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DHCP, cos'è e a cosa serve

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Grazie a questa tecnologia è possibile automatizzare l'assegnazione di indirizzi IP ai dispositivi di una rete locale

Router

Hai mai sentito parlare di Dynamic Host Configuration Protocol (DHCP)? Probabilmente no, anche se questo protocollo è alla base del tuo utilizzo quotidiano di Internet da qualunque device: PC, laptop, smartphone, tablet, smart TV etc etc. Se hai una smart home, poi, è proprio il DHCP a permettere ai singoli device intelligenti di connettersi a Internet per offrirti le loro funzionalità più avanzate. Il protocollo DHCP, infatti, è quello comunemente utilizzato per assegnare gli indirizzi IP a tutti i dispositivi che si vogliono connettere alla rete.

Come funziona il DHCP

Ogni dispositivo, per connettersi a una rete, deve avere un indirizzo IP che lo identifichi. Quando nacquero le prime reti private, questo procedimento era manuale: ogni utente che voleva connettere un computer gli assegnava un indirizzo IP. Con il crescere della complessità delle reti, specialmente quelle aziendali, le cose iniziarono a complicarsi e si iniziò a pensare a un sistema automatico di assegnazione degli indirizzi IP. Si posero, cioè, le basi di quello che poi divenne il DHCP.

Router aziendale

Oggi i server e i router DHCP sono completamente automatizzati e seguono una precisa procedura standardizzata per assegnare gli IP ai dispositivi che si vogliono connettere. Quando un client (che può essere un PC, dispositivo smart, un tablet, un telefono cellulare, etc.) si collega alla rete, manda un segnale (chiamato DHCPDISCOVER) al server DHCP, che risponde offrendo un indirizzo IP (DHCPOFFER) e specificando le regole di accesso alla rete. Il client acquisisce queste informazioni e chiede al server il permesso di utilizzare l'indirizzo offerto in precedenza (DHCPREQUEST). A questo punto il server DHCP approva la richiesta e il client può connettersi alla rete utilizzando quell'indirizzo IP.

Gli indirizzi IP dinamici non durano per sempre

L'indirizzo IP negoziato tra server e client, e accettato da quest'ultimo, non dura per sempre ma per un preciso numero di giorni (il cosiddetto "lease time") dopo i quali è necessario negoziare un nuovo IP. Se lo stesso client di prima richiede nuovamente un indirizzo, di solito ottiene lo stesso già usato in precedenza e lo può usare per un altro tot di giorni. Ma se non arriva alcuna richiesta di rinnovi, quell'indirizzo IP viene considerato libero dal server che lo può assegnare ad un altro dispositivo client. Per questo il protocollo viene chiamato "dinamico".

Router domestico

Gli indirizzi IP statici non cambiano

Ci sono casi in cui è più utile avere un indirizzo IP statico, che non cambia (quasi) mai. Le stampanti di rete, ad esempio, sono più facilmente rintracciabili se hanno sempre lo stesso indirizzo IP (un indirizzo statico, appunto). La procedura per assegnare un indirizzo IP statico, però, non è standard e varia da router a router. È però sempre legata all'indirizzo MAC del dispositivo, affinché l'indirizzo IP statico possa essere strettamente legato a quel particolare client. Alcuni router, poi, chiamano "IP Reservation" la procedura per "mettere da parte un IP" affinché possa diventare l'IP statico di un dispositivo connesso in rete.

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Devo configurare il mio DHCP?

A meno che non ti serva impostare un indirizzo IP statico per uno specifico dispositivo, difficilmente avrai bisogno di addentrarti nei meandri del DHCP che, lo ricordiamo, è un sistema automatico. Se infatti accedi alle proprietà della tua connessione di rete (andando su Pannello di controllo > Rete e Internet > Connessioni di rete) potrai accedere alle proprietà della tua connessione. Qui, tra le proprietà del "Protocollo Internet versione 4 (TCP/IPv4)", troverai preselezionata l'impostazione "Ottieni automaticamente un indirizzo IP". Questa impostazione si potrebbe tradurre con "Attiva DHCP", perché se la selezioni il dispositivo dal quale ti connetti riceverà il suo indirizzo IP proprio tramite questo protocollo.

Router

Usare il DHCP per proteggere la tua rete

Una delle cose che puoi fare, invece, è usare il protocollo DHCP per evitare che qualcuno usi la tua rete Wi-Fi senza il tuo permesso. Entrando nel pannello di controllo del tuo router (la procedura varia da modello a modello: cerca come farlo nel manuale d'uso) puoi infatti impostare un indirizzo IP iniziale ed uno finale. Il sistema DHCP assegnerà gli IP all'interno di questo intervallo. Quindi, se hai 5 device a casa (ad esempio: un PC, un laptop, due smartphone e uno smart speaker) potrai impostare gli indirizzi nell'intervallo compreso tra 192.168.1.1 e 192.168.1.5. Un eventuale sesto device (ad esempio il portatile del tuo vicino di casa) non si potrà connettere alla tua rete casalinga, ma questo vuol dire anche che se ti viene a trovare un amico e ha bisogno del Wi-Fi dovrai riconfigurare il router apposta per lui.

A cura di Cultur-e
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