Con il temine benchmarking (letteralmente “analisi comparativa”) si intende l’esecuzione di una serie di operazioni che permettono di testare le prestazioni di un computer, sia esso un desktop, un laptop o persino un server di rete.
Grazie all’esecuzione di benchmark standard, quindi, è possibile ottenere valutazioni numeriche sulle prestazioni del PC o delle sue singole componenti, a prescindere dalla marca e dall’architettura del computer analizzato. I benchmark, proprio per questo, sono da anni il terreno di scontro tra i produttori di componenti elettroniche (ma anche tra i rispettivi estimatori). Basti pensare, ad esempio, alla storia delle CPU o delle GPU negli ultimi vent’anni: sia nel primo che nel secondo caso, il mercato è di fatto controllato da due grandi produttori (Intel e AMD per i processori e Nvidia e AMD per gli acceleratori grafici) che tentano di conquistare le preferenze dei consumatori anche sbandierando i risultati dei benchmark.
Proprio per questo, prima di comprare un PC o uno dei suoi componenti, è bene capire cosa sono i benchmark, come funzionano, come vanno usati per ottenere risultati attendibili e quali sono i più famosi programmi di benchmarking.
A cosa servono i benchmark
Per ottenere i migliori risultati da un computer bisogna scegliere in modo equilibrato le singole componenti, per evitare colli di bottiglia: inutile avere la migliore CPU sul mercato, se poi GPU, RAM e disco non sono all’altezza.
Anche a questo servono i benchmark, che riescono a dare informazioni chiare sulle prestazioni complessive dell’elaboratore ma anche sulle sue singole componenti. L’utente potrà così confrontare due diversi computer che montano componenti interne differenti in modo imparziale, basando le proprie decisioni non solo sulle specifiche tecniche, ma valutando anche dati oggettivi sulle reali prestazioni durante l’uso. Se dai benchmark emerge che il collo di bottiglia di un computer è nella CPU, allora l’utente può decidere quale nuova CPU acquistare per l’upgrade facendo riferimento ai risultati dei benchmark.
Il benchmarking potrebbe essere quindi particolarmente utile per tutti coloro che desiderano assemblare il proprio computer da sé, oppure che necessitano di alcune caratteristiche tecniche piuttosto che altre, sia per esigenze lavorative come nel caso di programmatori informatici, che per esigenze personali, come per i gamer che hanno bisogno di PC con CPU e GPU molto performanti.
Inoltre, i benchmark sono utili a valutare due ulteriori aspetti di un computer: la sua stabilità sotto sforzo e l’eventuale throttling termico (soprattutto in caso di computer laptop). Il secondo aspetto, oggi, è importantissimo: la maggior parte delle CPU, infatti, è progettata per avere una dissipazione massima di calore raggiunta la quale le prestazioni vengono tagliate (di solito abbassando la frequenza di clock) per evitare il surriscaldamento.
Benchmarking: come funzionano i software
I software di benchmarking sono progettati per imitare un particolare carico di lavoro che potrebbe andare a incidere pesantemente sulle prestazioni del PC o di un particolare componente interno. Molti benchmark per CPU, ad esempio, sfruttano le operazioni con numeri in virgola mobile (Floating point operation, da cui deriva il concetto di FLOPS, Floating Point Operations per Second, spesso e volentieri utilizzato come unità di misura per CPU alternativa ai Megahertz) per valutare le prestazioni del processore centrale di un sistema informatico.
Le GPU, invece, sono testate per mezzo di programmi che impongono la creazione di figure tridimensionali composte da milioni di poligoni, in movimento e sottoposte a diverse fonti di luce virtuali: maggiore la capacità di produrre poligoni e calcolare gli effetti della luce e delle ombre sugli stessi durante il movimento, maggiore il carico di lavoro che l'acceleratore grafico può sopportare, maggiore la potenza di calcolo del componente. Molti benchmark per GPU e CPU non sono altro che scenari tratti da videogiochi particolarmente “pesanti”, che vengono eseguiti sulla macchina da testare mentre vengono registrati i frame per secondo, detto anche framerate, generati.
Nel caso degli hard disk (SSD o magnetici fa poca differenza), infine, le operazioni di benchmarking permettono di scoprire quale sia la velocità di scrittura e lettura del componente tramite l’esecuzione di operazioni ad hoc come la scrittura e lettura di file di grandi dimensioni o di migliaia di file di piccole dimensioni.
Benchmarking per PC: sintetico o reale?
I software di benchmarking possono essere divisi in due grandi macro-categorie: quelli sintetici (synthetic benchmark) e quelli del mondo reale (real world benchmark). Nel primo caso, le stesse case produttrici realizzano software in grado di testare le prestazioni del PC in maniera artificiosa, imponendo a un particolare componente (CPU, GPU o SSD) un carico di lavoro superiore alla norma, analizzandone poi i risultati. Questi test hanno il vantaggio di mostrare le prestazioni di un solo componente, aiutandoci a scovare i colli di bottiglia, ma hanno lo svantaggio di essere meno affidabili: una CPU o una GPU, infatti, potrebbe essere particolarmente ottimizzata per i benchmark più diffusi ma poi non dare il meglio con i programmi “reali”.
Nel caso dei benchmark real world, invece, le componenti informatiche sono messe alla prova con applicativi veri, utilizzati anche quotidianamente sui nostri computer. Ad essere analizzato, con questi benchmark, è l’intero computer e non la singola componente. Anche in questo caso ci sono pro e contro: è possibile sapere come si comporta un PC con applicativi reali (cosa più utile rispetto ad avere un numero rappresentativo da un test sintetico), ma è più difficile isolare le componenti del computer più lente.
Benchmarking per PC: come prepararsi ai test
E’ buona pratica, per ottenere dei dati che siano affidabili, chiudere tutti quanti i programmi aperti sul PC e magari anche riavviarlo, prima di eseguire il test, così da valutare in modo più oggettivo possibile le sue prestazioni. È anche importante assicurarsi che nella stanza in cui sia eseguito il test la temperatura ambientale non sia troppo alta, perché il surriscaldamento potrebbe influenzare i risultati (ad esempio a causa del già citato throttling termico). Per questo motivo, è sempre bene tenere la stanza a una temperatura fresca, oppure lanciare i test quando fa meno caldo, ad esempio di notte, se siamo in estate.
Benchmarking per PC: i migliori programmi
A seconda delle necessità e degli obiettivi, dunque, è possibile scaricare un software differente e effettuare prove o stress test su differenti componenti del computer o sull'intera macchina.
PCMark10
PCMark10 è un software focalizzato sulle prestazioni generali del PC, che permette di verificare la capacità di calcolo di CPU e GPU, la velocità di lettura e scrittura delle varie memorie del sistema informatico, oltre che la durata della batteria dei laptop. Il programma è facile da usare anche per chi è alle sue prime armi con i benchmark e testa le capacità del computer con programmi di foto e video editing, browser e altri software impiegati nell'utilizzo quotidiano della macchina.
PCMark10 offre una versione di prova gratuita che funziona bene per ottenere valutazioni generali, ma per chi ha bisogno di funzionalità avanzate e test personalizzabili c’è l’Advanced Edition che costa 29,99 dollari.
3DMark
Prodotto dalla stessa software house di PCMark 10, il programma 3DMark consente di testare in particolare le performance dei computer da gaming, mettendo alla prova in modo specifico la GPU, con test sulla capacità di calcolo del processore e dell’acceleratore grafico attraverso alcune scene complesse tratte da diversi videogame.
Gli utenti potranno vedere in tempo reale quali sono le prestazioni della grafica 3D avanzata, oppure del ray tracing. Anche questo software offre una versione gratuita con alcuni test di base, ma per un benchmark approfondito c’è la 3Dmark Advanced Edition a 29,99 dollari.
UserBenchmark
Per chi cerca uno strumento di benchmarking semplice, gratuito e versatile vale la pena di provare UserBenchmark. Si tratta di un programma che può testare tutte le componenti del computer, dal processore alla RAM, ed è la soluzione ideale per verificare quali componenti cambiare in caso di un aggiornamento del sistema oppure per sceglierle quando si vuole costruire un PC da zero.
L’utente potrà confrontare il punteggio ottenuto dal proprio PC con quelli di diversi componenti presenti nel database di UserBenchmark, per vedere quali garantiscono un miglioramento delle prestazioni.
Geekbench 5
Il software Geekbench 5 consente di confrontare i punteggi di benchmark ottenuti dal proprio PC con quelli di centinaia di dispositivi e componenti diversi. Caricando i risultati dei propri test, si avrà accesso al database dove confrontare caratteristiche, prestazioni e punteggi.
La versione gratuita comprende i test di base e il caricamento, mentre la versione Pro da 99,99 dollari offre numerose funzionalità aggiuntive avanzate.