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Cosa sono e come funzionano gli AirTag di Apple

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Gli AirTag sono dei dispositivi di Apple che aiutano le persone a ritrovare tutti gli oggetti più importanti, come chiavi, portafoglio ed altro: come funzionano

airtag Wachiwit / Shutterstock.com

La quotidianità delle persone è diventata sempre più veloce e difficile da gestire. In questo contesto non è difficile avere delle dimenticanze, smarrire oggetti importanti o, addirittura, subire un furto senza rendersene conto nell’immediato. La tecnologia ci viene incontro, grazie a numerosi strumenti, virtuali e fisici, che possiamo utilizzare. In particolare, Apple ha realizzato e lanciato sul mercato gli AirTag, un prodotto particolarmente apprezzato dai clienti del brand che ha delle funzionalità straordinarie ad un prezzo estremamente ridotto.

Gli AirTag sono stati lanciati nel 2021 e da quel momento sono migliaia e migliaia le persone che li hanno acquistati e utilizzati in tutto il mondo. Si tratta di un tracker Bluetooth che può essere applicato ad un oggetto. Collegato ad un iPhone o ad un altro dispositivo compatibile, consentono di ritrovare in pochi secondi ciò di cui si ha bisogno, come le chiavi della macchina o della casa.

Un oggetto che tutti dovrebbero avere sempre a portata di mano e che rende più facile la vita quotidiana. Scopriamo come funzionano, chi può utilizzarlo, le funzionalità più amate e quanto costano. 

AirTag, a cosa servono?

 

airtag

dreii / Shutterstock.com

Gli AirTags sono dei dispositivi dalle dimensioni estremamente contenute che sfruttano due tipi di tecnologie, Bluetooth e Ultra Wideband, per localizzare un oggetto nell’ambiente che ci circonda attraverso l’uso di un iPhone o di un iPad. In pratica, grazie al nostro device è possibile individuare su una mappa la posizione dell’oggetto, restringendo il campo di ricerca e aiutandoci, man mano che ci si avvicina, a individuare il luogo in cui è stato lasciando o smarrito.

Riconoscerli è facile: dalla forma simile a quella di una moneta, gli AirTag di Cupertino sono realizzati in solido metallo e plastica bianca, in perfetto stile Apple, e sono dotati su uno dei due del marchio dell’azienda. Per applicarlo a un qualsiasi oggetto può essere utilizzato un adesivo, così come un anello o semplicemente inserirlo nella custodia in modo da tenerli sempre vicini.

AirTag è dotato di una batteria che può funzionare per più di un anno. Quando questa non garantisce più le prestazioni necessarie, si può procedere a sostituirla. Il momento della sostituzione verrà indicato direttamente da iPhone.

Neanche l’acqua fa loro paura: infatti, dispongono di una certificazione IP67, che significa resistenza alla polvere e all’immersione fino a 1 m di profondità per massimo 30 minuti. Prima di farlo, però, è di fondamentale importanza effettuare la configurazione.

Gli AirTag possono essere personalizzati. Si può utilizzare un portachiavi originale presente in più colorazioni, custodie, moschettoni e altri accessori. Se si acquista da Apple (store e sito), si può ottenere l’incisione gratuita delle proprie iniziali o di un’emoji

Uno dei vantaggi garantiti è la possibilità di poter contare su una community che può aiutare nel ritrovamento degli oggetti. Se questi vengono lasciati in un posto molto distante, si può sfruttare la rete Dov’è, composta da numerosi dispositivi Apple dislocati in tutto il mondo. Anche per poter visualizzare il tracker sulla mappa dell’app Dov’è occorre effettuare la configurazione.

Questi piccoli strumenti di localizzazione sono compatibili con tutti gli iPhone e iPod Touch, purché aggiornati alla versione iOS 14,5 o successiva e con iPad, con iPadOS 14,5 o le versioni successive. È necessario avere un ID Apple.

A partire da iOS 17 è possibile condividere l’AirTag con un massimo di cinque persone differenti. È un ottimo modo per poter tenere sotto controllo gli oggetti che si utilizzano in comune o che si scambiano, come ombrelli, biciclette, chiavi della casa che si condivide e tanto altro ancora.

AirTag, come funzionano?

aitag

Hadrian / Shutterstock.com

Una volta configurati e applicati all’oggetto in questione, gli AirTag diventano compagni fedeli in grado di aiutarci a individuare qualsiasi cosa. Infatti, è sufficiente aprire l’applicazione Dov’è (o collegarsi ad icloud.com con le proprie credenziali Apple) per avere in pochi istanti la posizione esatta della piccola etichetta intelligente.

Se l’oggetto non dovesse essere visibile, niente paura: basta toccare l’indicatore sull’applicazione per avviare la riproduzione del suono su questi dispositivi. Lo stesso vale per Siri, l’assistente vocale di Apple: è sufficiente chiedere dov’è l’AirTag per avere rapidamente informazioni e, in caso, riprodurre l’allarme sonoro.

La funzione Posizione Precisa sfrutta la tecnologia Ultra Wideband. Di cosa si tratta? È un sistema estremamente comodo che permette al dispositivo di fornire una localizzazione estremamente precisa dell’accessorio, consentendo di aumentare o diminuire il suono dell’allarme quando ci si avvicina o allontana da esso.

La funzione Posizione Precisa guida l’utente verso l’AirTag, fornendo indicazioni sul percorso da compiere e informazioni sulla distanza esatta

Come già accade sugli altri dispositivi Apple, anche gli AirTag dispongono della modalità Smarrito che prevede la ricezione di una notifica quando l’etichetta smart viene rilevata da un dispositivo nella rete.

In questo caso, quando l’AirTag viene toccata da uno smartphone dotato di NFC, il proprietario può decidere di mostrare alla persona che ha individuato l’oggetto le sue informazioni di contatto, in modo da poter segnalare il ritrovamento e provvedere a restituire il bene a cui è stato associato il tracker.

La gestione della privacy e la tutela dell’utente durante l’utilizzo di AirTag

airtag

Steve Heap / Shutterstock.com

A tutela dei dati personali dell’utente, Apple ha provveduto a creare un sistema criptato che permette di avere informazioni sulla posizione del dispositivo che ha individuato l’oggetto esclusivamente nel caso in cui esso sia in modalità Smarrito.

Solo il proprietario dell’AirTag può visualizzare la sua posizione e i dispositivi che lo rilevano lo fanno sempre in forma anonima. Neanche l’azienda può risalire ai proprietari dei dispositivi che aiutano a ritrovare uno dei tracker.

Solo chi tocca l’AirTag con il proprio dispositivo NFC può ricevere le informazioni del proprietario, come il seriale e il numero di telefono (se è stato comunicato). La privacy, dunque, è sempre salvaguardata quando si usano questi tracker.

A quella dedicata alla privacy, Apple ha voluto aggiungere una particolare funzione anti stalker. Nello specifico, si tratta di un sistema che impedisce tipi di utilizzo potenzialmente pericolosi dell’oggetto, come potrebbe accadere se uno stalker decidesse di introdurre questo piccolo tool in una borsa (o nella macchina) senza renderlo a noi noto.

Se ciò dovesse accadere, l’AirTag in questione non abbinato ai nostri dispositivi (o lontano dal dispositivo ad esso abbinato) invia una notifica al nostro iPhone o iPad comunicandoci il seguente messaggio: “un AirTag trovato si sta muovendo con te”.

A questo punto, è sufficiente tappare sulla notifica per avviare la riproduzione del suono (lo stesso dello smarrimento) che consente di individuare l’oggetto e procedere con tutte le operazioni del caso.

Quanto costa AirTag

airtag

Jack Skeens / Shutterstock.com

Uno dei punti di forza degli AirTag è il loro prezzo contenuto. Si può acquistare un singolo dispositivo o optare per una confezione che ne contiene quattro, con un vantaggio economico.

Il costo di un singolo AirTag è di soli 39 euro, mentre la confezione da 4 può essere acquistata a 129 euro. Comprando in un Apple Store o dal sito ufficiale si può aggiungere gratuitamente un’incisione sul tracker.

Per saperne di più: IOS, caratteristiche del sistema operativo Apple

A cura di Cultur-e
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