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VPN gratis, perché non ci si deve fidare

Avere una VPN attiva può tornare utile nelle situazioni più disparate. Bisogna però fare attenzione a come la si sceglie

Connessione VPN

La protezione della privacy e la difesa dei dati personali è uno degli argomenti che maggiormente interessa gli internauti. Quando si naviga online, infatti, si corre costantemente il rischio che le proprie attività e i dati che si inseriscono nei vari form possano essere intercettati da qualche organizzazione di cybercriminali e sfruttati per gli scopi più vari. O, nel caso non siano il nostro computer o la nostra connessione dati a essere attaccati, si è sotto la costante minaccia della spada di Damocle dei data breach, i furti di dati subiti dai gestori dei servizi cui siamo iscritti.

E se nel secondo caso possiamo fare ben poco (a parte utilizzare l'autenticazione a due fattori, che ci aiuta a proteggere i nostri account anche in caso di furto dati), nel secondo caso la soluzione che va per la maggiore è l'utilizzo di una VPN, che ci permette di mantenere private le nostre informazioni mentre navighiamo in Rete. Le VPN, ad esempio, possono tornare utili quando ci si connette agli hotspot Wi-Fi degli alberghi o dei locali pubblici. O quando un sito Internet utilizza un protocollo http anziché HTTPS.

VPN

Bisogna però fare attenzione: come recita un vecchio detto, non è tutto oro ciò che luccica e quando si sta per scegliere una VPN bisogna partire da una domanda ben precisa: vale la pena pagare per una connessione protetta o posso scegliere una VNP gratis? Prima di rispondere a questa domanda, spieghiamo cosa sia una VPN e come funziona.

Che cosa sono e come funzionano le VPN

Acronimo di Virtual Private Network, la VPN è una piattaforma software in grado di creare una sorta di "cortina fumogena" che protegge le nostre attività online. Come? Grazie alla crittografia, ovviamente. Le VPN creano quello che in gergo tecnico è chiamato tunnel crittografico: i pacchetti dati in uscita e in ingresso dal nostro computer vengono prima crittografati e poi inviati ai server del gestore VPN, che a sua volta indirizza le richieste verso i server contenenti le risorse web di cui abbiamo bisogno (una pagina HTML, un video, un'immagine, un file zip o qualunque altro contenuto presente in Rete).

Funzionamento VPN

La richiesta di accedere ai dati, quindi, arriva da un indirizzo IP differente dal nostro (quello del server VPN e non dal nostro device) e non sarà quindi possibile identificarci o geolocalizzarci. Per questo motivo le Virtual Private Network sono spesso e volentieri utilizzate per mascherare l'IP e, ad esempio, accedere a contenuti protetti da restrizione geografica (ad esempio, un video YouTube che non è disponibile nel nostro Paese). O, allo stesso modo, sono utilizzate in quei Paesi in cui vige un forte controllo su Internet e molti portali sono censurati e inaccessibili.

Perché scegliere con cura il servizio VPN

Quando si utilizza un servizio VPN, si sta di fatto sottoscrivendo un patto di fiducia con la società che gestisce quello stesso servizio. Anche se la nostra attività sarà invisibile agli occhi del nostro operatore telefonico, di un hacker o di un ipotetico censore di stato, potrebbe essere analizzata e studiata da chi gestisce il servizio cui ci stiamo affidando. Non bisogna mai dimenticare, infatti, che i pacchetti dati transitano attraverso i server di una società privata che, volenti o nolenti, potrebbe leggerli, conservarli e usarli nel modo che più preferisce.

Sicurezza a rischio

Una recente analisi, ad esempio, ha dimostrato che quasi il 90% delle app VPN gratis presenti su Play Store e App Store hanno collegamenti diretti con la Cina e hanno policy di protezione dei dati quanto meno insoddisfacenti (o addirittura preoccupanti). E quando non si corre il rischio di essere spiati dal gestore VPN, c'è il timore che i nostri dati vengano analizzati e catalogati per essere poi rivenduti a fini di campagne marketing. Insomma, si usa la VPN per proteggere la propria privacy ma si corre invece il rischio di venir profilati da chissà quale agenzia marketing.

Perché non fidarsi delle VPN gratis

Quando si crea un servizio VPN ci sono costi molto elevati da sostenere. Prima di tutto, è necessario creare l'infrastruttura tecnica, installando (o affittando) server in numero sufficiente a gestire il possibile traffico di rete generato dai nostri clienti. C'è poi da pagare per quello stesso traffico: il passaggio dei pacchetti dati sulle dorsali in fibra non è gratuito e chi gestisce una VPN deve pagare per la banda occupata e consumata. Insomma, si tratta di un business molto dispendioso e, come ben noto, nessuno regala niente, neanche su Internet.

Hacker

Quando si sceglie un servizio VPN completamente gratis, con traffico dati illimitato e senza un piano commerciale con opzioni a pagamento, dovrebbe iniziare a suonare un campanello nella nostra testa. C'è qualcosa che (economicamente) non torna e, probabilmente, i nostri dati e le nostre informazioni personali non sono così al sicuro come pensavamo.

A cura di Cultur-e
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