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Firmware del router Wi-Fi, perché cambiarlo e come sceglierlo

Questa operazione permette di aggiungere nuove funzionalità al proprio router, rendendolo più completo e duttile

Router Wi-Fi

Si possono cambiare le impostazioni. Si può cambiare posizionamento. Si possono mettere in atto trucchi e trucchetti di ogni sorta. I risultati, però, non sono assicurati. Amplificare il segnale Wi-Fi del router è un'operazione complessa e sono troppi i fattori in gioco per poter esser certi del risultato. Messi alle strette, si può sempre ricorrere a un "tentativo disperato": aggiornare il firmware del router Wi-Fi, nella speranza che la casa produttrice del dispositivo di rete abbia cambiato qualche impostazione e magari risolto qualche bug, oppure installare un nuovo firmware realizzato da sviluppatori terzi.

Se si dovesse scegliere questa strada, la più complessa e pericolosa per il funzionamento del router Wi-Fi stesso, si potrebbero però ottenere diversi risultati. Si potrebbe ad esempio avere accesso a strumenti di gestione avanzata solitamente non inclusi nei firmware dei router Wi-Fi commerciali, come la gestione del segnale Wi-Fi del router attraverso il QoS.

 

Rendering router

 

La scelta del firmware alternativo giusto, però, non è così semplice come si potrebbe pensare: girovagando nel web è possibile imbattersi in diversi progetti di sviluppo di firmware per router Wi-Fi, ognuno caratterizzato da specifiche e funzionalità rivolte a una determinata fetta di utenza.

Perché cambiare il firmware del router Wi-Fi

Un nuovo firmware, come già detto, permette di aggiungere funzionalità e strumenti spesso non presenti nelle impostazioni di default del dispositivo di rete, migliorandone così la "dotazione organica". Sarà quindi possibile, per esempio, potenziare le prestazioni  Wi-Fi del router, sfruttando al meglio il Quality of service per migliorare la gestione del flusso dati in ingresso nella LAN di casa, oppure configurare sulla rete domestica una VPN personalizzata che risponda meglio alle nostre esigenze. Con un nuovo firmware si è potenzialmente anche in grado di gestire e monitorare, secondo dopo secondo, l'andamento della rete domestica, scoprendo se qualcuno si è connesso "illegalmente" alla propria linea Wi-Fi .

L'installazione di un nuovo firmware richiede un po' di lavoro e può mettere a repentaglio il funzionamento del dispositivo stesso (se il router dovesse accidentalmente spegnersi mentre si sta cambiando il firmware non sarebbe poi più utilizzabile) ma il gioco, spesso, vale la candela.

I big three: DD-WRT, OpenWRT e Tomato

Anche se l'offerta è in rapida espansione, i firmware che per primi si sono affermati sul mercato mantengono ancora un certo vantaggio rispetto ai concorrenti in termini di numero di utenti e affidabilità. OpenWRT, DD-WRT e Tomato sono i nomi più gettonati del settore.

 

OpenWRT

 

  • OpenWRT. Basato su kernel Linux, OpenWRT è un firmware open source completamente personalizzabile da parte dell'utente: grazie alla possibilità di installare e gestire singoli pacchetti software ognuno potrà sviluppare nuovi "moduli" per aggiungere funzionalità alla struttura base. Non è il più semplice da installare e utilizzare, ma è il firmware che assicura la compatibilità con il maggior numero di router Wi-Fi. È di gran lunga il firmware con il maggior numero di strumenti e funzionalità, ma ciò può renderlo anche complicato da configurare per gli utenti alle prime armi. OpenWRT supporta ogni periferica di rete compatibile con Linux (dalle stampanti agli scanner, passando per le webcam), ha strumenti per il monitoraggio live della rete e la gestione del DNS dinamico (così da poter accedere alla propria LAN di casa anche se ci si trova in ufficio o in un altro Paese); permette di creare reti VPN per connessioni sempre protette; consente la gestione del QoS e molto altro ancora. Prima di installarlo sul nostro device è però consigliabile controllare la lista online aggiornata periodicamente per sapere se il router che si utilizza è tra quelli supportati

 

DD-WRT

 

  • DD-WRT. Derivato da OpenWRT, ne eredita il kernel Linux, la gestione dei pacchetti modulari e gran parte delle funzionalità (monitoraggio in diretta della rete; QoS, VPN e molti altri). DD-WRT è caratterizzato da un'interfaccia utente più intuitiva rispetto al predecessore e una gestione delle impostazioni più semplice e immediata. Sfortunatamente ha una compatibilità più limitata rispetto a OpenWRT: per verificare se sia possibile installarlo sul proprio router Wi-Fi si può, anche qui, consultare l'apposita lista

 

Controllo banda con Tomato

 

  • Tomato. Leggero, dotato di interfaccia intuitiva e di un processo di installazione semplificato, Tomato è il firmware per router Wi-Fi più indicato per gli utenti alle prime armi. Ha il suo punto di forza nel monitoraggio della rete e nel controllo degli accessi: in questo modo l'utente può controllare in tempo reale cosa sta accadendo all'interno della sua LAN e verificare che nessun estraneo sia riuscito ad accedervi. Permette, inoltre, di amplificare il segnale Wi-Fi del router in maniera semplice, quasi elementare. Anche le altre funzionalità avanzate – come la configurazione del firewall – sono piuttosto semplici da apprendere. L'unica nota negativa è la scarsa compatibilità: sono pochi i router sui quali Tomato può essere installato

Come orientarsi nella scelta

Dei tre, DD-WRT è il firmware che può vantare la compatibilità più estesa con i router casalinghi e ha una procedura di installazione non eccessivamente complicata.

 

Tomato

 

Tomato, d'altro canto, è il più user-friendly e quello che vanta il maggior appeal sugli utenti che muovono i primi passi in questo settore, ma non supporta molti dispositivi. OpenWRT, infine, è installabile praticamente su router di ogni tipo (anche di livello industriale), ma se si decide di utilizzarlo per la propria LAN bisogna mettere in conto diverse ore di studio per riuscire a padroneggiarne al meglio tutte le funzionalità.

 

DD-WRT

 

Se si è indecisi su quale firmware far ricadere la propria scelta, si deve considerare innanzitutto la compatibilità: se Tomato, tanto per fare un esempio, non può essere installato sul proprio router è inutile tenerlo in conto. Se dalla cernita resta più di un firmware, si dovranno considerare pro e contro "personali": se si ha già una minima conoscenza e familiarità con firmware di livello professionale, allora si può pensare di installare OpenWRT, altrimenti sarà conveniente indirizzarsi verso DD-WRT, che coniuga potenza e facilità d'uso.

A cura di Cultur-e
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