Al momento, si tratta di uno dei tanti progetti/scommesse che Google ha lanciato nel corso della sua storia e che sono, solitamente, noti con il nome di moonshot. E, a voler essere precisi, non si tratta nemmeno di uno dei più conosciuti o di maggior successo. E dire che Google Fiber era iniziato sotto i migliori auspici: diversi centri di medio-grandi dimensioni degli Stati Uniti si erano contesi il "titolo" (a metà tra figurativo e reale) di prima "città Google Fiber" del Nord America.
Alla fine la scelta dei vertici di Mountain View era ricaduta su Kansas City, che nella seconda metà del 2012 poteva finalmente usufruire dei servizi di connettività in fibra ottica forniti da Big G. E, come vedremo tra poco, non si trattava di un "normale" collegamento a Internet: per il suo ingresso nel mondo della telefonia, Google aveva scelto di fare le cose in grande.
Non tutto, però, è andato come previsto e, a oltre cinque anni dalla sua prima attivazione, Google Fiber stenta ancora a decollare. Secondo diversi analisti sono diversi i motivi che hanno impedito al gigante di Mountain View di affermarsi anche con Internet Service Provider: prima di tutto, un piano di marketing e comunicazione un po' deficitario, accompagnato da una concorrenza sempre più agguerrita e capace di offrire un servizio paragonabile (dal punto di vista tecnico) a quello di Google Fiber ma con prezzi migliori.
Che cos'è Google Fiber
Trasformato in divisione di Alphabet Inc (la holding finanziaria che racchiude e gestisce i vari servizi e progetti nati all'interno di Google), Fiber è un servizio di connessione a Internet a banda ultralarga gestito direttamente dalla società di Mountain View. Big G, insomma, funge da fornitore di servizi Internet (o ISP, in gergo tecnico), realizzando in house l'infrastruttura in fibra ottica e fornendo agli utenti tutto quello di cui hanno bisogno per avere accesso alla Rete. Allo stato attuale, Google Fiber garantisce una velocità massima di 1 gigabit al secondo (125 megabyte al secondo) grazie al modello di connessione FTTH (Fiber to the home).
Google Fiber, comunque, non è solo fibra ottica: sfruttando le alte velocità raggiungibili, infatti, Big G è in grado di offrire anche un servizio di streaming TV a pagamento.
Storia di Google Fiber
Il progetto di Google Fiber nasce nel febbraio del 2010, quando la società californiana rende noto al mondo intero la propria intenzione di trasformarsi (anche) in un fornitore di servizi Internet. Obiettivo? Verificare se le maggiori possibilità di comunicazione e navigazione, che una connessione a banda ultralarga porta con sé, incentivano la nascita e la proliferazione di aziende innovative. La città scelta sarebbe diventata un laboratorio all'aria aperta, dove Google avrebbe applicato e verificato le teorie economiche, tecnologiche e sociali che ispirano la sua azione di responsabilità sociale d'impresa.
Si scatena, così, una gara tra le varie città statunitensi per diventare il primo centro studi vivente targato Big G. I sindaci e cittadini di 1.100 centri statunitensi presentano la propria candidatura, ma alla fine la scelta dei vertici di Big G ricade, nel marzo 2011, su Kansas City. Nell'arco dei cinque anni successivi, comunque, Google Fiber travalica i confini del Kansas e del Missouri per spargersi, a macchia di leopardo, un po' ovunque. I piani di espansione di Big G prevedono l'attivazione del servizio in molti altri centri (primo tra tutti, Austin, in Texas), ma sono un po' rallentati dai costi da sostenere per creare l'infrastruttura (si calcola che la cablatura di una cittadina di medie dimensioni richieda almeno 1 miliardo di dollari). Nel 2016 Big G mette in stand-by e annunciando anche una manciata di licenziamenti: nel frattempo Google Fiber copre, con i suoi cavi di fibra, una decina di città.
Quanto costa Google Fiber
Tre i diversi "piani tariffari" che gli utenti raggiunti dalla fibra di Google possono sottoscrivere per la loro abitazione. Il piano "Basic Internet" (ultimo a essere introdotto) prevede una connessione a 100 megabit al costo di 50 dollari al mese; il piano "Gigabit Internet" prevede una connessione a 1 gigabit al secondo e 1 terabyte di spazio d'archiviazione sulla nuvola di Google Drive a 70 dollari al mese; il piano "Gigabit + TV" offre la connettività in banda ultralarga, i servizi di IPTV con 2 terabyte di spazio per registrare i propri programmi o film preferiti (garantiti dal TV box e 8 ricevitori da collegare ai TV di casa) e 1 terabyte di archiviazione su Google Drive per 120 dollari al mese.
Dove è attivo Google Fiber
A oggi, i servizi di Google Fiber (complici anche i costi di attivazione e di creazione dell'infrastruttura in fibra ottica) sono disponibile esclusivamente negli Stati Uniti. La copertura, a settembre 2017, riguarda una decina di città. Oltre alle citate Kansas City e Austin, il servizio è attivo anche a Provo, Salt Lake City, Charlotte, Atlanta, Nashville, il campus universitario di Stanford e il cosiddetto "Triangolo della ricerca". Le prossime attivazioni dovrebbero essere a San Antonio (Texas) e Louisville (Kentucky), oltre ad altri centri minori in California. A queste si aggiungono, poi, le otto città "Webpass" (Boston, Chicago, Oakland, San Diego, San Francisco, Seattle, Miami e Denver), dove Google Fiber copre solo una minima del territorio ed è accessibile solo a privati cittadini.