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Perchè è così difficile comprare una scheda grafica nel 2021?

Chi cerca una scheda grafica nel 2021 difficilmente riuscirà a trovarla: le scorte disponibili sono pochissime e i prezzi salgono alle stelle. Ecco il motivo

scheda grafica

Non sempre la scheda grafica integrata nel processore del proprio computer fisso è sufficiente a rispondere alle esigenze di un utente. Gli appassionati di gaming, chi lavora con programmi di editing foto e video o ancora chi si occupa di mining di criptovalute avrà bisogno di potenziare la GPU del proprio computer acquistandone una dedicata. O semplicemente, chi costruisce un PC con le sue mani, potrebbe scegliere una scheda grafica più performante, adatta a qualsiasi tipo di utilizzo.

Per chi rientra in una di queste categorie, la brutta notizia è che nel 2021 comprare una scheda grafica è diventato molto difficile, se non addirittura impossibile. Il motivo è presto spiegato: le scorte di GPU disponibili sono praticamente esaurite e per questo motivo i prezzi di tutto ciò che le utilizza sono saliti alle stelle. Non solo quelli delle nuove schede grafiche, ma anche su siti di acquisto online come eBay trovare un buon usato a un prezzo accettabile è sempre più difficile: si dovrà optare per schede molto vecchie oppure spendere una cifra che va ben oltre il loro valore di riferimento sul mercato.

Una situazione provocata dalla pandemia da Covid-19, che ha rallentato la produzione dei componenti in silicio per la costruzione dei chip delle GPU, e contemporaneamente aumentato la richiesta di PC, tablet e smartphone per la didattica a distanza o lo smartworking.

GPU, CPU e SoC: il problema globale dei chip

cpu

Il problema non riguarda solo le schede grafiche, ma tanti altri settori tecnologici. La Sony ha annunciato che non riuscirà a produrre sufficienti scorte della sua console next-gen PS5 nel 2021, con analoghe difficoltà per le Xbox di Microsoft. Apple è stata costretta a rinviare di mese in mese il lancio del suo nuovo iPhone 12, arrivato in ritardo. E anche la produzione dei processori, o CPU, e SoC, cioè i chip per smartphone e tablet, soffre di pesanti rallentamenti. Dietro a questa crisi globale c’è lo stesso problema: la carenza di semiconduttori in silicio per realizzare i chip necessari alla produzione delle CPU, GPU e SoC per i device.

I lockdown imposti dalla pandemia da Covid-19 hanno prima bloccato del tutto e poi rallentato il lavoro nelle fabbriche dei maggiori produttori di semiconduttori al mondo. Aziende come la sudcoreana Samsung, che producono i preziosi componenti in silicio, sono state costrette a rallentare o interrompere del tutto la produzione. Tutto ciò proprio mentre per lo stesso motivo, la pandemia, la domanda di PC e dispositivi aumentava per via dello smart working e della didattica a distanza.

Il risultato finale è che i produttori non hanno potuto soddisfare la richiesta aumentata e le aziende che producono schede grafiche, come AMD che produce la serie Radeon RX e Nvidia che produce la GeForce GTX, a loro volta hanno dovuto limitare il numero di GPU prodotte. E così scorte limitate e domanda in aumento hanno fatto schizzare il alto i prezzi, sia del nuovo che dell’usato.

GPU e mining di criptovaluta: cos’è e cosa comporta

gpu mining

C’è un altro motivo, oltre alla pandemia, che ha fatto salire la domanda di schede grafiche: il mining di criptovalute. Con l’aumentare dei pagamenti online accettati anche in bitcoin (che ad aprile 2021 ha superato il valore di 50.000 euro per un singolo Bitcoin) e della Crypto Art, che produce token non fungibili (NFT) da acquistare sulla blockchain di Ethereum, il mining si è rapidamente diffuso anche tra coloro che prima neanche sapevano cosa fosse.

Il mining (“estrazione”, in italiano) è un processo che permette di ottenere criptovaluta dalla blockchain e utilizza la potenza di elaborazione della GPU di un computer per portare a termine i complessi calcoli necessari per l’estrazione dei token. Mentre un gamer userà la propria GPU soltanto durante le sue sessioni di gioco, chi effettua il mining di criptovaluta spingerà la propria scheda grafica fino al limite massimo di elaborazione lasciandola attiva ed in funzione anche per intere giornate.

Una pratica che si è diffusa a tal punto che Nvidia sta pensando di realizzare delle GPU apposite per il mining, da tenere separate dalle GPU “di consumo” già presenti sul mercato. Intanto, però, sempre più utenti cercano GPU e questo ha fatto ulteriormente aumentare la domanda (specialmente dei modelli “top di gamma”, quelli più potenti), e con essa i prezzi dei pochi esemplari ancora disponibili sul mercato.

GPU poche e costose: il fenomeno dello scalping

scheda grafica

C’è un altro fenomeno che ha contribuito al problema delle GPU a caro prezzo: lo scalping. Con questo termine si intende l’acquisto di grandi quantità di un prodotto a un prezzo vicino a quello al dettaglio, per poi rivenderle a un prezzo più elevato, a volte addirittura raddoppiato, rispetto a quello di partenza. Non si tratta solo di singole persone che tentano di lucrare su un prodotto, ma di vere e proprie organizzazioni che spesso usano dei bot automatizzati per completare gli acquisti battendo sul tempo gli acquirenti umani, così da potersi assicurare grandi scorte in poco tempo.

Si pensi a quanto già accaduto con la PS5: a poche ore dal lancio le scorte limitate sono andate totalmente esaurite, ma subito dopo sono spuntati i primi esemplari, su eBay e altri shop online, messi in vendita a prezzi stratosferici. Lo scalping (traducibile in “bagarinaggio”, in italiano) è un fenomeno che interessa tutti i settori e ha contribuito a far schizzare in alto anche i costi delle GPU: allo scalper (il “bagarino”), infatti, non interessa vendere tutte le GPU acquistate ma tenere alto il prezzo al fine di ricavare il più possibile da ogni esemplare venduto.

Acquistare una scheda grafica nel 2021: come fare

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Anche se la produzione di semiconduttori è stata ormai riavviata, la domanda è ancora in crescita e le difficoltà nei settori che hanno bisogno di chip restano. Nvidia e AMD, infatti, sono riuscite a riportare la produzione di GPU ai livelli pre-pandemia solo a partire dal mese di maggio e ci vorrà tempo per colmare gli ammanchi, raggiungere gli obiettivi e tenere il passo.

Per chi vuole acquistare una scheda grafica nel 2021, ma non ne ha strettamente bisogno, il consiglio è quello di rimandare i progetti di costruire il proprio PC e aspettare il prossimo anno per comprarla a un prezzo che, si spera, sarà tornato “normale”.

Se invece si ha davvero bisogno di acquistare una GPU, non resta che affidarsi a un’attenta ricerca e prepararsi a spendere una cifra superiore alle proprie aspettative.

A cura di Cultur-e
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