migliorata nelle cinque macro aree in cui è suddivisa.

E le sorprese sono dietro l'angolo

 

 

Una delle sorprese più gradite di DOOM è l'eccezionale grandezza delle mappe che il gamer dovrà affrontare nei diversi capitoli del videogame. E ogni ambientazione nasconde un Easter Egg: l'accesso a un livello dei capitoli precedenti del gioco, revisionato e migliorato grazie al nuovo motore grafico di id Software. In ogni zona della mappa è possibile raccogliere dei collezionabili, che oltre a migliorare il livello delle armi, permette di dare un significato più profondo alle missioni che si stanno affrontando. Per completare al 100% DOOM è necessario fare attenzione a ogni singolo pixel dello schermo per trovare anche l'oggetto più nascosto e insignificante.

Le sfide multiplayer

DOOM offre un'esperienza single player che già da sola varrebbe il prezzo di copertina (in totale le missioni tengono occupato il gamer per circa quindici ore, con la possibilità di rigiocarle a un livello più difficile), ma per l'occasione id Software ha fatto le cose in grande e ha sviluppato sia una modalità multiplayer online sia la modalità Snapmap.

 

 

Nel multiplayer online il gamer potrà affrontare, oltre al classico death match a squadre, il nuovo Mietitore Vittime e Via della Guerra, due modalità che provano a dare una ventata di freschezza all'intero settore. Le sfide online, come nel single player, sono caratterizzate dalla frenesia e dalla velocità degli attacchi e dei movimenti, non c'è un attimo di sosta e si è costretti a sparare in continuazione per difendersi dagli attacchi dei nemici. Per renderle ancora più emozionanti, DOOM ha pensato di introdurre dei Perk che migliorano le abilità dei giocatori, sono temporanee ma se sfruttate bene possono creare grossi danni. Inoltre, i gamer potranno trasformarsi in uno dei demoni presenti nel videogame raccogliendo una runa che si genera automaticamente sulla mappa.

 

 

La modalità Snapmap, invece, è una vera e propria novità: offre la possibilità ai giocatori di creare nuovi livelli e di creare dei mini giochi all'interno di DOOM. Tutto per aumentare la longevità del titolo e per rendere l'esperienza di gioco veramente indimenticabile.

Tutto molto bello ma?

Alcuni piccole pecche sono presenti in ogni gioco e DOOM non difetta nemmeno su questo aspetto: il gameplay è veloce e frenetico, ma troppo ripetitivo. Dopo poche ore di gioco i combattimenti diventano tutti molto simili e non è necessario cambiare la propria strategia d'attacco. Una pecca che però non tradisce le aspettative che i giocatori avevano su DOOM.

 

 

Il videogame è fatto veramente molto bene e il nuovo motore grafico sviluppato da id Software rende ogni movimento fluido e veloce. Le ambientazioni sono realizzate ottimamente e il design caratterizza in maniera differente ogni demone. Nulla da dire anche sul comparto audio, che catapulta il gamer direttamente all'interno dell'atmosfera infernale di DOOM.

Recensioni

  • Spaziogames.it. DOOM rappresenta uno dei pilastri della storia videoludica mondiale. Sono passati 23 anni dal primo capitolo del videogame che ha fatto conoscere a grandi e piccini le bellezze e le atrocità dei demoni. Il nuovo DOOM riparte dalle origini per introdurre alcune novità che migliorano il gameplay e rendono il gioco contemporaneo. È molto positivo il giudizio di Andrea Forlani di Spaziogames.it che nella propria recensione assegna a DOOM un 8,5. Il gameplay è frenetico e veloce, il gioco è adrenalinico e spietato e tutto si fonde in un art direction da applausi. Per gli appassionati della serie, inoltre, sono presenti tanti protagonisti dei capitoli precedenti che tornano per dar lustro a DOOM. Le uniche pecche riguardano i combattimenti, un po' ripetitivi dopo alcune ore di gioco e la modalità multiplayer che non apporta grosse novità al genere con le sfide un po' tutte uguali

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  • Multiplayer.it. La semplicità del gameplay è il punto di forza del nuovo capitolo di DOOM: uno shooter game basilare e senza troppi fronzoli. Sparare è l'unica arma che il giocatore ha per avanzare nella mappa e fermare l'invasione dei demoni. Anche per Pierpaolo Greco di Multiplayer.it il videogame merita un otto e mezzo, che simboleggia il buon lavoro svolto dai ragazzi di id Software. Il gioco è immediato e semplice anche per chi non ha mai giocato un solo minuto a DOOM. Il livello del design è ottimo e gli oggetti collezionabili spingono l'utente a completare il videogame al 100%. Gli unici difetti una modalità multiplayer non all'altezza del gioco e le sparatorie ripetitive

  • Everyeye.it. Un first person shooter cruento e inarrestabile, che prende il meglio dai videogiochi degli anni '90 e lo traduce nel linguaggio moderno del 2016. Questo in sintesi il pensiero di Francesco Fossetti della piattaforma dedicata ai videogame Everyeye.it che assegna a DOOM un voto molto alto: 8,8. Nella modalità single player i combattimenti sono veloci e dinamici, il protagonista è sempre in movimento e deve essere attento a ogni dettaglio. Le sfide online sono "sporcate" dai Perk e dalla modalità demoniaca ma che comunque rendono le sfide emozionanti e divertenti

 

 

  • Eurogamer.it. DOOM lascia veramente poco all'immaginazione: la trama è talmente scarna che non permette nessun tipo supposizione o retro pensiero, mentre il gameplay è basilare: spara, corri e scappa. In un periodo in cui le software house cercano di copiare le grandi produzioni hollywoodiane, la semplicità di DOOM è un pregio non indifferente. Secondo Filippo Facchetti di Eurogamer.it la tradizione ripresa dal videogame è una vera e propria ventata di freschezza per il mondo dei videogame e per questo motivo premia il lavoro di id Software con un nove

  • IGN.com. Se la stampa italiana è stata benevola con il videogame, lo stesso non li può di re di quella internazionale, partendo dal sito web IGN.com. Il giornalista Joab Gilroy ha assegnato al videogame un 7,1, un voto poco più alto della sufficienza. Secondo il critico la modalità single player riprende il meglio dei videogame run and gun dei primi anni '90, mentre il multiplayer online è molto noioso e le mappe sono tutte molto simili. Le basi sono buone ma DOOM deve migliorare sotto tutti gli aspetti.


 

A cura di Cultur-e
Addestramento IA non consentito: É assolutamente vietato l’utilizzo del contenuto di questa pubblicazione, in qualsiasi forma o modalità, per addestrare sistemi e piattaforme di intelligenza artificiale generativa. I contenuti sono coperti da copyright.
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