Si nascondono dietro pseudonimi e non utilizzano mai il loro nome, la foto profilo rimanda alle loro origini "divine" e il loro unico obiettivo è portare confusione dove regna la pace. Stiamo parlando dei troll, esseri "inanimati" che infestano la Rete con i loro attacchi e loro messaggi. Il World Wide Web è un luogo vastissimo, dove ogni persona può esprimere le proprie idee. Non sempre, però, questa libertà viene utilizzata nel giusto modo: i troll, ad esempio, hanno l'unico obiettivo di portare zizzania all'interno dei forum, dei social network e dei videogame. Prendono il nome da personaggi nordici e come loro portano "terrore" e "distruzione". Fino a un paio di anni fa il loro regno erano i forum e i giochi come World of Warcraft: i troll preparavano dei raid e andavano a infastidire gli altri utenti. Con l'arrivo dei social network hanno trovato l'ambiente ideale per riprodursi e per creare ancora più confusione.
Chi pensa che i troll siano persone poco istruite si sbaglia di grosso. Solitamente sono persone con un titolo di studio universitario e che sa alla perfezione cosa sta facendo e cosa sta dicendo. Per poter ribattere agli attacchi degli altri utenti, i troll conoscono alla perfezione gli argomenti e sanno cosa dire per poter scatenare una reazione furiosa. Sui social network è stato coniato il termine "haters" per parlare dei troll: utilizzano il loro odio verso personaggi famosi per scatenare una reazione dei fan. Un comportamento subdolo, ma che soddisfa le loro necessità. Su Facebook, Twitter e gli altri social network, i troll sono diventati un vero e proprio problema e le aziende della Silicon Valley hanno cercato di sviluppare degli strumenti che permettono di bloccare ed eliminare gli account degli haters. Google, ad esempio, ha realizzato Persective, una tecnologia che sfrutta l'intelligenza artificiale per riconoscere i troll.
Per non cadere nelle trappole ideate dagli haters e difendersi dai troll è possibile utilizzare sia gli strumenti messi a disposizione dalle piattaforme social, sia dei trucchi che permettono di neutralizzarli. Ecco come difendersi dai troll.
Chi sono i troll
I troll prendono il nome da alcuni umanoidi nordici nati dalla cultura orale. Il termine è stato preso in prestito da Internet per raffigurare le persone che passano la loro vita a insultare gli utenti online e a portare scompiglio all'interno dei forum o dei social network. Si nascondono dietro pseudonimi ed è complicato risalire alla loro identità. Sono persone abbastanza istruite, ma che non hanno una vita sociale e sfogano la loro rabbia sulle piattaforme social. Solitamente un utente diventa un haters per noia o perché richiede attenzione. I troll cercano online quello che non hanno nella vita reale, ovvero delle relazioni con le altre persone, per questo motivo sono felici quando gli utenti reagiscono alle loro provocazioni, perché possono continuare a conversare.
Perspective, l'intelligenza artificiale anti-troll
I troll sono una vera e propria minaccia alla tranquillità della Rete e Google ha deciso di scendere in campo cercando di mettere ai commenti offensivi. L'azienda di Mountain View ha sviluppato Perspective, una tecnologia che sfrutta il machine learning e l'intelligenza artificiale per riconoscere i commenti violenti e cancellarli immediatamente. Il servizio è stato testato insieme al New York Times e a Wikipedia. Al momento è disponibile solamente in lingua inglese ed è uno strumento dedicato agli editori. L'intelligenza artificiale di Perspective analizza i commenti e segnala quelli potenzialmente offensivi alle testate che poi potranno decidere se eliminarli.
Facebook e Twitter scendono in campo
Google non è l'unica società che è scesa in campo per mettere un freno al fenomeno degli haters. Anche Twitter, Facebook e Instagram (i social più colpiti dai troll) hanno sviluppato dei sistemi per cercare di complicare la vita dei disturbatori seriali. Twitter, ad esempio, ha bloccato decine di migliaia di account e ha reso più difficile l'iscrizione ad utenti a cui era stato cancellato il profilo. Instagram, invece, ha realizzato dei filtri anti-bulli e Facebook sta portando avanti una lotta contro le fake news, molto spesso il regno incontrastato dei troll.
I trucchi per gestire e difendersi dai troll
Cosa fare per difendersi dai troll? È possibile arginare il loro comportamento? È preferibile ignorarli o rispondere alle loro provocazioni? Per poter combattere ad armi pari con gli haters è necessario conoscere le loro abitudini e il loro modo di fare. Spesso bastano dei semplici trucchi anti-troll per bloccare la discussione sul nascere.
- Non alimentare le discussioni. Se all'interno di una discussione un troll inizia a insultarvi o a creare le condizioni affinché altri utenti arrivino in vostra difesa, non bisogna alimentare la sua voglia di protagonismo. Se si ignorano i suoi messaggi, il troll non avrà nessun motivo per continuare a scrivere e andrà alla ricerca di un'altra vittima. Se proprio non ne potete più dei suoi messaggi, create una Lista Ignora, in modo che non possa più disturbare la vostra quiete
- Regola del 30%. Non possiamo piacere a tutti. Soprattutto ai troll. Nella nostra vita incontreremo solo un 30% di persone a cui potremmo piacere, il restante 70% ci odierà o ci ignorerà. Gli haters si trovano in questo 70% e non dovremo far altro che ignorarli per vivere serenamente
- Nascondere i commenti. Come abbiamo detto in precedenza, i troll hanno trovato nei social network il luogo ideale dove riprodursi. Commentare sotto i post di persone famose o dei quotidiani è il loro unico motivo di felicità. Ma Facebook offre uno strumento potentissimo per limitare la loro azione: nascondere i loro messaggi. Se gestite una pagina Facebook, avete la possibilità di nascondere i commenti offensivi in modo da non alimentare il flame e bloccare la discussione sul nascere
- Bloccare specifiche parole. Una delle migliori funzionalità nascoste di Facebook è la possibilità di impostare un filtro anti-troll che blocchi preventivamente i messaggi degli haters. I gestori di una pagina non dovranno far altro che inserire le parole che vogliono bloccare e ogni volta che un utente scriverà un commento utilizzando una di quelle locuzioni, il messaggio non verrà pubblicato
- Moderare la discussione. Prima di bannare un utente dalla propria pagina o dal proprio forum, è possibile cercare di moderare la discussione eliminando i messaggi incriminati. Se il troll torna a pubblicare e scatena la rabbia degli altri utenti, non resta che bloccarlo.