Tutto nasce da Reddit. È bastato che un utente creasse un post sul celebre portale/forum per scatenare un dibattito che potrebbe avere un'importanza considerevole per il futuro degli iPhone. Il tema è di quelli scottanti, sui quali si è soliti cercare consigli online o chiedere suggerimenti agli amici nerd e smanettoni: l'iPhone lento. Spesso (quasi sempre, a dir la verità) i rallentamenti del melafonino sono stati addebitati agli aggiornamenti di sistema: le nuove versioni di iOS sarebbero troppo "pesanti" per i vecchi SoC e le prestazioni dell'iPhone ne risentono inevitabilmente.
La realtà, stando a quanto provato empiricamente dall'utente Reddit e poi confermato dal CEO di Geekbench (tra le piattaforme di benchmarking più utilizzate in ambito mobile) John Poole, è che gli aggiornamenti di sistema sono solo una delle cause dell'iPhone lento, come era semplice immaginare. A giocare un ruolo determinante, e qui sta la novità, sarebbe la batteria: più vecchia la batteria, meno performante il telefono.
Una supposizione, quella avanzata su Reddit, che trova conferma anche nei dati Geekbench e nei changelog degli aggiornamenti di iOS. Come evidenziano i dati, i vecchi iPhone avrebbero prestazioni differenti a seconda della versione di sistema operativo utilizzata: un comportamento anomalo che troverebbe spiegazione nella volontà di Apple di preservare lo smartphone e, in qualche modo, allungargli la vita.
Andamento altalenante
Come mostrano i dati ricavati dalla piattaforma di Geekbench, le prestazioni dei vecchi iPhone degraderebbero a seconda "dell'anzianità" della batteria e della versione di iOS installata. Basta dare un'occhiata alle statistiche – e ai grafici che se ne ricavano – per capire che ci si trova di fronte a un comportamento quanto meno anomalo. Solitamente, infatti, uno smartphone testato con l'app di benchmarking presenta prestazioni "mediane" che si concentrano tutte attorno a un unico punto. È ciò che accade, ad esempio, anche con iPhone appena usciti di fabbrica o vecchi di un anno. I più datati, invece, mostrano un degrado progressivo delle prestazioni, che si traduce in un grafico caratterizzato da diversi picchi, uno (presumibilmente) per ogni versione di iOS installata.
Un andamento del genere, secondo l'utente Reddit e secondo il CEO di Geekbench, sarebbe da addebitare non tanto (o non solo) agli aggiornamenti di iOS, ma "all'età" della batteria dell'iPhone e ai cicli di carica residui. Una correlazione tutta nuova, che ha una spiegazione? demoniaca.
Il ruolo del demone
Secondo lo sviluppatore Guilherme Rambo, con la versione iOS 10.2.1 Apple avrebbe introdotto un nuovo demone deputato al controllo e alla gestione del consumo di batteria. Powerd, questo il nome del servizio di gestione della carica, avrebbe la capacità di controllare le frequenze operative sia della CPU sia della GPU dell'iPhone e si attiverebbe anche in base alla temperatura raggiunta dalla batteria. In questo modo, iOS sarebbe in grado di "aggiustare" la frequenza del SoC (e, di conseguenza, le prestazioni dell'iPhone) in base alla carica residua della batteria e alla temperatura della stessa. Un sistema di controllo molto evoluto, che finirebbe però con l'incidere pesantemente sulle prestazioni del dispositivo.
Stando a quanto affermato dallo stesso Rambo (e da altri utenti) il fatto che Powerd sia stato incluso in iOS 10.2.1 non è affatto casuale. Il rilascio di questo particolare aggiornamento, infatti, coincide con "l'affaire-batteria" che, tra fine 2016 e inizio 2017, ha riguardato principalmente gli iPhone 6S. Da un momento all'altro, i melafonini hanno iniziato a spegnersi anche se la carica residua della batteria era del 30% circa. Con il nuovo demone, e il nuovo sistema di gestione, Apple ha fatto sì che i dispositivi tornassero a funzionare normalmente, anche se con alcune limitazioni sul fronte prestazionale.
Insomma, se cercate trucchi per iPhone lento, recatevi in un Apple Store e chiedete la sostituzione della batteria. Vedrete che, nel giro di pochi minuti, il vostro melafonino tornerà a girare come ai vecchi tempi.
La dichiarazione di Apple
Non si è fatta attendere la risposta di Apple, che solo in parte ha confermato le preoccupazioni degli utenti. Nel comunicato ufficiale – molto stringato, a dir la verità – la società di Cupertino conferma l'esistenza di Powerd e il suo funzionamento, spiegando però che si tratta di una misura a tutela dell'utente e dell'esperienza d'uso del dispositivo. "Il nostro primo obiettivo – spiegano i vertici di Apple – è di garantire agli utenti la miglior esperienza possibile, il che include anche le performance del dispositivo e la sua aspettativa di vita. Le batterie agli ioni di litio, vuoi per il freddo o il basso livello di carica, non sono sempre in grado di garantire un voltaggio adeguato alle esigenze dello smartphone e ciò può portare a dei riavvii improvvisi per proteggere le sue componenti interne. Lo scorso anno – si legge ancora nel comunicato – abbiamo rilasciato una funzionalità che consentiva di prevenire che i picchi di frequenza del SoC potessero portare a spegnimenti improvvisi del dispositivo. Questa stessa funzionalità è ora disponibile anche in iOS 11.2 e puntiamo a estenderla a tutta la gamma di prodotti".
21 dicembre 2017