L'overclocking è l'operazione che porta a migliorare le prestazioni di un determinato componente informatico (che può essere il processore o la scheda grafica, ma non solo) incrementando la frequenza di lavoro (detta anche frequenza di clock) rispetto a quella prevista dal produttore e impressa sull'imballaggio del componente stesso. Nel caso dei processori ad essere alterato è il segnale di clock interno (misurato in hertz), che determina quanti cicli di operazioni possono essere eseguite nell'unità di tempo. Cambiando la frequenza di questi cicli è quindi possibile incidere sul numero di operazioni eseguibili nell'unità di tempo.
I pro dell'overclocking
Se si sta cercando un metodo su come aumentare la velocità del computer di casa, l'overclocking è l’opzione più ovvia da prendere in considerazione. In questo modo, oltre a rendere più scattante il PC, si potranno far girare contemporaneamente più programmi particolarmente esigenti dal punto di vista delle prestazioni. I programmi per la codifica dei video, per il rendering 3D e i videogames di ultima generazione non saranno più un tabù, anche se la macchina utilizzata non dovesse essere delle più moderne.
Molti, comunque, intraprendono la strada dell'overclocking per puro divertimento o per il semplice brivido della sfida. Bisogna sempre ricordare, infatti, che alterare le prestazioni delle componenti hardware del proprio computer può essere pericoloso (oltre che a comportare la decadenza della garanzia).
I contro dell'overclocking
Veniamo, quindi, alle note dolenti. L'overclocking, come si può facilmente immaginare, non ha solo aspetti o lati positivi. Come vedremo, l'overclock si ottiene aumentando il voltaggio del processore. Ciò provoca un aumento dell’elettricità consumata, un conseguente aumento della temperatura e quindi un potenziale surriscaldamento del componente hardware. Per questo motivo è necessario avere un sistema di raffreddamento adeguato (magari anche a liquido). In caso contrario, un temperatura eccessivamente elevata potrebbe danneggiare il processore, anche in maniera permanente.
Più in generale, l'overclocking destabilizza il sistema. Nel caso ci si spinga troppo in là, il sistema potrebbe restituire errori inattesi o riavviarsi improvvisamente. Con tutte le conseguenze che ne derivano.
Glossario minimale
Ci sono alcuni termini che è necessario conoscere prima di poter procedere con l'overclocking del proprio computer. Si tratta di termini base, che potrebbero ricorrere di frequente in qualsiasi guida sul tema.
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Il clock di base influenza la frequenza di lavoro della CPU, della scheda video, della RAM e altre componenti. Serve a calcolare la velocità finale della nostra macchina.
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Il multiplier “moltiplicatore” in italiano), in coppia con il clock di base, determina quale sia la frequenza di lavoro del processore. Semplificando molto, il multiplier agisce in questa maniera: se il clock di base del processore è 100 Mhz e il valore del moltiplicatore 35, la frequenza di lavoro della CPU sarà 3,5 GHz (35*100 MHz).
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Il Vcore del processore indica quale sia il valore del voltaggio del processore (ovvero una misura di quanta energia elettrica assorbe e consuma) e ricopre un ruolo fondamentale nel corso del processo di overclock. Dovendo aumentare il numero di cicli di lavoro del processore, si dovrà necessariamente aumentare il quantitativo di energia fornito al componente, e di conseguenza il suo voltaggio.
Cosa serve per l'overclocking
Per poter procedere, bisogna valutare se si posseggano o meno alcuni elementi fondamentali. Quella che segue è una lista molto breve e non completamente esaustiva, ma elenca solamente le componenti fondamentali affinché l'overclock vada a buon fine.
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Scheda madre overclocking-friendly. Alcune schede madri hanno delle impostazioni del BIOS che facilitano il compito dell'overclocker, altre motherboard invece sono progettate ad hoc per l'overclocking e permettono di raggiungere prestazioni migliori.
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Un buon sistema di raffreddamento. Come detto, l'overclocking provoca l'aumento della temperatura di funzionamento dei processori. Per evitare che fondano o che subiscano danni permanenti, è necessario studiare un sistema di raffreddamento che permetta di dissipare il calore in più inevitabilmente prodotto dal componente overclockato.
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CPU-Z. Questa utility, piccola e leggera, permette di conoscere alcuni dei parametri di funzionamento della macchina. Dopo aver installato CPU-Z, si potranno visualizzare la frequenza di lavoro del processore e delle RAM, il voltaggio e molti altri dati utili per procedere all’overclocking.
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Prime95, LinX e AIDA64. Si tratta di alcuni dei migliori stress-test disponibili oggi sul mercato. Prime95, LinX e AIDA64 permettono di spingere al massimo processori e schede video, individuandone i limiti sotto sforzo. Si può utilizzare solamente uno di questi programmi o tutti e tre, per ottenere risultati più completi ed esaustivi. Lo stress-test si rende necessario per valutare se e quando il sistema si destabilizza in seguito all'overclocking oppure raggiunge temperature troppo elevate.
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RealTemp. Permette di monitorare costantemente la temperatura del processore e delle altre componenti hardware, informazione che si dimostra molto utile, specie mentre si effettua uno stress-test.