Pur potendo apparire semplice, il più delle volte la scelta dello scanner può risolversi in un dilemma di natura gordiana. Meglio questo o quel modello? Saranno sufficienti 1.200 dpi? Meglio un normale scanner A4 o, forse, è il caso di eccedere e propendere per l'acquisto di un dispositivo più grande? D'altronde, la varietà di scelta – sia nelle tipologie di scanner, sia nelle misure in cui sono disponibili – non aiuta l'utente nella sua decisione.
Un compito che diviene più semplice se si decide di dare risposta ad alcune domande “preliminari”, che permetteranno di restringere il range di scelta e guidare l'acquisto verso il prodotto più adatto alle nostre necessità.
Le caratteristiche tecniche degli scanner
Prima di procedere con le domande, però, sarà bene capire quali siano le caratteristiche che permettono di classificare e distinguere tra i vari modelli di scanner. Quattro, in particolare, quelle cui porre maggiore attenzione: risoluzione, profondità di colore, range dinamico e velocità.
La risoluzione di uno scanner si misura in dpi (dot per inch, punti per pollice) e ci dice quanti pixel – o punti – lo scanner è in grado di “leggere”. Come accade nelle foto digitali, maggiore la risoluzione, maggiore la qualità dell'immagine scansionata. La gran parte degli scanner oggi in commercio ha una risoluzione di almeno 600 dpi, più che sufficiente per scansionare documenti testuali e fotografie. Nel caso in cui, invece, si avesse bisogno di scansioni fotografiche di livello professionale si dovrà necessariamente optare per scanner con una risoluzione di 2.400 dpi.
La profondità di colore si misura in bit e restituisce la cifra dei colori che il sensore dello scanner è in grado di catturare. Anche in questo caso, maggiore la profondità, maggiore il numero di colori che lo scanner catturerà. Per le scansioni di tutti i giorni è sufficiente un dispositivo con profondità di 24 bit (8 bit per ogni colore del formato RGB), mentre scanner con profondità di 30 bit o 36 bit sono più indicati per chi ha necessità di carattere professionale.
Il range dinamico assume grande importanza quando si deve acquistare uno scanner per diapositive. Questo dato, infatti, indica la capacità dello scanner di riprodurre con diversi livelli di luminosità i particolari di una foto, ovvero la capacità di leggere e discriminare le diverse densità tonali tra le zone più scure dell' immagine (nero) e quelle più chiare (bianco).
La velocità, molto semplicemente, serve a capire indicativamente la velocità di scansione (in pagine al minuto) del dispositivo.
Come scegliere uno scanner, le domande
La “madre” di tutte le domande è una sola: cosa si deve scansionare? Avendo ben chiaro cosa si deve scansionare e quanto spesso si intende farlo, si potrà procedere all'acquisto del dispositivo senza avere dubbi residui.
Scanner piano
È la tipologia più comune di scanner, quella che si trova di solito nei negozi di informatica e, in alcuni casi, anche negli ipermercati. Uno scanner piano è indicato nel caso in cui si debbano fare copie di documenti su singola pagina, fotografie o documenti facilmente deperibili – come ad esempio dei francobolli. Non molto veloce, è indicato per chi effettua scansioni in occasioni sporadiche.
Scanner con alimentatore automatico
Ideale per uffici di piccole e medie dimensioni o per chiunque scansioni grandi quantità di documenti nell'arco della giornata. L'alimentatore automatico, infatti, permette di caricare tutte le pagine da scansionare in un'unica occasione: sarà poi il dispositivo a occuparsi della scansione di ogni singola pagina grazie al “carrello” interno. In questo modo si risparmierà del tempo prezioso, evitando di ripetere per ogni foglio l'operazione di aprire lo scanner, sistemare il documento, avviare la scansione, riaprire il dispositivo e togliere il documento.
Scanner duplex
Indicato per uffici di dimensioni medio-grandi soliti stampare i propri documenti su entrambi i lati di un foglio. Uno scanner duplex, infatti, è dotato di sensori di scansione su entrambi i lati, così da poter effettuare copia fronte-retro dei documenti con un'unica “passata”.