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App Immuni: cosa è, come funziona, come scaricarla

Immuni è l'app scelta dal Governo per il contact tracing e per monitorare i contagiati da Covid-19 in Italia. Ecco come funziona

app immuni

L'app scelta dal Governo italiano per il "contact tracing" degli infetti da Covid-19 si chiama Immuni.

Immuni è un'app creata per aiutare a combattere l'epidemia di COVID-19. L'app utilizza la tecnologia per avvertire gli utenti che hanno avuto un'esposizione a rischio, anche se sono asintomatici. Gli utenti che vengono avvertiti dall'app di un possibile contagio possono isolarsi per evitare di contagiare altri. Così facendo, aiutano a contenere l'epidemia e a favorire un rapido ritorno alla normalità.

Venendo informati tempestivamente, inoltre gli utenti possono contattare il proprio medico di medicina generale e ridurre così il rischio di complicanze.

Contact tracing: cosa vuol dire e come si fa

contact tracing

Contact tracing significa semplicemente "tracciamento dei contatti": se Mario è contagioso, non lo sa, esce di casa e incontra Luisa, Antonio e Luca, allora Luisa, Antonio e Luca potrebbero essere stati infettati. Se accadesse, queste tre persone potrebbero a loro volta infettare altre persone con le quali entrano in contatto. Ma se Mario viene a sapere di essere contagiato e contagioso può avvertire Luisa, Antonio e Luca e chiedere loro di restare a casa. Nella peggiore delle ipotesi da una persona infetta si passa a quattro. Ma se i tre contagiati da Mario continuano ad entrare in contatto con altre persone il virus dilaga. Questo è il contact tracing: tracciare i contatti di Mario, affinché Luisa, Antonio e Luca restino a casa e non infettino eventualmente altre persone.

La tecnologia può rendere facile, economico e automatico questo processo di tracciamento ma le opzioni sul campo sono almeno due: il tracciamento tramite il solo Bluetooth e quello tramite Bluetooth e GPS. Tramite Bluetooth Low Energy, in particolare grazie alla funzionalità proximity profile (PXP), è possibile misurare la distanza tra due dispositivi (ovviamente entrambi devono avere la connessione Bluetooth attivata e la stessa app installata). Un tracciamento del genere permette di sapere con una discreta precisione a che distanza da Luisa è stato Mario, quando è successo, quante volte è successo, se per poco o per molto tempo. Così, se il contatto è durato pochi secondi, probabilmente Mario e Luisa si sono semplicemente incrociati per strada. Ma se è durato diversi minuti, ad una distanza di pochi metri, probabilmente Mario e Luisa si stavano realmente incontrando, hanno parlato insieme ed è molto più probabile che Mario possa aver infettato Luisa. Quello che non è possibile sapere tramite il contact tracing tramite il solo Bluetooth è la posizione: dove Mario ha incontrato Luisa. Non viene infatti registrata la posizione di Mario, né di Luisa, Antonio e Luca, ma vengono solo registrati gli ID dei profili delle app presenti sugli smartphone di queste persone e, se due ID sono troppo vicini e uno è infetto, allora scatta l'allarme.

cosa è contact tracing

Il contact tracing via Bluetooth e anche GPS è molto più potente ma, allo stesso tempo, molto più impattante per la privacy. Tramite questo tipo di tracciamento, infatti, possiamo sapere non solo che Mario ha incontrato i tre amici, ma anche in quale posto. E se in quel posto, in quel momento, ci sono anche altre persone senza l'app di tracciamento installata ma con il GPS attivo e qualsiasi app che lo sfrutta (una su tutte: Google Maps) allora con pochi sforzi (e la collaborazione di Google, in questo caso) è possibile risalire anche all'identità della quarta persona. Il che è anche un bene, in ottica di tracciamento della diffusione del virus, ma pone importanti questioni sulla privacy. Come se non bastasse, la cosa è abbastanza più complessa di così: la tutela della privacy con le app di contact tracing passa anche dalla crittografia applicata e dal modo in cui vengono conservati i dati degli utenti.

Come funziona Immuni

come funziona immuni

Immuni ha due funzioni principali: fare da diario volontario dello stato di salute dell'utente (che in pratica ogni giorno inserisce nell'app dei dati come la temperatura corporea) e il contact tracing. Soffermiamoci sulla seconda. Il contact tracing di Immuni si basa sul Bluetooth e non sul GPS, quindi l'app può sapere se siamo entrati a contatto con una persona infetta, ma non dove è successo. Quando l'app rileva un altro dispositivo Bluetooth nel raggio di un metro archivia il suo ID e, se l'utente viene sottoposto al tampone e risulta positivo, allo stesso utente viene data la possibilità di caricare su un server i dati raccolti negli ultimi giorni da Immuni, compresa la lista dei contatti (sempre identificati tramite ID, senza altre informazioni personali).

Il sistema centrale (non Immuni) genera quindi un'ulteriore lista di contatti a maggior rischio e può poi inviare loro una notifica (che riceveranno dentro l'app di Immuni) per avvertirli della possibilità di essere stati contagiati. Da questo momento in poi il cittadino, avvertito, deve comportarsi come previsto dai decreti già vigenti: avvertire il medico di base, che chiederà il tampone etc etc.
app immuni privacy

Immuni è stata progettata e sviluppata ponendo grande attenzione alla tutela della privacy. Grazie all'uso della tecnologia Bluetooth Low Energy, l'app non raccoglie né dati sull'identità o la posizione dell'utente né sulle persone che esso incontra.

Per saperne di più, consulta il sito.

L'app è scaricabile da App Store, da Play Store e presto anche da App Gallery.

app covid

 

Chi è Bending Spoons

Bending Spoons S.p.A. è un'azienda di Milano, totalmente digitale, che sviluppa app per smartphone Android e iOS e afferma di aver già collezionato 294 milioni di download. Sul Play Store e sull'App Store ha già pubblicato alcune app: 30 Day Fitness, Sleep: Storie per il sonno, Live Quiz - Vinci Premi Veri, Slice Video Editor, Pic Jointer, Video Editor, Readit - Chat Stories, Stepz - Contapassi e Calorie, Yoga Wave, Slide Show, Video Music. Ad oggi nessuna delle sue app risulta coinvolta in alcun data breach e lo sviluppatore sembra solido e affidabile.

L'azienda è stata fondata nel 2013 a Copenaghen da Francesco Patarnello, Luca Ferrari, Luca Querella, Matteo Danieli e Tomasz Greber, poi è stata portata a Milano. Oggi Bending Spoons ha un team di 117 persone, alcune delle quali con precedenti esperienze in Amazon, McKinsey, Facebook e Google, 114 dei quali laureati con pieni voti, alcuni finalisti alle Olimpiadi di matematica e persino alcuni maghi.

A cura di Cultur-e
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