La maggior parte degli utenti di Microsoft Windows, ma anche di macOS, oggi usano un computer dotato di scheda grafica integrata. Le prestazioni delle GPU integrate nei processori di Intel e AMD, infatti, sono più che sufficienti per la navigazione su Internet, la produttività generale con le applicazioni da ufficio e per guardare contenuti multimediali, anche in 4K.
Le cose cambiano, e di parecchio, se il PC serve per giocare o per usare programmi di video editing: in questi casi le GPU integrate non bastano affatto ed è necessario aggiungere alla configurazione una buona scheda video esterna, solitamente prodotta da AMD o da Nvidia.
Sempre che la si trovi, perché il 2021 sarà ricordato come un anno di “carestia” per le schede video: trovarne una sul mercato è molto difficile, trovarla al prezzo di listino è quasi impossibile. Le ragioni sono chiare a tutti gli analisti del settore: la crisi dei chip strozza l'offerta, mentre il criptomining e gli "scalper" (chi compra centinaia di schede, per poi rivenderle a prezzo maggiorato) drogano la domanda.
Il risultato è che l'attuale generazione di schede video top di gamma di AMD e di Nvidia è stata presentata a ottobre 2020, ma a vedere queste GPU sono stati veramente in pochi. Mai come oggi, quindi, è necessario scegliere bene la scheda video per non fare un cattivo acquisto visto che per giocare o lavorare con software recenti serve una scheda video da almeno 3-400 euro di costo, spesso molto di più.
Le schede grafiche AMD
L'ultima generazione di schede grafiche AMD è la serie Radeon RX 6000, con i modelli Radeon RX 6700 XT, Radeon RX 6800, Radeon RX 6800 XT e Radeon RX 6900 XT. Tutte offrono ottime prestazioni nel gaming alla risoluzione di 1080p, mentre salendo alla 4K è meglio prendere in considerazione almeno la RX 6800.
L'architettura di queste GPU è la AMD RDNA 2, la stessa usata anche nei chip proprietari sviluppati da AMD per la Sony PlayStation 5 e la Microsoft Xbox Series X|S. Tra le caratteristiche di pregio di questa architettura c'è il supporto hardware al ray tracing, tecnica che permette di simulare in modo molto accurato la riflessione della luce sugli oggetti.
La AMD Radeon RX 6700 XT è dotata di 2.560 stream processor (unità di calcolo), 12 GB di velocissima memoria GDDR6, con una banda dati di 16 Gbps, e ha una frequenza massima di 2,58 GHz. Ha un prezzo ufficiale di 499 euro.
La AMD Radeon RX 6800 è dotata di 3.840 stream processor, 16 GB di memoria GDDR6 a 16 Gbps e ha una frequenza di clock massima di 2,1 GHz. Ha un prezzo ufficiale di 600 euro.
La AMD Radeon RX 6800 XT è dotata di 4.608 stream processor, 16 GB di memoria GDDR6 a 16 Gbps e ha una frequenza di clock massima di 2,25 GHz. Ha un prezzo ufficiale di 680 euro.
La AMD Radeon RX 6900 XT è l'attuale GPU top di gamma di AMD ed è dotata di 5.120 stream processor, 16 GB di memoria GDDR6 a 16 Gbps e ha una frequenza di clock massima di 2,25 GHz. Ha un prezzo ufficiale di 1.050 euro.
Tutte queste schede video, al momento, sono "out of stock": impossibile comprarle dal sito del produttore, vanno cercate su store alternativi dove i prezzi sono spesso molto superiori.
Le schede grafiche Nvidia
Le ultime schede grafiche prodotte da Nvidia sono quelle della serie RTX 30: Nvidia RTX 3060, RTX 3060 Ti, RTX 3070, RTX 3070 Ti, RTX 3080, RTX 3080 Ti e RTX 3090.
Questi modelli sono dotati di architettura Ampere, usata anche sui chip per i data center e con supporto hardware al ray tracing. Anche in questo caso i modelli più economici non sono adatti al gaming in 4K, meglio puntare almeno alla RTX 3080 per poter giocare bene anche con i futuri titoli tripla A (i più belli, ma anche i più impegnativi per la GPU).
Nvidia RTX 3060 è dotata di 3.584 Cuda Core (unità di calcolo), frequenza massima di 1,78 GHz, memoria da 12 GB GDDR6 con bus a 192 bit. Ha un prezzo di listino di 339 euro.
Nvidia RTX 3060 Ti è dotata di 4.864 Cuda Core (unità di calcolo), frequenza massima di 1,67 GHz, memoria da 8 GB GDDR6 con bus a 256 bit. Ha un prezzo di listino di 429 euro.
Nvidia RTX 3070 è dotata di 5.888 Cuda Core, frequenza massima di 1,73 GHz, memoria da 8 GB GDDR6 con bus a 256 bit. Ha un prezzo di listino di 519 euro.
Nvidia RTX 3070 Ti è dotata di 6.144 Cuda Core, frequenza massima di 1,77 GHz, memoria da 8 GB GDDR6 con bus a 256 bit. Ha un prezzo di listino di 619 euro.
Nvidia RTX 3080 è dotata di 8.704 Cuda Core, frequenza massima di 1,71 GHz, memoria da 10 GB GDDR6 con bus a 320 bit. Ha un prezzo di listino di 719 euro.
Nvidia RTX 3080 Ti è dotata di 10.240 Cuda Core, frequenza massima di 1,69 GHz, memoria da 12 GB GDDR6 con bus a 384 bit. Ha un prezzo di listino di 1.199 euro.
Nvidia RTX 3090 è dotata di 10.496 Cuda Core, frequenza massima di 1,70 GHz, memoria da 24 GB GDDR6 con bus a 384 bit. Ha un prezzo di listino di 1.549 euro.
Quale scheda video comprare nel 2021
Questa rapidissima carrellata delle schede video 2021 di AMD e di Nvidia è più che sufficiente per capire che bisogna spendere circa 700 euro per una scheda di ultima generazione, ma di media gamma. Circa il doppio per una scheda top di gamma. Quello che è più difficile capire, invece, è quale conviene comprare.
Se per fare video editing è possibile scendere a compromessi, accettando una velocità di renderizzazione del file finale inferiore e, magari, schedulando questa attività in un momento in cui il PC non è altrimenti in uso (ad esempio la notte), per fare gaming questo discorso non funziona.
Se si vogliono le massime prestazioni alla massima risoluzione è necessario comprare almeno la AMD RX 6800 XT o la Nvidia RTX 3080. Altrimenti si andrà in contro ad una perdita di framerate e, di sicuro, le cose peggioreranno nei prossimi 12-24 mesi con l'arrivo di videogiochi sempre più complessi.
Ma, in realtà, tutto questo discorso è più teorico che pratico perché, come detto, queste schede non si trovano. Specialmente in Italia, mercato assolutamente marginale sia per AMD che per Nvidia, vengono distribuiti pochissimi esemplari di schede video di ultima generazione.
Chi si sta chiedendo quale scheda video comprare nel 2021, quindi, forse dovrebbe chiedersi anche se non sia il caso di aspettare (almeno) il 2022.